100 Spirits Meregalli andato in scena per la prima volta a Milano il 6 maggio alle Officine Volo porta conferme e novità. Sul fronte delle conferme il fatto che Meregalli Spirits è una realtà che si affaccia nella savana del mercato dei distillati come un leone, simbolo di casa del Gruppo Meregalli. Un ruggito per tenere il passo della concorrenza e aprire la strada nel comparto premium degli spirits. Abbiamo incontrato Corrado Mapelli, Direttore Commerciale del Gruppo Meregalli che ha voluto esserci alla prima uscita di questo nuovo format. “Siamo molto soddisfatti, per la prima volta testiamo 100 Spirits dando uno spazio tutto suo ai distillati, che nel mondo del beverage rappresentano un business a parte rispetto ad esempio al vino. Un pubblico diverso, più giovane e molto interessato, curioso di sapere tutto quello che sta dietro una bottiglia di Gin, Whisky o Rum, una platea di bartender e di gestori di locali che vedono in Meregalli un partner ideale per provare nuovi spirits provenienti da tutto il mondo, visto che in questo campo la nostra vocazione è sempre stata esterofila ma abbiamo sempre a cuore la nostra tradizione che vede Grappa e Vermouth in prima fila”.
Una prima assoluta per un evento che potrebbe essere replicato a breve, visto che Meregalli Spirits sta crescendo in maniera esponenziale, alla terza. “Abbiamo chiuso un quadrimestre con un segno positivo a due cifre e la prima è un 3, Meregalli Sprits è lo spin off naturale di un percorso che ha visto prima affacciarsi sul mercato il brand Meregalli Vino e Arte, per avere successivamente una società ad hoc con una sua personalità non solo giuridica ma di posizionamento. Il cliente del mondo spirits è diverso rispetto a quello a cui siamo abituati, magari ci viene facile portare con noi una bollicina come prodotto di entrata per aprire la strada in alcuni locali e poi far conoscere tutta la nostra gamma di prodotti che si impreziosisce di continuo di nuove referenze importanti con un target medio alto. Abbiamo già fissato 100 Spirits a Roma al Salone delle Fontane a ottobre all’interno di 100 Vini Meregalli, ma non è escluso che potremmo andare ancora più a sud dove c’è una grandissima attenzione e conoscenza del comparto alcolici”.
Siamo stati anche noi di Beverfood.com alla prima edizione di 100 Spirits Meregalli per conoscere tutte le principali novità da vicino. Organizzazione perfetta, nessun dettaglio lasciato al caso, due piani di esposizione, sotto spazio alla The Chase Cup, alla miscelazione e alle bollicine di champagne, mentre sopra masterclass e banchi di assaggio. Nicolò Rapezzi bartender dei Tigli in Theoria è il vincitore della tappa italiana della Chase Cup, volerà a Bristol a giugno per il Festival Rock the Farm, una grande festa dove Chase Distillery darà il benvenuto a più di 1000 ospiti del settore per l’irripetibile evento estivo nell’azienda agricola di Herefordshire. Momento culminante del festival sarà la Chase Cup, una cocktail competition per i bartenders più creativi del mondo.
ARMAGNAC 50 ANS LION’S CHOICE ROUNAGLE
Eccola subito la zampata del leone, un Armagnac invecchiato di 50 anni, un blend realizzato appositamente per Meregalli e marchiato con il Lion’s Choice, il top della qualità. Ci troviamo nella regione dell’Armagnac, nella zona di Larroque sur l’Osse a metà strada tra Bordeaux e Tolosa. Un Armagnac prodotto da uve biologiche, il produttore ha acquistato questi vigneti nel 2015 per fare un prodotto vero e rilanciare l’Armagnac. “In mercati maturi come quello dell’Armagnac la differenza la fa la trasparenza, io faccio il vino, la distillazione, il blend, l’invecchiamento, il cliente riconosce il valore di tutti questi passaggi”. Al naso è molto ampio con un sentore di legno antico. Un Armagnac che si degusta lentamente, per assaporare tutta la complessità e l’ampiezza di un invecchiamento di minimo cinquant’anni in botti di quercia. In bocca è verticale con un taglio secco, niente aggiunte di zuccheri che non rendono il prodotto stucchevole e opulento.
HAPUSA GIN NAO SPIRITS
La nuova frontiera del whisky? L’India, con Nao Spirit ci si approccia in maniera al tempo stessa classica ed esotica al gin, uno dei cavalli di battaglia di Meregalli Spirits. Greater Than Gin è il primo gin indiano creato da due giovani imprenditori, dopo tre anni di ricerca e sperimentazione. “In India c’è sempre stata una grande tradizione del London Dry Gin, ma sul mercato non c’erano prodotti di qualità”- ci racconta Anand Virmani, uno dei due imprenditori a capo di questa avventura. Con Hapusa invece scaliamo le vette del Gin, sino alle cime himalayane. Un Gin creato con le celebri Hapusa, ovvero bacche di ginepro dall’Himalaya e con l’utilizzo di cereali e botaniche esclusivamente locali, come semi di coriandolo, zenzero, curcuma, limone, cardamomo, mango, mandorle. Le botaniche provenienti da tutto il mondo vengono distillati in alambicco di rame. La base in Europa è Londra manco a dirlo, l’Italia uno dei dodici paesi del vecchio continente dove stanno crescendo.
SCAPEGRACE GOLD DRY GIN ROGUE SOCIETY DISTILLING
Altra zona del nuovo mondo del Gin la Nuova Zelanda. L’acqua della Nuova Zelanda è unica come la geografia del paese. La pioggia, le nuvole, un’enorme catena montuosa frastagliata che percorre tutta l’isola del sud che trattiene l’acqua per 80 anni. Un Gin prodotto utilizzando l’acqua di sorgente delle Alpi Meridionali neozelandesi, grano puro e 13 botaniche: buccia di limone, buccia di arancia, semi di coriandolo, baccelli di cardamomo, noce moscata, bacche di ginepro, chiodi di garofano, radice di angelica, radice di liquirizia, radice di giaggiolo, bastoncini di cannella, corteccia di cassia, mandarino disidratato. La distillazione avviene per singolo lotto in alambicco in rame “pot still” del XIX secolo. Scapegrace si traduce letteralmente in scapestrati, ma proprio così scapestrati non ci sembrano a giudicare dalla qualità del prodotto, insignito di molti premi in contest internazionali. Elegante bottiglia nera su cui campeggia il logo dorato della distilleria Scapegrace. Un Gin dal sapore deciso con una gradazione importante a 57°.
THE QUIET MAN
Asssaggiamo la gamma di Irish Whisky prodotti in Irlanda del Nord. Il nome deriva dal padre del fondatore della Distilleria, John Mulgrew, che per 50 anni ha fatto il bartender dietro al bancone nelle città di Belfast e Cookstown. “The Quiet Man” venne soprannominato dai suoi clienti, uomo tranquillo, in grado di mantenere i segreti dei suoi clienti, gente non proprio raccomandabile ma che in fatto di Whisky se ne intendeva parecchio. Così nasce la linea The Quiet Man, un prodotto tradizionale e autentico, pensato da un bartender, sottoposto a tre processi di distillazione, metodo pot still e whiskey di grano. Maturazione extra in botti di primo utilizzo ex-bourbon per un finale straordinariamente vellutato. The Quiet Man Blend nasce da un mix tra 80% grano, 20% malto con macerazione separata e lenta, invecchiato almeno 4 anni in botti di rovere americano ex Bourbon. Per The Quiet Man 8 YO Single Malt la materia prima è formata da orzo maltato con macerazione lenta, l’invecchiamento è di almeno 8 anni in botti di rovere americano ex Bourbon. The Quiet Man 12 YO Single Malt è 100% orzo maltato con macerazione lenta e un invecchiamento di almeno 12 anni in botti di rovere americano ex Bourbon. Infine The Quiet Man 12 YO Single Malt Sherry Finish, dopo 12 anni in botti di rovere americano ex Bourbon, riposa per 12 mesi in botti vecchie di 30 anni che hanno contenuto precedentemente lo Sherry della Bodega Garvey. In attesa di vedere prossimamente in Italia un prodotto invecchiato in botti ex stout.
YUSHAN NANTOU DISTILLERY
L’Angel’s share dei Whisky Taiwanesi è al 12%, il che significa che dopo tre anni si possono avere dei prodotti già pronti, complessi ed equilibrati rispetto alla stessa tipologia di distillati scozzesi ad esempio. Da Taiwan Yushan Whisky prodotto nella distilleria Nantou, aperta solo nel 2008, oggi è la seconda più grande di tutta l’isola. Dal 2012 la distilleria è gestita da Mr. Pan, grazie a un trascorso atipico e internazionale ha apportato una visone nuova e fresca combinando competenze tradizionali con un tocco di modernità. “Yushan” prende il nome dalla montagna più alta di Taiwan. Nell’est c’è molto fermento in fatto di Whisky, basti pensare che a Taiwan è stato realizzato un evento in cui hanno partecipato oltre 15.000 persone alla prima edizione, pazzesco.
TEQUILA EXOTICO
In Messico l’aumento del prezzo dell’Agave si è fatto sentire anche dalle parti di Jalisco, dove viene prodotta la linea Exotico con due varietà di Tequila, Blanco e Reposado. Si tratta di prodotti che arrivano da una distilleria a conduzione familiare che abbraccia tre generazioni. La sua fermentazione inizia con l’aggiunta del lievito Exotico®, ottenuta da una ricetta tramandata da padre in figlio. Non tutte le distillerie producono il loro lievito, ma questa attenzione al dettaglio è ciò che contraddistingue Exotico dalle altre Tequila. Per la produzione del Reposado, la Tequila invecchia almeno 6 mesi in speciali botti di rovere bianco, il legno ne esalta il sapore e trasforma il colore in un ambrato intenso.
VERMOUTH E SAMBUCA POLI
Dulcis in fundo le novità in casa Poli. Sinonimo di cultura della Grappa ma non solo, anche di grande tradizione nella distillazione italiana. Jacopo Poli ci parla di due progetti interessanti, che vedono la riscoperta di Vermouth e Sambuca che venivano già prodotti molti anna fa dalla distilleria. Per il Vermouth bianco e rosso sono state utilizzate le uve della Doc Breganze, Vespaiola per il bianco e Merlot per il rosso, un vitigno internazionale che si può considerare un autoctono visto che in zona Bassano è da più di duecento anni. La Sambuca Poli che veniva prodotta invece sino a metà degli anni ‘80 è stata riscoperta, un prodotto come nello stile della casa. Prodotti nuovissimi praticamente non ancora a catalogo, testati direttamente lo scorso mese nello shop Poli di Venezia, a due passi da Piazza San Marco dove passa il mondo. “Ci piace pensare a prodotti da consumare lisci ma anche in gradi di esaltare dei grandi classici cocktail internazionali”.
INFO: www.meregalli.com