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100 vini Visconti 43: i fratellini divini del Gruppo Meregalli prendono il volo


L’appuntamento di settembre 2018 per i 100 vini di Visconti 43, realtà distributiva del Gruppo Meregalli, è andato in scena alle Officine Volo di via Mecenate a Milano. La zona degli studi Rai per intenderci, quella dove viene registrato anche Masterchef. Siamo stati anche noi di Beverfood.com a fare un salto per vedere dal vivo come si sta muovendo questa giovane realtà distributiva che in circa due anni ha letteralmente preso il volo. “Siamo molto soddisfatti, Visconti 43 è nata con l’obiettivo di dare voce a tutte quelle cantine e selezioni particolari che non potevano trovare spazio nel catalogo di Meregalli e invece qui possono esprimere tutte le loro caratteristiche e potenzialità – il commento di Marcello Meregalli– I risultati sono già arrivati, nel secondo anno di attività abbiamo raddoppiato il fatturato dell’anno precedente e non mancano le novità. Colin nella zona dello Champagne e il Domaine Sylvain Gaudron nella Loira sono gli ultimi arrivi in un catalogo che vede sempre la Francia come grande protagonista per i vini esteri ma non solo, con selezioni provenienti anche da altre nazioni. Per quanto riguarda l’Italia dovremmo inserire il prossimo anno due nuove aziende nel territorio di Bolgheri e Alto Adige per completare la nostra gamma”. Davvero una bella degustazione quella dello scorso 17 settembre, in sala abbiamo incontrato molti professionisti del settore tra sommelier e ristoratori che hanno risposto presente all’appello dei 100 vini di Visconti 43 che come sempre in stile Meregalli non ha tradito le attese. Una selezione di vini in cui vogliamo raccontare qui i nostri migliori assaggi.

CHAMPAGNE COLIN

Forse la novità più attesa quella di Colin, Maison di Champagne famigliare di sette generazioni proprietaria di vigneti nel villaggio di Vertus nel cuore della Cote de Blancs su dei terroirs classificati Grand Cru e Premier Cru. Splendida la Cuvée Grand Cru Blanc de Blancs 2010, uno champagne che sta sui lieviti per sette anni ma all’assaggio mantiene le caratteristiche intatte di freschezza e di piacevolezza di beva, esprimendo tutta la mineralità del vigneto di Cramant. Potremmo definirlo un Poolwine, non a caso al banco di degustazione troviamo Vincenzo Donatiello, uno dei sommelier più bravi in Italia sempre alla ricerca di chicche da degustare. Da segnalare anche la Cuvée rosé de Saignée, vino prodotto con una pratica ancestrale con la singolare vinificazione dopo una breve macerazione di 4-6 ore delle uve di Pinot Nero.

DOMAINE SYLVAIN GAUDRON

Bella scoperta anche questo Domaine che opera nel cuore della Loira, con il vitigno più rappresentativo del territorio, ovvero lo Chenin Blanc. Un vitigno autoctono che trova la sua perfetta espressione nella Cuvèe Belle au Naturel annata 2014, 100% Chenin Blanc che fermenta in botti di rovere provenienti da Chateau d’Yquem. Un vino dalla grande longevità che già in questa fase si lascia apprezzare per la sua prontezza con una grande intensità in bocca con un naso abbastanza complesso e fine.

GIULIA NEGRI

Di fatto anche con Giulia Negri potremmo parlare di una novità per l’Italia, perché questa azienda è nata dalla forte volontà di questa giovane vigneorn di unificare le vigne di famiglia e regalare delle belle espressioni dei migliori Cru di Barolo a La Morra. “Potevo sedermi sul nome Barolo o sulla storia di una famiglia che fa vino da 150 anni a Serradenari, ma volevo fare il vino a modo mio- il pensiero di Giulia Negri- Adoravo i miei amici “garagistes” con i loro vini eretici, senza dogmi” Una realtà molto più conosciuta all’estero dove viene esportato circa il 95% della produzione, ecco perché Giulia per l’Italia ha scelto Visconti 43, per divulgare il verbo delle Langhe anche nelle grandi piazze dopo che sulle province è già stato fatto un bel lavoro. In assaggio il Barolo La Vetta, annata 2013, in formato magnum. Di fatto già pronto ma con una vita ancora davanti.

APOLLONIS

Il Pinot Meunier di norma è un vitigno da assemblaggio, che dà quel tocco in più a delle grandi cuvèe. Nel caso di Apollonis invece si tratta di una vera e propria mission quella di esaltare questo vitigno. Siamo a Festigny, nel cuore della Vallèe de la Marne. E’ musica per il palato l’assaggio dello Champagne Authentic Meunier Blanc de Noirs Brut, Pinot Meunier in purezza. Forse perché dal 2010 tutte le bottiglie che maturano nelle cantine Apollonis sono cullate dal suono dei grandi compositori e dal 2012 la musica viene suonata nei vigneti per stimolare la naturale resistenza delle viti.

NYETIMBER

Una delle poche realtà di spumantistica made in UK in grado di competere con Francia e Italia. English Sparkling Wine, ne avevamo sentito parlare addirittura in Champagne di cosa stanno facendo in zona West Sussez. Un vero pioniere, Nyetimber è stato il primo produttore di bollicine inglesi a credere nella spumantizzazione e lavorare con i tre celebri vitigni dello Champagne: il Pinot Noir, il Pinot Meunier e lo Chardonnay. Le prime viti risalgono al 1988 ed oggi Nyetimber é considerato uno dei piú prestigiosi produttori di vino in Inghilterra. In assaggio la Classic Cuvèe e il Rosè, entrambe minimo 36 mesi sui lieviti da abbinamento a tutto pasto.

CANTINE CARPERNTIERE

Una delle zone più rappresentative della Puglia quella di Castel del Monte, che trova nel Nero di Troia una delle migliori tipicità di vitigno autoctono. Ci troviamo nell’altipiano delle Murge, famoso per le sensibili escursioni termiche e per la conformazione carsica del sottosuolo, aspetti che contribuiscono a definire le caratteristiche di tipicita’ dei vini di Castel del Monte. E’ il caso del vino Pietra dei Lupi, il cavallo di razza dell’azienda fondata nel 1987, un Nero di Troia in purezza in grado di fare innamorare al primo sorso, un vino emblema dell’azienda fondata dai fratelli Luigi e Vincenzo Carpentiere.

BRECHET CHÂTEAUNEUF DU PAPE

Altra bella scoperta rimanendo in zona Francia. Ci troviamo in “Val de Dieu”, il nome è tutto un programma, esprime un ambiente adatto per la coltivazione, da cui il nome “Vaudieu”, ha ospitato un vigneto nel suo paesaggio di colline e terrazze che godono della migliore esposizione possibile. 70 ettari di coltivazione, circa 70.000 prodotte, qui oltre ai vitigni internazionali si può scoprire anche il Mourverdre, un vitigno autoctona del territorio. La famiglia Bréchet ha preso in mano il destino di questa magnifica proprietà. Con una cantina modernizzata in modo da gestire separatamente le uve provenienti dai 32 appezzamenti di vigneti che sono stati ridelimitati al fine di ottenere il miglior potenziale da ogni terroir.

CHATEAU MARSYAS

Le nuove frontiere vinicole passano anche dal Libano, dove si produce vino sin dai tempi antichi. Château Marsyas si trova nella parte meridionale della valle di Bekaa in Libano. Terra ideale per la creazione di un ottimo vino di alta qualitá. Situato ad un’altitudine di 900 metri, Château Marsyas é un’idea tutta familiare fondata nel 2003 con l’obiettivo della ricerca dell’eccellenza. Lavorazione prevalentemente di vitigni internazionali con classici tagli bordolesi, non a caso ci si avvale della consulenza di Stéphane Derenoncourt, grande conoscitore dell’universo Bordeaux. Degustazione del Chateau Marsyas Red 2011, 65% Cabernet Sauvignon, 20% Syrah, 10% Merlot, 5% Petit Verdot.

INFO: www.visconti43.it

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