Torna il 100vini Gruppo Meregalli: una giornata unica dove conoscere i vini e gli spirits del catalogo Meregalli. Ecco alcuni consigli sulle novità Meregalli Wines da provare.
Bibi Graetz: l’arte dei grandi vini
Quando arte e vino si incontrano non possono che succedere grandi cose, e la storia di Bibi Graetz lo dimostra. Figlio di una famiglia di artisti, intraprende anche lui la stessa carriera per poi accorgersi che la sua vera passione è il vino. Passa così dalla tavolozza dei colori a quella delle vigne e nella dimora di famiglia, nel Castello di Vincigliata, appena sopra Firenze, dà vita alla sua cantina e inizia a lavorare soprattutto il Sangiovese. Il successo e i ricordi lo portano poi all’Isola del Giglio, dove tra vigne terrazzate e vento di mare crea alcune tra le espressioni più incredibili di bianchi toscani, puntando sull’Ansonica. Oggi la cantina ha sede nella piazza di Fiesole, in un vecchio hotel recuperato che si affaccia su Firenze: il luogo perfetto dove l’arte di Bibi si trasforma in vino.
Ayala A/18
Con A/18 Ayala rivela una nuova e unica interpretazione del suo Blanc de Blancs: uno Chardonnay in purezza che esalta i terreni gessosi della Côte des Blancs e della Montagne de Reims, esclusivamente Grand e Premier Cru, e la specificità di un’ottima annata come la 2018. Il risultato è uno Champagne luminoso, minerale, che si esprime con una purezza e una freschezza fuori dal comune.
Trénel
Trénel è un nome storico dell’enologia francese e uno dei punti di riferimento per la Borgogna meridionale. La sua storia inizia con Henri Claudius Trénel, che dà vita alla sua attività vinicola nel 1928, e prosegue con il figlio André, che porta l’azienda al successo, collaborando con una leggenda del vino d’Oltralpe come Jules Chauvet, mentore di molti produttori e pioniere del vino naturale. In questo periodo le etichette di Trénel circolano nel mondo della ristorazione francese acquisendo molta popolarità. Dopo la morte di André l’azienda inizia un lento declino che si arresta nel 2015, quando Michel Chapoutier decide di risollevarla, consapevole delle sue potenzialità e intuendo la direzione del mercato nei confronti della Borgogna. Michel riesce nell’impresa e con la sua filosofia regala una seconda vita a un grande nome di Francia, che era presente sulla sua tavola durante l’infanzia, quando il padre lo sceglieva per i pranzi in famiglia.
Bollinger La Grande Année 2015
In un’annata come la 2015 il Pinot Noir e il savoir-faire di Bollinger si esaltano: ecco perché l’ultima uscita de La Grande Année è destinata a rimanere negli annali della Maison. Concentrazione e generosità sono le parole chiave di uno Champagne già memorabile.
Bollinger La Grande Année Rosé 2015
Il lato in rosa de La Grande Année regala uno Champagne che mescola struttura ed eleganza con la classe che solo i grandi vini hanno. Uno dei suoi segreti risiede nel 5% di vino rosso proveniente da una parcella mitica della Maison come La Côte aux Enfants.
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