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Per la prima volta nella sua storia, l’Italia ha superato il miliardo di dollari nelle esportazioni vinicole verso gli USA, secondo quando dichiarato da Lucio Caputo, Presidente dell’Italian Wine & Food Institute. Il 2006 ha fatto registrare due importanti records per le esportazioni vinicole italiane verso gli USA che hanno superato, il miliardo di dollari ed i due milioni di ettolitri. L’avvenimento è stato celebrato nella sede nuovaiorchese dell’Istituto con un breve cerimonia durante la quale è stata scoperta una targa che ufficialmente proclama l’anno 2006 quale “Anno del Miliardo”. Lucio Caputo ha ricordato che l’Italia nel 1975 esportava solo 360 mila ettolitri di vino per meno di 40 milioni di dollari; da allora le cose sono molto cambiate grazie alla campagna promozionale in favore dei vini italiani che ha permesso di cambiare il panorama vinicolo italiano nel grande Paese americano.


Superata la Francia, Paese allora dominante sul mercato americano, il vino italiano è diventato un simbolo di successo raggiungendo nel 1983 i 2,4 milioni di ettolitri (record ancora imbattuto) ed i 243 milioni di dollari (con un incremento rispettivamente del 562% in quantita’ e del 582% in valore rispetto al 1974). Poi cancellata la campagna vini, era cominciato il declino, che aveva toccato il punto peggiore nel 1991 quando le esportazioni italiane si erano ridotte a soli 701 mila ettolitri. Successivamente con la ripresa dell’attività promozionale la costante risalita che ha portato ai lusinghieri records del 2006.

E’ stato anche ricordato il successo della cucina italiana, che originariamente aiutata dall’espandersi del consumo dei vini italiani ha poi, a sua volta, aiutato i vini a riprendersi dopo il crollo degli anni ’90. Caputo ha inoltre sottolineato la grande varietà di vini italiani ora presenti sul mercato, il rapporto qualità-prezzo dei vini italiani, che è più favorevole di quello dei vini della concorrenza e le attività promozionali dell’Italian Wine & Food Institute, fra cui l'”Italian Wine & Food Gala” la più impegnativa iniziativa in favore dei vini italiani che da oltre ventanni contribuisce al successo del vino italiano di qualità. E’ stato poi ricordato come il prezzo medio del vino italiano, che nel 1982 era di $1 al litro, sia ora di $4,85 al litro e, pur compiacendosi per la migliore qualità dei vini oggi presenti sul mercato, si è auspicato una stabilizzazione dei prezzi per evitare che ulteriori aumenti abbiano conseguenze negative sull’andamento del mercato

L’Italia, ha concluso Caputo – “può comunque meritatamente godersi questo momento di grande successo visto che è il primo Paese fornitore degli Stati Uniti, sia in valore che in quantità, e che esporta il doppio dei vini francesi, il quadruplo dei vini cileni e sette volte di più dei vini spagnoli, anche se continua ad essere tallonata dai vini australiani”.
Sull’andamento del mercato l’Italian Wine & Food Institute ha, inoltre, diramato una dettagliata nota nella quale è stato rilevato come, nel corso del 2006, le esportazioni italiane abbiano superato (sulla base delle stime dell’Istituto) i 2.122.985 ettolitri ed il miliardo di dollari, contro 1.985.180 ettolitri e $ 955.891.000 nel 2005, con un aumento rispettivamente del 6,9% in quantità e del 7,8% in valore (1.946.070 ettolitri per un valore di 944.886.000 dollari nei primi 11 mesi dell’anno con un aumento rispettivamente del 6,7% e del 7,1% ).

I vini italiani sono seguiti dai vini australiani che (sempre sulla base delle stime dell’Istituto) hanno raggiunto i 2.010.292 di ettolitri ed i $ 660.271.630 contro 1.931.550 ettolitri ed $693.423.000 del 2005 con rispettivamente un aumento del 4,1% in quantità ed una diminuzione del 4,8% in valore. (1.842.860 ettolitri per 605.246.000 dollari nei primi 11 mesi dell’anno con un aumento rispettivamente 2,5% in quantità ed una flessione del 6,1% in valore); poi da quelli francesi, che hanno raggiunto i 978.098 ettolitri ed i $ 769.383.000 contro 775.860 ettolitri e $ 610.433.000 nel 2005 con un aumento rispettivamente del 26,1% in quantità ed in valore (896.590 ettolitri per 705.268.000 dollari nei primi 11 mesi dell’anno con un aumento rispettivamente 27,2% e del 27,7%) e infine da quelli cileni che hanno raggiunto i 507,207 ettolitri ed i $ 150,566,000 contro 523,010 ettolitri e $ 155,879,000 nel 2005 con rispettivamente una diminuzione del 7,8% in quantità e del 3,4% in valore (464.940 ettolitri per 138.019.000 dollari nei primi 11 mesi dell’anno con un flessione rispettivamente di 8,2% e di 4,2% ). Le importazioni totali USA hanno inoltre raggiunto (sempre sulla base delle stime dell’Istituto) i 6.928.101 milioni di ettolitri ed i $3.185.947.500 contro 6,409,990 ettolitri e $2,920,452,000 nel 2005 con un aumento rispettivamente dell’8,1% in quantità e del 9,1% in valore (6.350.760 ettolitri per un valore di 2.919.435.000 dollari nei primi 11 mesi dell’anno con un aumento rispettivamente del 7,9% e del 8,9% ).

Fonte: News ITALIA PRESS del 30.01.2007 www.newsitaliapress.it

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