Che non sia stata una bella estate ce ne siamo accorti tutti, subendone gli inconvenienti nei pochi giorni di ferie che ci siamo concessi. Ma che sia stata l’estate più fredda e più piovosa dal 2000 forse non ce l’aspettavamo. La temperatura media massima nel trimestre giugno-agosto 2014 è stata di 27.5°, ossia 1.6° inferiore alla media, le precipitazioni di 52 mm., più di 30 mm. superiori alla media. Insomma, un tempaccio.
In realtà, l’Italia si è trovata spaccata, sempre e solo meteorologicamente parlando, tra Nord e Sud: a luglio Centro e Sud Italia avevano mediamente 3/4 gradi in più rispetto al Nord.
La stagione, tuttavia, era partita in maniera promettente con un inizio di giugno già caldo che arrivava a superare i 30° a metà mese. E proprio nella settimana dal 9 al 15 giugno i consumi subirono un’impennata: fu la settimana in cui si comprarono più solari (+75% rispetto alla media stagionale), più insetticidi (+32% rispetto alla media stagionale) e in cui il consumo di bevande e di gelati superò del 25% la media delle successive settimane estive. Poi però la temperatura calò in maniera consistente, le minime si attestarono tra i 16 e i 18 gradi e le vendite di quelle categorie di prodotto subirono flessioni drammatiche.
E così il bilancio della stagione alla fine di agosto è purtroppo negativo rispetto al 2013 e questo è ancora più pesante se si tiene presente che il 2013 era già stato negativo rispetto al 2012: i consumi dei prodotti tipicamente estivi calano del 6.2%, con punte del -7% per bevande e gelati e del -8% per i solari. Bisogna risalire alla calda estate del 2012 per registrare qualche “+” sui trend di queste categorie. O forse monitorare i consumi di questo settembre, finalmente mite e caldo, per assistere a qualche recupero nelle vendite dei prodotti del paniere estivo.
VARIAZIONE % DELLE VENDITE A VALORE COSTANTE ANNO SU ANNO
Fonte: Nielsen Market Track
+info: www.nielseninsights.it/consumer/2014/10/brrr-che-estate/