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Si è chiusa sabato la 22a edizione del SIMEI e del 6° ENOVITIS, per la prima volta ospitati presso il nuovo polo di Fiera Milano a Rho, con un successo annunciato. Il primato lo affermano i numeri: 778 aziende espositrici per il SIMEI e 138 espositori per ENOVITIS, con una crescita numerica rispetto alla precedente edizione e con una superficie espositiva pari a 82.000 metri lordi su 5 padiglioni. I visitatori sono stati ben 51.760 con un incremento del 5% rispetto al 2005. Tra questi gli operatori stranieri hanno raggiunto le 9.716 unità, con una crescita molto significativa e superiore al 10% nei confronti della scorsa edizione.

“Abbiamo pienamente raggiunto l’obiettivo di internazionalizzare sempre più le manifestazioni” spiega Andrea Sartori, presidente dell’Ente Mostre Enologiche. Oggi il SIMEI-ENOVITIS può essere definito a pieno titolo la vetrina nel mondo di un’Italia dell’imprenditoria, dell’innovazione, della ricerca e della sperimentazione che è riuscita anche a fare sistema. Le imprese italiane hanno presentato la più raffinata tecnologia nel settore delle macchine e prodotti per la viticoltura, enologia, imbottigliamento e confezionamento delle bevande. Un settore costituito da oltre cinquecento imprese, per la stragrande maggioranza di piccole e medie dimensioni con elevata capacità di specializzazione. Imprese, quindi, fortemente innovative ed orientate all’esportazione.

Lo affermano i numeri dell’interscambio che, tra importazioni ed esportazioni, ha superato i 2.584,609 milioni di euro. In particolare nel 2006, le importazioni si sono attestate a 478,545 milioni di euro a fronte di esportazioni cresciute a 2.072,929 milioni di euro, per cui la bilancia commerciale con l’estero si è chiusa nel 2006 con un forte aumento del saldo attivo pari a oltre 1.561 milioni di euro. In ogni cantina del mondo è presente almeno una macchina di origine italiana. Un piccolo miracolo, per un’Italia che quasi mai investe in ricerca e innovazione, portato avanti da tante piccole e medie aziende del settore, che sanno costruire un percorso produttivo con l’innovazione, la ricerca e la messa in pratica di questi elementi”.

La maggior parte degli espositori ha confermato che i visitatori, soprattutto esteri, erano motivati da interessi specifici verso macchinari, prodotti e tecnologie competenti al loro settore. Hanno visitato il SIMEI numerose delegazioni estere, invitate in collaborazione con l’Ice e la Promos, come aziende vitivinicole del Canada, della Georgia, dell’India o della Russia, produttori di olio e di vino dalla Turchia e dalla Tunisia, società di produzione e imbottigliamento di bevande della Korea, dell’Indonesia o della Lituania. Manager provenienti dai cinque continenti hanno effettuato molti incontri che hanno interessato soprattutto il settore dell’imbottigliamento e del confezionamento di vini e bevande e dei servizi inerenti, ma anche indirizzati verso le attrezzature per l’enologia, per la viticoltura e l’olivicoltura.Tra le delegazioni estere anche l’Egitto, la Colombia, l’Indonesia, la Malaysia, i Paesi ex-Urss, Marocco, Perù, Singapore, Thailandia e Vietnam.

Un parterre prestigioso per il convegno dedicato al mondo delle beverage, dal titolo “Il Marketing delle bevande per gli stili di vita del futuro”, organizzato in sinergia con Zenith international, che ha visto alcuni tra i più importanti manager di aziende leader mondiali del settore scambiarsi dati, pareri e sinergie sui mercati del futuro. Infine un momento dedicato alla “pratica”, cioè all’assaggio di vini e degli oli extravergini nel WineBar e nell’OilBar, aperti al pubblico durante i cinque giorni della manifestazione, che hanno registrato l’afflusso di alcune migliaia di operatori.

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