Novità sulla place de Bordeaux per Sagna con il vino “2nd PEZ”, l’ultimo arrivato a Château de Pez. Ci troviamo in un particolare habitat nel cuore di Saint-Estèphe, caratterizzato dal clima fresco, con un limitato innalzamento delle temperature, i dolci pendii, composti da ghiaie e suoli argilla-calcarei, creano un milieu ideale alla vite.
Pez è con Calon, il più antico vigneto di Saint-Estèphe. La sua origine risale al XV secolo. Nel 1452 lo governò Monsieur Jean de Briscos; nel 1562 fu la volta del “nobiluomo” Ducos, seguito dal 1585 da Jean de Pontac. È ai Pontac, fondatori anche di Château Haut-Brion, che PEZ deve le sue vigne. Pez rimase ai discendenti di questa famiglia fino alla Rivoluzione Francese. Venduto come “bene nazionale”, passò varie volte di mano, fino al giugno 1995, quando fu acquistato dalla Casa Champagne Louis Roederer. Un progetto in cui sono state investite importanti risorse per nobilitare Château de Pez e il suo iconico terroir. Ha iniziato in prima battuta, il reimpianto del parco vigneto che si estende oggi in 48 ettari (51% Cabernet- Sauvignon, 43% Merlot, 2% Petit Verdot, 4% Cabernet Franc) da subito approcciati con una viticoltura sostenibile che ha portato all’ottenimento della Certificazione HVE livello 3.
In uno scenario costantemente in crescita e in un mercato estremamente competitivo, nel tempo si è fatta strada l’idea di sviluppare un secondo vino, più diretto e moderno, da affiancare al Grand Vin di Château de Pez la cui qualità è diventata, consequenzialmente, ancora più elevata. La scelta di produrre un “secondo Pez” – e di chiamarlo così – assume un duplice significato: da un lato si vitalizza il marchio, attribuendogli una veste più dinamica, e dall’altra lo si nomina con un titolo comprensibile, semplice ma soprattutto immediato e che, non ultimo, non rischia di confondersi tra gli altri Château che vedono l’impiego del nome “Pez”. 2nd Pez, al debutto con l’annata 2019, è prodotto con le vigne più giovani e le uve, dopo una raccolta selezionata e manuale, vengono vinificate sia in tini troncoconici di acciaio inox termoregolati che in legno. Ultimata la fermentazione malolattica, segue un invecchiamento di 12 mesi in rovere francese e in grandi tini.
Un progetto reso possibile anche dopo la decisione di realizzare una nuova cantina nel 2018, così da avere lo spazio necessario per un approccio “parcellaire” in una “condizione in termini di spazio e pulizia pressoché perfetta” – come afferma Nicolas Glumineau, direttore generale ed enologo Château de Pez dal 2012. Nel bicchiere, si percepiscono aromi di piccoli frutti rossi (fragoline di bosco) e spezie (chiodi di garofano). Al palato è fresco e sapido, armonico. Il finale è preciso sui tannini granulosi. Si notano note di tabacco, fragola e ribes. Un vino importato e distribuito in esclusiva da Sagna S.p.A.