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Venerdì 28 aprile Michele Vecchiato, co fondatore del Birrificio Antoniano, ha chiuso i lavori della 9° Assemblea Slow Brewing, per la prima volta ospitata in un birrificio italiano. Tempo e qualità delle materie prime i temi cruciali di questa due giorni, durante i quali sono stati ribaditi i valori e i legami comuni che nel 2013 hanno fatto incontrare il birrificio agricolo veneto e Slow Brewing.

 

 

La conferenza stampa che ha aperto la 9° Assemblea di tutti i soci di Slow Brewing, e che ha visto la partecipazione di giornalisti di settore e non, è stata un’occasione per discutere con alcuni dei maggiori esperti mondiali in campo birrario, sul concetto di qualità nell’arte birraria. Un concetto che va oltre le semplici caratteristiche organolettiche del prodotto e che coinvolge tutti i processi che portano da un chicco di malto d’orzo alla linea di imbottigliamento e infustamento.

“Per noi è un onore e una soddisfazione poter ospitare quest’assemblea nel nostro birrificio, ma è ancor più motivo d’orgoglio il far parte di Slow Brewing, conferma continua degli alti standard qualitativi di Birra Antoniana”. Così Michele Vecchiato, cofondatore del Birrificio Antoniano, ha aperto i lavori della due giorni di Slow Brewing.

Tullio Zangrando, Presidente Onorario dell’associazione e personalità di spicco nel panorama birrario internazionale, ha vissuto in prima persona l’evoluzione del mercato nell’arco di quarant’anni e  durante la conferenza ha ribadito l’importanza del tempo nel processo di birrificazione. Forte dell’esperienza maturata in tanti anni, ha descritto il tempo come una variabile tanto importante quanto la qualità delle materie prime, causa prima del gusto distintivo delle (poche) birre che riescono a rispondere appieno agli stringenti controlli dell’associazione: basti pensare che ad oggi sono solo due i birrifici italiani ad aver ricevuto il sigillo di qualità.

 

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Come ricorda il fondatore August Gresser, Slow Brewing nasce nel 2011 a Monaco dall’idea di un gruppo di amici birrai legati da comuni studi al Politecnico di Monaco: “Volevamo dar vita ad un’associazione di Slow Brewers che garantissero la qualità superiore in ogni birra brassata. Ad oggi operiamo in Germania, Austria, Svizzera e Italia, ma auspichiamo ad un continuo aumento”.

Oggi l’associazione, come ricorda il Presidente Theilaker, conta oltre 26 birrifici indipendenti concentrati soprattutto nell’area germanofona, per un totale di 86 soci birrai di cui 32 hanno preso parte all’Assemblea annuale.

Luciano Masocco, birraio maltatore e responsabile produzione del Birrificio Antoniano ha sottolineato un altro fattore fondamentale nella creazione di una birra di qualità, ossia il ruolo del gruppo, delle competenze condivise e il valore del learning by doing che si acquisisce nell’attività quotidiana in birrificio. Un processo di apprendimento e sviluppo lento ma continuo che nel caso della birra, richiede tempo e costanza e una serie di procedure che nessuna certificazione può garantire a priori.

La due giorni di lavoro che ha coinvolto da vicino il Birrificio Antoniano è stata un’ulteriore opportunità di confronto tra birrai esperti e uno sguardo al  panorama internazionale del mercato birrario che inizia a riflettere e premiare il valore della qualità oltre la fondamentale leva del prezzo.

 

BIRRIFICIO ANTONIANO S.r.l. Società agricola
Tel. +39 049 9099181

Fax +39 049 9099166

www.birrificioantoniano.it

www.interbrau.it

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