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L’espresso italiano ha superato il tè nei consumi fuori casa degli inglesi. Un sorprendente risultato internazionale del caffè all’italiana è emerso a Pianeta Birra, Beverage & Co, tenutosi a Rimini Fiera dal 4 al 7 febbraio scorso, dall’Eisday2006: seconda convention degli Espresso Italiano Specialist promosso dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano. Nell’occasione il professor Jonathan Morris, docente di Storia Europea Moderna dell’Università di Hertfordshire, ha presentato gli esiti dell’interessante ricerca “The Cappuccino Conquests” da lui coordinata. Dagli anni ’50 ad oggi il caffè italiano ha conosciuto un crescente apprezzamento nel Regno Unito fino ad arrivare a soppiantare, al di fuori delle pareti domestiche, la bevanda nazionale. Qualche dato: nel 1997 i coffe shops inglesi erano 4.700, nel 2005 sono diventati 8.780. Tra i britannici il consumo dell’espresso avviene quasi esclusivamente al bar: più dell’80% degli inglesi si reca al bar una volta alla settimana e uno su cinque tutti i giorni. “A guidare questa rivoluzione è stato il passaggio al caffè all’italiana, cioè alle bevande a base di espresso – ha spiegato il professor Morris – Così come per gli americani, anche gli inglesi prediligono bere caffè sotto forma di cappuccino o latte, l’italiano caffelatte, per un ammontare di circa il 90% del mercato. Tuttavia, a differenza degli americani, la quali totalità degli inglesi beve il caffè sul posto, all’interno del bar”.
Tema dell’EisDay 2006, coordinato dal Presidente dell’INEI Sergio Guarneri, è stato “Il marketing del bar dell’Espresso Italiano Certificato”. Strategia di particolare rilievo e innovazione per il settore è quella del Marketing Olfattivo presentata da Luigi Odello, Professore di Analisi Sensoriale alle Università di Verona, Udine e alla Cattolica di Piacenza – nonché Segretario Generale dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano. “L’olfatto è il persuasore occulto di ognuno di noi perché tra tutti i sensi è quello che ha concretamente l’ultima parola – ha detto Odello – Le tre regole chiave per fare del marketing olfattivo efficace al bar o in caffetteria sono: autenticità (igiene, cose buone e bella gente); coerenza (in primo piano toni vanigliati e speziati, in secondo piano toni floreali e fruttati) e variazioni armoniche che seguano il ciclo psicologico della giornata (aromi caldi di pasticceria, vaniglia, cioccolato e pane tostato con note agrumate in secondo piano la mattina; aromi floreali e fruttati verso mezzogiorno; aromi speziati la sera). Ma ognuno deve anche tenere presente che l’olfatto è a prova d’inganno. Dunque fare marketing olfattivo non è semplice ma se ben fatto i risultati non tardano ad arrivare e sono duraturi”. A Diego Begalli, Professore Ordinario di Marketing dei Prodotti Agro-Alimentari dell’Università di Verona, il compito di individuare strategie di approccio multidimensionale per individuare i differenti segmenti di mercato ai quali correlare differenziate politiche di marketing mix.
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BREVE SCHEDA INFORMATIVA SULL’ISTITUTO NAZIONALE ESPRESSO ITALIANO
L’Espresso costituisce ormai uno dei simboli del made in Italy di maggior successo a livello mondiale. E come tale è anche uno dei più copiati, molte volte malamente, tanto che non di rado sotto la parola espresso, avvicinata o meno a parole e simboli che evocano l’italianità, si celano semplici miscele di caffè di dubbio gusto o addirittura preparazioni che nulla hanno a che vedere con la tazzina che allieta, donando piacere lungo e sopraffino. Così il 6 luglio 1998 – dopo una poderosa ricerca durata tre anni, svolta dall’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè e dal Centro Studi e Formazione Assaggiatori con la collaborazione di docenti delle Università di Udine e di Torino e tendente a definire la qualità attesa da chi ordina un espresso – è stato fondato l’Istituto Nazionale Espresso Italiano (in sigla Inei) con lo specifico scopo di tutelare e promuovere l’Espresso.
Nell’arco di poco più di un anno l’Inei ha ottenuto la certificazione del caffè espresso a marchio Espresso Italiano (certificato di conformità di prodotto del Csqa n. 214 del 24 settembre 1999, DTP 008 Ed.1). Per garantire pienamente chi sceglierà di consumare un espresso presso i bar che esporranno il marchio, è stato redatto un rigoroso disciplinaretecnico che impone: l’utilizzo di una miscela certificata; l’impiego di attrezzature (macchina e macinadosatore) certificate; l’impiego di personale abilitato. Solo ottemperando a queste tre condizioni, sotto la sorveglianza dei tecnici incaricati dall’Istituto Nazionale Espresso Italiano e dei valutatori dell’Ente di Certificazione, è possibile offrire al consumatore un caffè a marchio Espresso Italiano.
+INFO:
Istituto Nazionale Espresso Italiano c/o Centro Studi e Formazione Assaggiatori
Via delle Tofane 14 I – 25128 Brescia – Tel. +39 030 397308 – Fax +39 030 300328
www.espressoitaliano.org