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Non chiamateli più cocktail a base birra. Questa definizione contiene in se un giudizio morale, un abbassamento di rango o una specifica superflua. Quando la birra ha qualità, fantasia e nelle sue corde possiede tutte le note necessarie per non farsi coprire in fase di miscelazione, allora stiamo parlando di un ingrediente di gran pregio, che qualsiasi bartender deve saper valutare per le proprie creazioni.

Sembra questa la missione che Amarcord si è imposta, e che per il secondo anno scende in scena nella serate fiorentine del Pitti Taste. Non di seguire la strada più facile, quella di far apprezzare le proprie birre in purezza ma ben si la più soddisfacente di farne protagoniste della miscelazione.


In una delle cornici più suggestive di Firenze, quella del cocktail bar e ristorante Locale, vengono proposte tre reinterpretazioni di cocktail a base birra come ad esempio il Birroni – Twist sul Negroni con birra Amarcord Blonde Ale.


Il valore già altissimo dei cocktail si esalta ancora di più in abbinamento al finger food stellato di Cristoforo Trapani che con molta fantasia ha saputo interpretare i micro ortaggi Cress in piacevoli assaggi gourmet, vere e proprie reinterpretazioni di piatti in miniatura.

L’era delle specifiche è finita, Amarcord merita il suo posto nell’olimpo dei prodotti innovativi , quelli che ogni bartender ama tenere dietro al proprio bancone per creare nuovi ardimentosi cocktail.

 

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