La Valchiavenna, in provincia di Sondrio, ha un’antica tradizione brassicola grazie all’acqua pura e abbondante della valle e ai numerosi e caratteristici anfratti nelle rocce (i c.d. “crotti”) che fungono da frigoriferi naturali. La prima fabbrica italiana nella moderna storia birraia del nostro paese è nata in questa valle: il celebre Birrifico Spluga di Chiavenna che, secondo alcuni storici, risale addirittura al 1840. Nel dopoguerra (1950) lo storico birrifico fu acquistato dalla Poretti che si impossessò del marchio (birra Splugen) ma chiuse la birreria di Chiavenna, concentrando la produzione a Induno Olona (VA).
Ebbene, a distanza di tanti anni, l’antica tradizione brassicola chiavennasca è stata ripresa da Giandomenico Marocchi, giovane mastro birraio locale, che ha di recente attivato un nuovo microbirrifico, ribattezzato Birrificio Spluga, in ricordo della storica birreria della Valchiavenna. Il nuovo microbirrificio si caratterizza con una produzione squisitamente artigianale (birre non pastorizzate) che prevedono diverse tipologie: Pils, Monaco e Vienna, una Bock , una Weizen, una birra al miele e, infine, una birra di Natale. Il birrificio, che dispone anche di un proprio pub per la somministrazione al pubblico assieme al food, sta ottenendo un consenso crescente ed è ormai diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati della Valchiavenna e Valtellina ed anche della confinante Svizzera.Ma il giovane mastro birraio ha voluto cimentarsi in nuove sperimentazioni, tra cui una difficilissima birra di grano saraceno, molto popolare in Valtellina e Valchiavenna, dove con la farina di grano saraceno si producono i famosi “pizzoccheri” e i gustosi “sciat”. La nuova birra di grano saraceno è stata denominata Tellis (in onore di Teglio, antico capoluogo della Valtellina e capitale riconosciuta dei pizzoccheri) ed è stata presentata all’ultima Mostra del Bitto (tipico formaggio della valle) a Morbegno nell’ottobre scorso, suscitando l’entusiasmo di tutti gli appassionati birrai che hanno avuto modo di degustarla.
“Sono soddisfatto del successo ottenuto alla Mostra – ha dichiarato Marocchi – La Tellis piace. Questa birra è stata una sfida personale e professionale, perché tecnicamente è quasi impossibile fare birra con il grano saraceno che non è un cereale ma una poligonacea della famiglia delle leguminose. Tellis è la prima birra di grano saraceno prodotta per bassa fermentazione, stile lager. E’ una birra molto leggera, con un corpo quasi sfuggente, ma molto gustosa e profumata, con un retrogusto mieloso tipico del saraceno. E’ più digeribile rispetto alle altre, perché contiene il 50% in meno di glutine e conserva tutte le proprietà del grano saraceno” (fonte: Centrovalle del 25.11.2006)
Questa nuova e sorprendente birra al grano saraceno è l’ennesima testimonianza della grande creatività, coraggio e talento dei mastri birrai artigianali italiani che, in un contesto di mercato sempre più globalizzato e appiattito, stanno dando vita a quello che Lorenzo Dabove (Kuaska) giustamente definisce un vero e proprio Rinascimento del Gusto.
INFOFLASH SUI BIRRIFICI ARTIGIANALI DELLA PROVINCIA DI SONDRIO
Sondrio è la più piccola provincia della Lombardia con appena 180.000 abitanti e, tuttavia, in quest’area si sono già sviluppati ben tre microbirrerie ed un brew pub.
> Il sopra citato Birrificio Spluga di Giandomenico Marocchi (www.birrificiospuga.com ),
> la microbirreria Birra Artegiana di Prata Camportaccia, gestita da Davide Viale ),
> la Birra Stelvio di Bormio che distribuisce il prodotto in diversi locali della zona (proprietario è Egidio Tarantola, storico patron del celebre Amaro Braulio) (www.birrastelvio.it ),
> il Brew Pub Echo di Andrea Rocca operativo a Livigno (www.birraecho.com ).
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
>GRANO SARACENO (Fagopyrum esculentum e F. tataricum): è una specie di pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Polygonaceae. Le caratteristiche nutrizionali e l’impiego alimentare di questo vegetale lo collocano tra i cereali nonostante non appartenga alla famiglia delle Graminacee. La sua prerogativa di tonificare, corroborare, e riscaldare l’organismo lo pone tra gli alimenti più adatti per i climi freddi in quanto produce rapidamente calore. Contiene proteine, grassi, sali minerali, vitamina E e soprattutto la vitamina P che ha la proprietà di fortificare i capillari e migliorarne la permeabilità. Per l’alto contenuto dell’amminoacido essenziale lisina, rispetto ai cereali, potrebbe essere collocato a metà strada fra questi e i legumi. Si consuma nelle minestre, specialmente di verdure e, in forma di farina, per la polenta, crespelle e la preparazione della pasta alimentare (famosi i “pizzoccheri” e gli “sciatt” della Valtellina, la soba giapponese e i bliny russi). (definizione tratta da www.wikipedia.org)
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