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Chi se non un olandese, perlomeno d’adozione, poteva scrivere un libro dove si racconta tutto ma proprio tutto sugli Orange Wine? Amber Revolution, se non il primo libro al mondo, sicuramente il più completo per raccontare la storia dei vini arancioni. Vini che stanno andando tanto di moda in questo periodo, vini bianchi prodotti come un rosso, con il segreto che sta nella fermentazione delle bucce. Non un fenomeno passeggero, ma nel volume, 304 pagine tutte a colori, si parla anche della storia millenaria che parte dalle Georgia, e affonda radici antichissime anche nel nostro Friuli e in Slovenia. L’idea è venuta a Simon J Woolf, uno scrittore di vini e bevande inglese che vive ad Amsterdam. Amber Revolution è il suo primo libro, una pubblicazione del 2018 che sta riscuotendo un successo non solo tra gli appassionati enoici arancioni, ma anche a chi scopre per la prima volta questi vini e se ne innamora.

Simon J Wolf

La sua carriera di scrittore è iniziata nel 2011 con la fondazione di The Morning Claret, una rivista di vini online che è diventata molto seguita nel mondo del vino naturale, artigianale, biologico e biodinamico, una penna che vanta collaborazioni con la rivista Decanter, con Meininger’s Wine Business International e con molte altre pubblicazioni online e offline. Amber Revolution è una sorta di Bibbia arancione alla scoperta di come sono fatti questi vini, perché hanno un sapore diverso, consigli su dove acquistare e come divertirsi, tanti anche i consigli sull’abbinamento alimentare e una guida a 180 migliori produttori in tutto il mondo. E qui trova spazio l’Italia, una mecca degli Orange Wine. La scintilla si è accesa proprio dalle nostre parti, quando nel 2011 Wolf assaggiò l’Ograde di Sandi Skerk nella sua cantina di Prepotto. Ci sono alcuni profeti orange. Dal grande Joško Gravner e le sue anfore, a Stanko Radikon, scomparso due anni fa lasciando l’eredità in cantina il figlio Sasa, passando Franco Terpin e Mitja Miklus della Draga di San Floriano del Collio o Stefan Novello di Ronco Severo a Prepotto per rimanere in Friuli, ma non solo. Basti pensare a Corrado Dottori della Distesa nelle Marche e altri vignaioli citati. Simon J.Wolf è venuto lo scorso mese di dicembre in Italia al Castello di Agazzano in una manifestazione organizzata da Sorgente del Vino a presentare il libro che sta diventando un caso editoriale. E’ stato inserito nella finalissima dell’André Simon Awards, il 5 febbraio a Londra, oltre ad avere avuto recensioni importanti, una su tutte l’endorsment di Eric Asimov, giornalista di vini di punta del New York Times. Il libro è disponibile su Amazon in inglese ma presto si vocifera nell’ambiente che è prevista anche un’edizione in italiano.

 

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