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Vi siete mai chiesti com’è nato il Guinness World Records? La leggenda narra che l’idea sia sorta all’omonimo birrificio per dirimere una volta per tutte le sfide che vedevano contrapposti gli avventori nei bar. Grazie a quel libro infatti, chi sosteneva di aver pescato il pesce più grande di sempre, chi voleva il diritto di aver sollevato il peso maggiore, chi diceva di avere il cugino più alto del mondo, aveva finalmente conferma (o più probabilmente smentita) della sua tesi.

 

I bar e le sfide sono da sempre intrinsecatamene legati, e non tanto (o non solo) per via delle chiacchiere dei clienti, ma soprattutto per il desiderio di superare se stessi che il mondo del bancone porta con sé.  Fare grandi cocktail infatti non è soltanto un lavoro d’abilità nei dosaggi, richiede studio e conoscenza, volontà di mettersi in gioco e di imparare , e ovviamente moltissima fantasia e capacità nel saper rendere partecipi i clienti di quello che si è realizzato.

La nuova cocktail list di Atrium Bar at Four Seasons Hotel Firenze, uscita ufficialmente con il nuovo anno, ha pienamente colto l’animo positivo che le sfide portano con se, e anche se il titolo “VS” sembra voler accennare allo scontro, la realtà è ben diversa.

Ogni pagina e ogni ricetta all’interno del prezioso book rilegato realizzato come menù, vede contrapposte due figure storiche che anno eccelso nel proprio ambito (dallo sport alla storia, fino alla musica ed il cinema), ma diversamente da quel che si può pensare la guerra tra i due protagonisti non cerca di decretare un vincitore, anzi, il contrario.

Ogni cocktail creato cerca di racchiudere all’interno le diverse anime e i diversi talenti di personalità celebri che hanno influenzato la vita di ognuno di noi, facendo diventare il bicchiere simbolicamente una coppa della pace, dove ognuno è rappresentato al meglio di sé senza rivalità.

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Può allora succedere che le macchine di Leonardo da Vinci e le locomotive di Stephenson convivano nella  stessa nuvola di vapore, oppure che le note calde di Mick Jagger e le parole di pace di Jonh Lennon non suonino troppo diverse per una sera.

 

Un menù che si può definire senza rischiare di cascare in un cliché “sfida nella sfida”. Questo lavoro corale, nato dalla volontà del bar manager Tommaso Ondeggia  e di tutti i ragazzi dietro il bancone capitanati da Edoardo Sandri di fare qualcosa di innovativo e diverso, ha comportato un incessante lavoro per più di un anno tra ideazione, creazione, stesura e stampa, ma il risultato non può non rendere fiero tutto il team.

Ogni dettaglio è infatti curatissimo, dalle splendide illustrazioni fumettistiche presenti in carta (che affiancano un’iconografica spiegazione del cocktail, completa di bicchiere, gradazione e ingredienti), fino alle tecniche di preparazione, che vedono diverse tecnologie più o meno sperimentali, come le affumicature, presentazioni con ghiaccio secco  oppure l’attizzatoio per scaldare il cocktail in maniera scenografica.

 

Una sfida vinta, che ha già portato a risultati a dir poco sorprendenti. Nelle prime settimane del 2019 infatti il “Sophia Loren VS Marilyn Monroe” è stato ordinato più dello Spritz. Un piccolo traguardo, certo, ma che fa capire il grado di coinvolgimento che la nuova carta ha saputo trasmettere ai clienti. Ora sta a loro sfidare se stessi, scoprendo il proprio  cocktail preferito  all’interno del piccolo libro nero che sta facendo innamorare Firenze.

 

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