Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Partiamo dai numeri: 2000 etichette presenti, l’indicatore principale del Milano White Spirits Festival andato in scena per la sua quarta edizione il 23 e 24 febbraio a Milano, per una fotografia di un movimento in continua crescita. Possibilità di degustare in ogni stand distillati bianchi differenti, per tutti i gusti e tutte le tasche. Formula semplice e consumer, con assaggio dei distillati rigorosamente bianchi partire da due euro al bicchiere, con la soglia massima che non ha superato i cinque euro, comunque ben spesi, oppure la scelta è caduta sulla miscelazione. Per gli assetati di conoscenza sui distillati bianchi, due giorni di masterclass e seminari, esperienze uniche insieme a dei grandi protagonisti.

Dalla nostra carrellata emerge ancora forte il fenomeno del Gin, con esperienze di distillazione nostrane oppure prendendo in considerazione scenari mai esplorati. Bene la Tequila, se consideriamo prodotti di grande qualità come Tequila Ocho a cui i ragazzi di Compagnia dei Caraibi hanno addirittura dedicato uno stand unico. In risalita la Vodka, declinata in Polish Style oppure come bevuta facile per il ritorno alla frutta che sino a qualche anno fa imperversava. Ecco i nostri assaggi più interessanti.

 

EUGIN

 

Il primo gin interamente made in Brianza, a firma di Eugenio Belli, classe ‘90, una laurea di filosofia con una tesi sull’alchimia e la voglia di sperimentare e smanettare. Dopo esperienze da hobbista, con la distillazione in casa di erbe aromatiche, Eugenio inizia a fare sul serio con il gin con i primi esperimenti, ci vogliono un paio di anni per la messa a punto della ricetta, complice anche il cambio di alambicco passando a quello professionale. Poche botaniche, una spinta sull’artigianalità, la raccolta diretta del ginepro nei limiti consentiti di due etti e mezzo a testa al giorno, poca roba se pensiamo che per una cotta ne servono almeno 2,5 kg. Uno spirito indipendente per questa giovane realtà artigianale di cui ne sentiremo parlare ancora.

www.eugindistilleria.it

TEQUILA OCHO

 

Ce lo avevano anticipato i ragazzi di Compagnia dei Caraibi, occhio al nuovo ingresso nel mondo dell’Agave. Nel segno dell’otto, il nome non è un caso. La famiglia Camarena proprietaria del marchio Ocho si trova nella piana dello stato di Jalisco, sono tequileros da tre generazioni, una tradizione che si tramanda di padre in figlio nel segno dell’artigianalità. Abbiamo assaggiato il prodotto di base e uno di punta, un reposado, invecchiamento 39 mesi e 6 giorni. Abbiamo incontrato anche Jesse Estes, Global Brand Ambassador di Tequila Ocho in anteprima prima di una notte dedicata alla Tequila Ocho.

www.compagniadeicaraibi.com

 

SUAU GIN

 

Mavi Drink punta ancora sulla Spagna, un prodotto semplice in grado di riscoprire i sentori più classici. Un omaggio all’originale gin Maiorchino prodotto con una ricetta antica risalente al 1919, bottiglie in stile anni ’30. In distillazione oltre al ginepro di Maiorca ci sono foglie di fico, rosmarino, scorza d’arancia, foglie d’arancia, di una qualità superiore provenienti dalla Valle Dorata di Soller, per un prodotto portato in anteprima al Milano White Spirit Festival.

www.mavidrink.it

 

Databank Database Case Vinicole Cantine Dati Excel xls csv tabella campi indirizzo email sito web


 

SIWUCHA

Lo stile della Vodka di una volta. In Polonia è bevanda nazionale, a Milano abbiamo incontrato Maciej Starosoloski global brand ambassador di Vodka Siwucha e Luksusowa che ci ha spiegato come bevono i polacchi in uno stile di vodka dalla gradazione più bassa. Un gusto comunque pieno e colore cristallino. Un sapore con un tocco molto leggero di scorze di agrumi e spezie, la texture è cremosa con un tocco debole molto leggero amaro e metallico. La regina delle patate, visto che la Vodka viene creata dalla distillazione della patata in cima alle preferenze dei polacchi dal 1928. Marchio di proprietà del gruppo Pernod-Ricard, distribuito in Italia da Pallini.

www.pallini.it

TOM TIME GIN

 

 

Altra esperienza che viene dal cuore della Brianza, in questo caso parliamo di una realtà che nasce all’interno del mondo del vino, dell’azienda agricola la Costa di Montevecchia, nel Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, a metà strada tra Milano e il Lago di Como. Nel progetto oltre la vignaiola Claudia Crippa, ci sono due suoi collaboratori Davide Marelli e Luca Bennato. La ricetta di Tom Time Gin prevede la distillazione di cinque botaniche. Spiccano il rosmarino di Montevecchia che dona grande tipicità e il legno di abete rosso che fa struttura, insieme a bacche di ginepro in purezza, pigne di cipresso e regina dei prati. Un prodotto interessante in un sottile equilibrio tra sapori e gusti alpini e mediterraneo. Il nome deriva da Tom, la figura misteriosa rappresentata, oltre al Time, il tempo giusto per la raccolta.

www.tomtimgin.com

 

MINKE IRISH GIN

 

Fatti mandare dalla mamma a prendere il gin. Un prodotto Minke Irish Gin che nasce dalla fermentazione del siero del latte, ginepro, anice e una foglia marina. Un prodotto in stile Irish, ideale sia liscio che in miscelazione con cubetto ghiaccio o con una creazione con latte panna che va a richiamare le sue origini. A Milano ce lo ha servito niente meno che il barman Mattia Pastori, in un perfect serve degno del suo nome che ha creato interesse intorno al banco di Taste of Spirit, realtà di importazione che si sta specializzando sull’Irlanda.

www.tasteofspirits.com

 

 

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

quattro × quattro =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina