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Ultimi giri di vite, poi luce verde. Lilla, meglio, come il colore scelto per la quarta edizione della Florence Cocktail Week, che si terrà nel capoluogo toscano dal 6 al 12 maggio. Focus inevitabile sul Negroni, il cocktail nato a Firenze esattamente cento anni fa; sponsor di rilievo come Frescobaldi, e come per le precedenti annate una serie di attività e incontri che vedranno al centro del proscenio la mixology e il bere miscelato d’eccellenza.
NUMBER FOUR – “Quattro anni fa iniziammo quasi per gioco”, racconta Paola Mencarelli, ideatrice e co-direttrice della Week insieme a Lorenzo Nigro. “Lorenzo rimase ispirato da un viaggio a Parigi dove il format nato a Londra nel 2008 era già presente”. Dal 2016 una crescita esponenziale, sicuramente incentivata da una location spettacolare come Firenze, che testimonia comunque l’entusiasmo del movimento della mixology in Italia e l’interesse che suscita a livello istituzionale: il comune fiorentino patrocinerà infatti la manifestazione ed è prevista una collaborazione con Destination Florence. “Abbiamo selezionato trenta locali (alla prima edizione parteciparono in undici), divisi in tre categorie: cocktail bar, high volume e bar d’hotel”. Ciascuno di essi è chiamato a presentare una list composta da quattro cocktail: un signature su twist Negroni, un drink con ingredienti del territorio per la sezione Riesco a bere italiano, un drink I love bitter e uno green ovvero analcolico e possibilmente creato con ingredienti da contenitori bio. “Il messaggio, come sempre, sarà incentrato sul bere di qualità e sul consumo responsabile”.
FOCUS NEGRONI – La quarta Florence Cocktail Week, presentata al MioLab del Park Hyatt di Milano, celebrerà un anno storico per Firenze, il centenario del Negroni che l’omonimo conte creò nel 1919 con l’aiuto del barista Fosco Scarselli (c’è chi dice sia stato Angelo Tesauro…). Per l’occasione e sul tema si terrà quindi un appuntamento istituzionale con una tavola rotonda, alla quale interverranno personaggi di spicco del mondo del bartending e della storia del bere: Luca Picchi, autore del libro “Negorni Cocktail”, Mauro Mahjoub da Monaco, Fulvio Piccinino, Jared Brown di Sipsmith Gin e tanti altri. L’obiettivo chiaro è quello di aumentare sempre più la portata internazionale dell’evento: saranno presenti anche l’American Bar del Savoy Hotel di Londra, il Clumsies di Atene, e si terranno incontri, eventi brandizzati, presentazioni di libri e rappresentazioni teatrali.
PROGRAMMA – Lo scheletro del programma è già definito, per quanto manchino ancora dettagli che verranno svelati nei prossimi giorni. Il pomeriggio di ogni giorno avrà uno stampo educazionale con masterclass e workshop, che verteranno anche sulla storia della distillazione in Toscana, mentre ogni sera vedrà praticamente un party a sé, con night shifts e bartender ospiti dall’Italia e dall’estero. Verranno premiati i migliori bartender toscani, insieme al contest riservato ai giovani talenti (18-35 anni), e verrà inserita una novità importante. Una competizione dedicata ai cocktail bar delle province toscane: oltre 50 partecipanti che presenteranno una ricetta, le migliori 10 si sfideranno il 12 maggio, in chiusura di manifestazione. Sette giorni da capitale della mixology per Firenze: il conte Negroni ci aveva visto giusto.
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