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Nel cuore di Brera, nella Galleria PA.NOVA, si chiude oggi il progetto culturale “Toscana DOC”, un connubio di arte&enologia con l’obbiettivo di guidare i visitatori in un percorso culturale volto ad esaltare il Made in Tuscany. Artisti emergenti come Alberto Alicata, Walter Bartolucci hanno esposto le loro sculture, in accompagnamento ai vini della Cantina Betti, come tributo alle bellezze della loro regione.
Fattoria Betti-La toscana del vino che conta non è solo e per forza Bolgheri. In un piccolo angolo, a Quarrata, nel pistoiese sorge agli inizi del ‘900 Fattoria Betti, immersa nella poesia di lunghi filari di viti. Esposti a Nord, sentono l’influsso di un clima con una spiccata escursione termica e sono radicati in un terreno con presenza rocciosa, che conferisce alla produzione un carattere tutto proprio. La cantina è in stile liberty, dai toni aranciati, forse l’unica a fregiarsi di questo affascinante stile architettonico. L’edificio era in passato il luogo dove le fattorie vicine facevano recapitare l’uva che poi sarebbe stata destinata alla vinificazione.
Guido e Gherardo Betti, il gatto e la volpe, sono la coppia inscindibile alle redini della cantina. Il primo segue sia l’export attivo nel Nord europa, come nel Est e le vendite in Italia; il secondo è l’enologo. Il loro obbiettivo è quello di portare avanti una produzione contenuta, con un numero di bottiglie limitato, ma garantendo sempre la qualità senza mai smettere di migliorarsi.
PA.NOVA Gallery- Inaugurata lo scorso dicembre, nell’elegante quartiere di Brera a Milano, è uno spazio creativo con un orientamento Glocal: vuole rappresentare l’arte più locale, senza mai distaccarsi da una prospettiva e una visione internazionale. Non vuole esporre le opere di grandi nomi e artisti famosi, ma mettere in luce le novità, gli artisti giovani ed emergenti. PA.NOVA vuole intraprendere con loro una crescita per permettergli di emergere e guardare nella stessa direzione.
Arte&Vino- Una condivisione di intenti e la volontà di far apprezzare il bello e il buono di una regione ricca di fascino, creatività e talento. Una parola: Toscana. Questo è stato il manifesto che ha portato ad un vernissage in PA.NOVA Gallery giovedì 7 marzo, per indagare la perfezione nelle forme delle sculture esposte, accompagnati da un ottimo calice di vino. Organizzato dal supporto dell’agenzia Perle&Perlage ed inserita tra le inziative della mostra culturale “Toscana DOC”, è stata l’occasione per Fattoria Betti di presentare le nuove annate di:
Rosè di Toscana IGT “Caprone”
Il re della serata. Frutatto, ma deciso. Sangiovese 100% e relativamente giovane. La sua prima vendemmia è infatti del 2016, anche se la prima annata ufficiosa fu il 2015 quando il vino venne prodotto soltanto per un cliente estero, con una barba simile ad un maschio di capra, da cui deriva il simpatico nome del prodotto. Da quel momento, data la buona riuscita del vino, iniziò la produzione regolare.
Rosso di Toscana IGT “Semel”
Un Merlot in purezza nato nel 2009. Un vino come una sfida, che viene proposto solo nelle annate migliori. Il nome significa “una sola volta” nella lingua latina: questo vino venne prodotto per la prima volta per puro caso e senza aspettative, ma fu una rivelazione che portò così ad inserirlo nella gamma.
Bianco di Toscana IGT “Creto De’ Betti”
Il nome “Creto” si rifà alla creta, il termine toscano che indica l’argilla, ovvero il tipo di terreno dove le uve sono vinificate. La prima annata risale al 2005 ed è composto da un 70% di Chardonnay e un 30% di Trebbiano Toscano.
+INFO: www.fattoriabetti.it
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