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Il mercato statunitense delle birre artigianali è definitivamente maturato. La crescita sta rallentando e il numero dei birrifici che chiudono i battenti è in progressivo aumento. Eppure sembrano esserci indicatori di ulteriore margine, grazie a nuove entità che hanno ottenuto i permessi per aprire le loro attività.

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VALORE – Nel 2017 furono circa un migliaio le nuove aperture, contro le 165 aziende chiuse. 1039 novità lo scorso anno, quando furono in 239 a dire addio al mercato. Ciononostante, l’Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau, ovvero l’ente che registra le attività commerciali ed economiche nel campo di alcool e tabacco, segnala regolarmente nuove entità che si iscrivono come birrifici, a testimonianza di come l’universo brassicolo artigianale continui ad attirare attenzione. Lo scorso mese si è tenuto il Forum Europeo dei Birrai, ad Anversa, dove è intervenuto Bob Pease, presidente e CEO dell’Associazione Birrai: “Ci sono circa 2.500 entità registrate, rispetto ai birrifici effettivamente operanti. Non si sa quante diverranno operative, ma siamo certi che una buona parte aprirà le porte. È in aumento il numero di realtà che chiudono, lo è altrettanto quello delle nuove proposte”. I birrifici indipendenti e artigianali hanno in realtà solo il 12.3% di valore del mercato, il 22% del volume. “Ma non c’è ragione per cui non possano raggiungere il 20% del valore, serve forse soltanto un maggior numero di birrifici aperti”.

BEER TOURISM – Un numero elevato di birrifici è ovviamente fondamentale per un volume importante, ma resta un punto cardine per incentivare il rapporto con i consumatori e in ultimo aumentare le vendite. I bevitori di oggi non cercano più soltanto qualcosa da bere, piuttosto richiedono un’esperienza totale, esattamente quello che le visite ai birrifici e il cosiddetto beer tourism può proporre. “Non si frequentano più bar o ristoranti tradizionali per bere birra: piuttosto gli appassionati vanno direttamente al birrificio”, continua Pease. “Questa è la spinta principale per il beer tourism, e negli Stati Uniti sta diventando un bel fenomeno di massa, sia per i cittadini che per gli stranieri che vengono in visita ai nostri birrifici storici come Sierra Nevada, Russian Rivers, Bell. Il punto di vista statunitense sulla birra è in grande cambiamento”.

BENE PER TUTTI – L’agenzia di ricerca Nielsen spiega che i visitatori di birrifici artigianali e non, bevono più birra. Ciò non significa necessariamente un nesso di causalità, i maggiori bevitori potrebbero naturalmente essere più interessati a visitare i birrifici. Tuttavia è lampante come “portare consumatori ai birrifici è un bene per l’intero settore”. Ed evidenzia i fattori che i rivenditori potrebbero replicare per attrarre i più appassionati, dalla possibilità di assaggiare più varianti, a vere e proprie lezioni di storia e cultura del prodotto.

fonte: beveragedaily.com

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