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Michele Venturini è pronto a calare il tris al Cahoots. Uno dei locali più cool di Londra, nel centro di Soho, uno speakeasy diventato al tempo stesso una destinazione ricercata ma rimanendo nascosto, fedele alle sue intenzioni. Un locale che sin dalla sua nascita si è imposto sulla scena londinese con un concept innovativo.

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Rivivere nelle ambientazioni e nello stile una vera e propria stazione underground ai tempi della fine della seconda guerra mondiale. “E quindi si fa sempre festa, perché l’ambientazione è degli anni del secondo dopo-guerra, quando la popolazione londinese a pace fatta e conflitto vinto, si ritrovava ancora nelle stazioni della metropolitana per ricordare quando si nascondeva in rifugi sotterranei di emergenza per sfuggire ai bombardamenti. Bar Manager da più di quattro anni in uno dei locali più conosciuti e stimati nella capitale inglese, insieme al lavoro di squadra del suo staff porta Cahoots a grandi riconoscimenti e awards.

ALL ABOARD Tutti al Cahoots hanno un nickname, quello di Michele è “all aboard”. Tutti a bordo, non è un caso che gli sia stato affidato questo soprannome e la regia del nuovo progetto del Cahoots, quando la proprietà ha deciso di ampliare l’offerta. “Ero in un periodo in cui stavo pensando al mio futuro, anche alla possibilità di rientrare in Italia, perché cinque anni a Londra sono impegnativi e avevo voglia di fare nuove esperienze. Proprio in quel momento mi è stato chiesto di seguire il progetto per il nuovo locale, in cui il Cahoots si farà in tre, non ho saputo resistere alla tentazione”. A ottobre del 2019 con la nuova apertura Michele diventerà Bar Manager di 3 bar: Cahoots Underground, The Ticket Hall e The Control Room. Una locomotiva perfetta, un grande progetto di Inception Group che da quando ha aperto continua a mietere un successo dopo l’altro. A diretto riporto di Michele Venturini un team di 30 bartenders, un lavoro di relazione, che punta molto alla tecnica nel saper fare ottimi drink, ma anche all’ospitalità. I riconoscimenti nel tempo hanno portato a fare diventare il Cahoots una delle mete imperdibili per chi visita Londra alla ricerca di bar dove bere bene e con ambientazioni originali. Un progetto sfidante, una proposta a cui difficilmente Michele poteva dire di no, visto il legame con il Cahoots. “Qui sto bene e sento questo progetto come mio. E’ un locale unico nel suo genere, la volontà di ampliare fa parte della strategia di successo del locale, ci sono sere nei week end in cui abbiamo circa 500 persone, il resto della settimana la musica non cambia”.

Cahoots Ticket Hall

ITALIA-LONDRA Classe ‘82, ligure di Sarzana, Michele è uno dei tanti bartender nostrani che hanno trovato fortuna a Londra, una città che accoglie, che dà molto ma che pretende moltissimo, dove gli italiani in questo mestiere riescono a fare la differenza. Nato e cresciuto tra Toscana e Liguria, dopo tre lustri di esperienza in locali importanti, lascia l’Italia per la capitale mondiale del bere miscelato.Siamo una comunità molto forte a Londra, ci si conosce un po’ tutti e ci si aiuta, forse abbiamo qualche cosa in più perché siamo in grado di adattarci bene ma al tempo stesso abbiamo una precisione sul lavoro e una dedizione che non hanno in molti. Qui non ci si inventa niente, per diventare bartender ci sono dei passaggi obbligati che devono fare tutti, e quando sei dietro al bancone non c’è tempo per fare i fenomeni, ci si diverte ma come dico io si lavora e non si deve sbagliare nulla, sono molto esigente con il mio team perché lo sono prima di tutto con me stesso”. Tanto lavoro ma appena può viaggia molto anche in Italia, tra locali importanti e soprattutto scuole di Bartending raccontando la propria esperienza di oltre vent’anni nel settore.

GUERRA E CALCIO Il detto di Sir Winston Churchill che gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio, non si abbina affatto a Michele Venturini. E’ la prima giornata di campionato di serie A, vengo accolto da un tifoso viola a braccia aperte, nonostante la mia dichiarata fede bianconera. La guerra del Cahoots invece Michele non la perde, vincendo battaglia sera dopo sera. Ha un occhio per tutto, per i ragazzi al bancone, la sua squadra in sala, osserva i clienti, le comande che viaggiano a velocità crescente. Siamo a inizio a serata, il clima si sta facendo caldo, anche perché siamo stati fortunati a prendere un week end di bel tempo in questa Londra di fine estate, una città molto formativa. “Da quando sono a Londra ho fatto molti corsi, di management, gestione aziendale, risorse umane, aspetti legati alla professione che in Italia forse mancano e quando le racconto ai miei colleghi rimangono a bocca aperta. Da noi a volte manca managerialità, qui non hanno paura di affidare un locale chiavi in mano se una persona vale, mantenendo chiaramente tutto il processo di controllo ma delegando”. Lo assaggiamo questo Winston Churchill nel menù del Cahoots, mentre abbiamo qualche anticipazione della nuova drink list che verrà presentata a ottobre con la partenza del nuovo progetto, un accenno anche alla politica sulla Brexit. “Per chi è già qui non cambierà molto, forse invece sarà più difficile venire a lavorare qui dall’Italia, quotidianamente ricevo mail e messaggi di colleghi che vorrebbero venire a Londra”.

Winston Churchill: Glenmorangie The Original Scotch whisky, Ardbeg 10 yr Scotch Whisky, Montenegro Amaro, Pinapple shrub, lemon, egg white

BRAND AMBASSADOR Un’italianità che si sente anche nel legame forte con i prodotti e le referenze di casa nostra. Tante collaborazioni con importanti brands che lo hanno portato in guest bartenders internazionali nei migliori bar del mondo, diventando brand ambassador. “Credo che sia un percorso naturale quando conosci un prodotto e le persone che stanno dietro. Sono orgoglioso di rappresentare il mio paese e aziende che esprimono una territorialità importante che fanno la differenza nel drink”. Tra queste sicuramente Lucano, un importante lavoro che porterà Michele anche quest’anno al Bar Convent di Berlino. Un’attività di promozione che lo lega a marchi di spicco come Opifcio Essentiae, Opificio Nunquam, Peter in Florence Gin e Mister Ghiaccio, che saranno presenti nel suo stand a Roma Bar show il 23-24 settembre, insieme alla collega Maria Surgucheva, protagonista in una masterclass intitolata “Behind the Scene” e nella guest night all’Argot, splendido locale nel cuore di Roma. Nel suo futuro ora c’è ancora Londra nel mirino, ma chissà che quella voglia di rientrare in Italia non possa concretizzarsi. “In Italia c’è molto spazio per crescere, ci sono delle belle piazze come Milano, Firenze e Roma, ma il livello si sta alzando molto anche in piccole cittadine di provincia come La Spezia o Sarzana. Il punto fondamentale è quello di credere in questo lavoro e interpretarlo sempre con passione e professionalità. Ospitalità, cura del dettaglio e tanta passione, queste le chiavi per un grande successo”.

INFO: www.cahoots-london.com/

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