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La leggendaria Oktoberfest tira su il sipario per la 186esima, e si protrarrà fino al 6 ottobre. Birre ramate tradizionali (le cosiddette märzen) sono generalmente prodotte a marzo e poi lasciate riposare in cantine fresche fino all’autunno. Maltate, di struttura media e perfette per accompagnare i sapori ricchi degli ultimi mesi dell’anno. Più di sette milioni di birra scorrono durante l’Oktoberfest: purtroppo o per fortuna, non è necessario arrivare fino in Germania per poterne gustare alcune varietà. Ecco quelle disponibili in Europa e Stati Uniti.
AVERY THE KAISER (BOULDER, COLORADO, 8%) – Volume quasi doppio rispetto alle märzenbiers tradizionali, la Imperial Lager di Avery mette in vetrina strepitose striature ramate, che si abbinano a note di caramello e luppoli floreali. Perfetta per accompagnare zuppe ricche e pollo arrostito.
AYINGER OKTOBERFEST MÄRZEN (AYING, GERMANIA, 5.8%) – Appena trenta minuti da Monaco, uno dei sapori più distintivi e tradizionali del festival. Corpo pieno, pulizia estrema, ricchezza maltata bilanciata e la giusta luppolatura.
BROOKLYN OKTOBERFEST (BROOKLIN, NY, %) – Solo luppoli e malti tedeschi in stile tradizionale, birra pluripremiata che porta alto il vessillo di una lavorazione risalente ai tempi di Principe Lodovico di Bavaria. Finale ruvido strepitoso con stufati autunnali e carne alla griglia.
GREAT LAKES BREWING CO. OKTOBERFEST (CLEVELAND, OHIO, 6.5%) – Contorni importanti per una märzen pulita e leggermente speziata. Bonus per i privilegiati che riuscirano ad essere direttamente al birrificio: sono disponibili pretzel cotti con l’orzo proveniente dal ciclo di produzione della stessa birra. Nient’altro da aggiungere.
HACKER-PSCHORR ORIGINAL (MONACO, 5.8%) – Introdotta in occasione della prima Oktoberfest in assoluto nel 1810, ancora oggi è un classico senza tempo, forte di lieviti esclusivi e luppolo Hallertau. Il birrificio ultracentenario utilizza orzo estivo bavarese e acqua alpina per realizzarne il sapore doolce e tostato, e il profilo stuzzicante.
HEATER ALLEN BOBTOBERFEST (MCMINVILLE, ONTARIO, 6.1%) – Alle spalle di questo birrificio statunitense troviamo un team padre-figlia, specializzato in birre tedesche e ceche e creatore di una delle migliori in circolazione quando si parla di Oktoberfest. Color ruggine e non filtrata, la Bobtoberfest è composta con un mix di malti viennesi e bavaresi e completata con luppolo Spalt. Uvetta e caramello sono ben distinti, al palato è leggermente secca e ruvida con un tocco erbaceo e amaro che chiama immediatamente il sorso successivo. Pericolosissima, in senso buono.
LEFT HAND BREWING COMPANY OKTOBERFEST (LONGMONT, COLORADO, 6.6%) – Un seducete cappello di schiuma e un aroma pieno sono segnali promettenti per chi vuole rimanere aderente allo stile tradizionale. Con una gradazione sostenuta ma non eccessiva questa lager si caratterizza per sentori di biscotto e termina con interessanti punte speziate.
LIVE OAK BREWING COMPANY OAKTOBERFEST (DEL VALLE, TEXAS, 5.8%) – Identità texana per una birra da festival. Malti tedeschi e un toccho di luppolo Noble, sorso pieno e cremoso, spezie morbide e un’ultima aggiunta di ricca dolcezza.
PAULANER OKTOBERFEST MÄRZEN (MONACO, 5.8%) – Tra le sei birre bevute alla prima edizione, questa märzen vale il pellegrinaggio per qualsiasi fan della birra, in qualsiasi versione. Note di caramello, pane e luppolo amaricante sul finale. C’è un motivo se è lì da quasi duecento anni.
fonte: imbibe.com
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