Secondo Eurostat nel 2018 l’UE ha importato oltre 3 milioni di tonnellate di caffè dall’estero, il 12% in più rispetto a 10 anni fa. Queste importazioni hanno raggiunto un valore di 7,8 miliardi di euro.
Germania e Italia, i maggiori importatori di caffè verde
La maggior parte del caffè importato nel 2018 da paesi extra-UE proveniva da due paesi: Brasile (901 000 tonnellate importate nell’UE, pari al 29% delle importazioni extra-UE) e Vietnam (770 000 tonnellate, 25%). Sono stati seguiti da Honduras (228000 tonnellate, 7%), Colombia (173000 tonnellate, 6%), Uganda (161000 tonnellate, 5%), India (157000 tonnellate, 5%), Perù (127000 tonnellate, 4%) ed Etiopia (87000 tonnellate, 3%).
Queste importazioni erano principalmente dirette in Germania (con 1,1 milioni di tonnellate importate, pari al 36% delle importazioni extra-UE) e in Italia (587 000 tonnellate, 19%), davanti al Belgio (277 000 tonnellate, 9%), Spagna (260 000 tonnellate, 8%), Francia (220 000 tonnellate, 7%) e Regno Unito (193 000 tonnellate, 6%).
Germania e Italia, i maggiori produttori di caffè Tostato
Nel 2018, nell’UE sono stati prodotti (torrefatti) oltre 1,8 milioni di tonnellate di caffè, il 3% in meno rispetto a 10 anni fa. La produzione di caffè dell’UE valeva 10,5 miliardi di euro ed era equivalente a circa 3,4 chilogrammi per abitante nel 2018.
Tra gli Stati membri dell’UE, la Germania ha prodotto il caffè più torrefatto nel 2018 (551 000 tonnellate, pari al 31% della produzione totale dell’UE), seguito dall’Italia (414 000 tonnellate, 23%), davanti alla Francia (139000 tonnellate, 8 %), Spagna e Paesi Bassi (rispettivamente 138 000 tonnellate, 8%) e Svezia (91 000 tonnellate, 5%).
Fonte: www.ec.europa.eu/info/index_it