© Riproduzione riservata
Dopo “Koto Ramen” Via Verdi e “Koto Ramen” Borgo San Frediano, a Firenze nasce “Koto Ramen Izakaya”!
Lo scorso week-end Matia Napolitano e i suoi soci Mattias Alampi e Dinah Lee hanno lanciato un nuovo concept per i Japan Lovers fiorentini e non solo. Al piano terra del “The Student Hotel”, in Viale Spartaco Lavagnini, è stata ufficialmente inaugurata infatti un’originale formula ibrida che fonde la sua immancabile sezione Ramen con tanti piattini Izakaya e una selezione di Poke Bowl. Il tutto, seguendo sempre la filosofia di base che ha ispirato fin dal primo giorno i locali dell’ormai celebre marchio toscano: rispettare rigorosamente la tradizione nipponica ma, partendo da quella, sperimentare anche l’utilizzo di prodotti tipici della cucina italiana e del territorio, in modo da accostare le due tradizioni gastronomiche ed esaltare, pur senza fonderli, i diversi sapori.
Un passo molto importante per “Koto Ramen” e “FOOO – Florence Out Of Ordinary”, che insieme decidono di ampliare così la propria offerta culinaria per accontentare davvero ogni tipo di palato e di esigenza, ma anche per Firenze, che da adesso potrà sperimentare con molta più profondità l’infinito universo della cucina giapponese. Ben al di là dei canonici Sushi e Ramen, tra Dasahi Tofu (tofu con brodo a base di dashi, soia e mirin, guarnito con daikon, sichimi, katsuobushi e cipollotto), Vongole nel Sake (zuppetta di vongole nel sake), Onsen Temago (uovo con tuorlo fondente in brodetto a base di dashi, soia e mirin guarnito con cipollotto fresco a la julienne), Involtini di Cavolo Verza (stufati e ripieni di battuto di maiale insaporito al sesamo nero, sichimi e mirin, serviti su brodetto di dashi) e Kakuni (rigatino di maiale brasato a bassa temperatura con daikon, salsa di soia, mirin, sake e servito con senape giapponese), solo per citare alcune proposte del nuovo ricchissimo menù. All’interno di una vera e propria Izakaya, e non in un classico ristorante, ossia in quel tipico ambiente in cui i giapponesi amano ritrovarsi dopo il lavoro per assaggiare tanti piatti assortiti rigorosamente made in Japan.
Ebbene, Beverfood.com era presente proprio alla tanto attesa inaugurazione e si è fatto raccontare in prima persona la crescita esponenziale di “Koto Ramen”, e la sua nuova apertura, proprio da uno dei soci fondatori dell’azienda: Matia Napolitano.
Napolitano, come si è sviluppato l’ambizioso progetto di “Koto Ramen” in questi anni?
“Tutto è partito nel 2015, col lancio del primo Koto Ramen in Via Verdi. Le cose sono andate bene, siamo rimasti molto soddisfatti della grande risposta che abbiamo avuto a livello di pubblico e abbiamo quindi deciso di aprire il progetto a un fondo di investimento che ci ha aiutati per la realizzazione del nostro Koto Lab a Prato. Siamo contenti di aver fidelizzato tanti fiorentini oggigiorno”.
Possiamo dire che “Koto Lab” è diventato il vostro quartier generale.
“Sì, aprire il laboratorio a Prato nel 2017 è stato un passo fondamentale per continuare a crescere ed espanderci sul mercato, oltre a garantire ai nostri clienti un’esperienza giapponese sempre più genuina, autentica e di qualità. Abbiamo costruito una cucina centrale molto grande, dotata di macchinari giapponesi di alto livello per creare noi stessi gli elementi più essenziali del Ramen. Penso soprattutto alla macchina Yamato per fare la pasta, i noodles, che hanno chiaramente una preparazione ben diversa da quella della consueta pasta italiana. A Koto Lab oggi sperimentiamo quotidianamente nuove macchine e nuove ricette, svolgiamo la formazione del nostro personale e abbiamo inoltre un punto vendita aperto a pranzo e a cena”.
Com’è nata l’idea di portare una nuova proposta di Ramen a Firenze?
“Il mio socio Mattias è sposato con Dinah, ragazza americana ma per metà giapponese. Poi, diciamo che la nostra generazione è cresciuta proprio a suon di Ramen, manga e anime. Ne abbiamo parlato a lungo e alla fine ci siamo detti: ‘Perché non apriamo un ristorante di Ramen a Firenze?’. Un piatto che tutti amiamo, sempre più in ascesa, che abbiamo però cercato di adattare il più possibile al palato italiano pur senza snaturarlo”.
Chiosa proprio sulla vostra nuova apertura: perché provare “Koto Ramen Izakaya”?
“Perché è un’esperienza totalmente nuova e originale, un pasto conviviale molto più interattivo in cui sei direttamente al bancone, conosci tante persone e parli direttamente col cuoco mentre assaggi un’ampia varietà di piattini. Una sorta di tapas giapponesi, una rivisitazione del nostro aperitivo… Siamo davvero curiosi di vedere come il pubblico fiorentino reagirà a questo tipo di proposta. Chi è stato in Giappone si è sicuramente innamorato delle Izakaya, chi non c’è stato potrà invece scoprire una realtà differente quanto affascinante”.
Una proposta gastronomica nuova, che si sposa alla perfezione anche coi cocktail di Luca Manni e del suo staff.
“Sono davvero felice del lavoro che abbiamo fatto con Luca Manni, Sceriffo e Bar Manager della struttura che ci ospita. Sono nati drink molto interessanti e convincenti, a base chiaramente di prodotti giapponesi come il sake (su tutti, il classico Highball o il twist dell’Old Fashioned con sake e wasabi, ndr), da provare sia in mixology che in purezza. Che dire di più, quindi, se non che vi aspettiamo numerosi! Koto Ramen Izakaya sarà aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, coi nostri soliti Ramen, l’esperienza Izakaya e una selezione di Poke Bowl”.
© Riproduzione riservata