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Più versatile nel design, più flessibile nella scelta e nella gestione dei materiali e, ancora, talmente efficiente da consentire una riduzione dei costi delle bobine in plastica fino al 20%. È la nuova etichettatrice modulare Formsleeve+, l’ultima “creatura” di Sacmi Labelling che è stata presentata lo scorso 13 marzo durante un open day che si è tenuto in Sacmi Imola di fronte a una platea di operatori internazionali provenienti da 21 Paesi e 4 continenti. Un’occasione ghiotta per vedere in azione, in anteprima, il gioiello tecnologico Made in Sacmi, grazie a un percorso guidato che ha portato la platea di visitatori selezionati direttamente nel laboratorio R&S del Gruppo, dove nascono e vengono testati gli ultimi prototipi.

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Non prima, naturalmente, di avere ascoltato, dalla voce di Vezio Bernardi – General Manager della divisione Beverage – qualche numero sul Gruppo Sacmi, azienda quasi centenaria con 4.000 addetti nei cinque continenti e un fatturato superiore agli 1,2 miliardi di euro. Una crescita particolarmente evidente negli ultimi tre anni – sia come addetti sia come giro d’affari – ha sottolineato Bernardi, “in gran parte dovuta alle performance del Gruppo nella divisione Packaging”, che contribuisce oramai per ben 320 milioni al fatturato globale, per quasi 1.050 addetti, e comprende soluzioni per chiusure in metallo e plastica, contenitori e linee complete di imbottigliamento.
Già leader nel settore dell’impiantistica per la ceramica, Sacmi ha infatti contribuito in modo determinante – con profonde innovazioni di processo e di prodotto – alla messa a punto di soluzioni innovative per il settore delle bevande, ponendosi oggi – ha spiegato Bernardi – come l’unica azienda al mondo capace di offrire non solo soluzioni competitive “stand alone” ma anche e soprattutto linee integrate dalla materia prima alla bottiglia, dal riempimento all’etichettaggio, fino al controllo qualità.
Protagonista assoluta dell’open day di oggi – che i visitatori hanno potuto ammirare in azione – è stata in particolare la soluzione Formsleeve+, una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’etichettaggio capace di garantire un risparmio sui costi delle bobine in plastica fino al 20%, incrementi di produttività fino a 20.000 etichette per bobina e velocità di etichettatura fino a 50.000 BPH. La macchina, un’etichettatrice modulare, permette la creazione e l’applicazione di sleeve da bobina MDO (machine direction orientation). Lo sleeve è sigillato, durante il processo, con una sorgente laser controllata da uno scanner ad alta velocità, mentre un tunnel posizionato all’uscita dell’etichettatrice completa il processo di retrazione.

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Tanta qualità, altrettanto risparmio, garantito – tra l’altro – dall’integrazione tra la creazione dell’etichetta e il processo di etichettatura, mentre la flessibilità rispetto ai diversi tipi di materiali ed esigenze produttive è resa possibile dalla tecnologia Roll Fed, senza che – grazie all’utilizzo del laser – si produca alcun gas tossico durante il processo in grado di contaminare il prodotto o l’ambiente di lavoro. La migliore soluzione attualmente sul mercato, dunque – come ha spiegato John Pasqua, sales director Labelling – che nasce dall’attenta analisi da parte di Sacmi delle esigenze dei clienti rispetto al tipo di prodotto, mercato e attenzione all’ambiente. Tanto che nel pomeriggio si è svolta una seconda dimostrazione sulla Formsleeve+, che, al posto del laser, utilizza una sostanza liquida che non viene mai a contatto con la bottiglia ed è di origine completamente naturale. Un’innovazione che sarà presentata alla platea internazionale del Drinktec di Monaco di Baviera il prossimo autunno. Non solo Labelling, comunque, per una giornata che ha visto di scena i vantaggi della tecnologia della compressione – che fanno perno sulla gamma CCM – con i quali Sacmi ha innovato profondamente il settore delle chiusure. Quindi la IPS, il nuovissimo sistema per la produzione di preforme in PET ad iniezione, sul mercato dallo scorso anno e capace di conquistare la fiducia della committenza grazie a flessibilità, rapidità di cambio formato, ottimi tempi ciclo ed elevati risparmi energetici.
A completare il quadro, i sistemi per il riempimento Made in Sacmi Filling – con particolare focus sulla nuova soluzione BIG-COMBO che ha già attirato l’attenzione dei maggiori player internazionali del settore – e le macchine per la produzione di bottiglie in PET, con la nuova gamma di soffiatrici SBF profondamente rinnovata che ha permesso a Sacmi di proporsi come leader anche in questa filiera. Fino alle soluzioni automatizzate per il fine linea e al monoblocco di riempimento e confezionamento Bag in Box, la migliore proposta attualmente sul mercato pensata in modo particolare per olio, vino e altri prodotti alimentari di altissima qualità che necessitano di particolari accorgimenti finalizzati a preservarne integrità e caratteristiche organolettiche.

Tutte le soluzioni Sacmi sono dotate di sistemi di visione, integrati in linea o stand alone, per garantire un accurato controllo della qualità del prodotto finito. La giornata si è conclusa con la visita allo stabilimento Sacmi, con diverse macchine in funzione. Una ghiotta occasione per i visitatori – in particolare internazionali – per “fare il pieno” di innovazione Made in Sacmi, un’azienda con radici che affondano nel lontano 1919 eppure capace di proiettarsi sempre al futuro con continue innovazioni di processo e di prodotto in tutti i settori di business in cui opera.

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