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Per gli altri, come sempre. La vita di un oste gira intorno alla serenità e allo star bene altrui, da stimolare e celebrare in un caffè o in un bicchiere. La pandemia è arrivata a stravolgere le vite di tutti, speronando pericolosamente il settore dell’hospitality; chiusure e riprese faticose, nessuno indenne. Anche uno dei gruppi più forti di Milano ha rischiato grosso. Flavio Angiolillo e la sua famiglia Farmily, che oltre all’omonima produzione di bevande contempla i locali MAG, 1930 (44° miglior bar del mondo 2019 nella 50 World’s Best Bars), Iter e Backdoor43, era stato costretto a contemplare l’idea di licenziamenti e addii, alla luce degli incassi ridotti dal lockdown. Per salvaguardare dipendenti e clienti, invece, è venuta fuori la fame di imprenditorialità e di accoglienza: Flavio insieme ai soci storici ha appena aperto il MAG La Pusterla a Milano.

MAG La Pusterla

Per gli altri, quindi: stavolta per i suoi. Nel nuovo locale, che nasce dalle ceneri dello storico Caffè La Pusterla, saranno di scena tutti i membri del team di Angiolillo, senza nemmeno un posto di lavoro perso. Una storia da libro Cuore appunto, ispirandosi al romanzo cult di fine ‘800 che ha formato generazioni di ragazzi e al nome della via dedicata allo scrittore Edmondo de Amicis che ospita il MAG La Pusterla, in zona Colonne di San Lorenzo. Nel momento di maggiore difficoltà, il guru italo-francese ha deciso di mettersi in gioco una volta di più, tendendo una mano (con shaker?) a chi lo ha sempre sostenuto. Confermata la squadra di sempre con Francesco Bonazzi, Carlo Dall’Asta, Bejamin Cavagna, Marco Russo, Loris Melis e Lorenzo Raimondi in un nuovo, vecchio concetto di ospitalità: sono stati conservati gli arredi originali del vecchio locale, ma soprattutto lo spirito tipico del gruppo di Angiolillo, solo geograficamente distante dall’ormai iconico MAG originale, tanto che in molti nel giorno dell’inaugurazione di domenica 13 settembre lo hanno  subito ribattezzato MAG2.

MAG La Pusterla

Trecento metri quadri e un giardino d’altri tempi, palcoscenico di un’anima che resta sempre la stessa e in realtà anche stavolta cambia trucco: per il food rimane la firma dello chef di Iter, Vincenzo Migniuolo, mentre la proposta da bere si arricchisce, ritornando a formule più classiche per guardare al futuro. Un target che guarda a una zona inesplorata dai ragazzi del MAG, un po’ vecchia Milano che ruota intorna al centro e agli studenti dell’Università Cattolica che storicamente al Caffè La Pusterla festeggiano il giorno più importante della laurea.

Cocktail inagurazione MAG La Pusterla

Una proposta che partirà dai classici con la drink list dei cocktail best of del MAG Cafè che hanno reso celebre il brand in città e fuori dai confini milanesi. La novità del locale rispetto agli altri format riguarderà un focus sulla scelta super selezionata di vini, bollicine italiane e champagne e l’inserimento di cocktail alla spina con creazioni di bartender amici. Si parte con un Paloma creato dai ragazzi di Freni e Frizioni e da uno Spritz firmato dalla banda del Jerry Thomas di Roma. Spazio anche alla birra con un impianto in grado di spillare alla perfezione per iniziare una Loborg, premium lager belga, una Maledetta di Birra del Borgo, punto di incontro tra cultura brassicola belga e quella anglosassone e la Guiness per rimanere nell’universo delle stout. Tra i servizi che punta ad offrire il MAG La Pusterla anche un Gentleman’s Club, per guardare in comodità e sicurezza in una saletta dedicata lo sport in tv con gli amici, per ritornare alla gioia di stare insieme e alla convivialità.

MAG La Pusterla
Via de Amicis 22 20123 Milano MI

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