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“Cervinia, una sola cassa automatica esterna. Così non va… ne servono almeno 10”. Il post sul profilo Facebook ufficiale del seguitissimo account “Sciare che Passione” racconta l’avvio  con il piede sbagliato della stagione sciistica sulle piste della località valdostana sabato 24 ottobre. Nel bel mezzo della pandemia Covid-19, assembramenti e neanche l’ombra del minimo rispetto delle norme sul distanziamento sociale e delle precauzioni di sicurezza necessarie. Alla vigilia di una stagione turistica invernale che si prospetta tutt’altro che semplice,  in tanti non hanno resistito al richiamo della neve, affollando la stazione alle pendici del Monte Cervino in direzione delle piste che salgono sino agli oltre 3.000 metri del ghiacciaio del Plateau Rosà.

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Tanti i commenti e le condivisioni di questa foto emblematica, molti utenti lamentano una situazione di code che si ripete ogni anno all’apertura della stagione anticipata a Cervinia. “Ogni anno sempre la stessa storia: pochissime casse aperte e code chilometriche, per riuscire a sciare solo dopo le 10.  Penso che la gestione delle casse sia veramente penosa e soprattutto quest’anno scandalosa. Ma vista la situazione di quest’anno è mai possibile che non si riesca ad obbligare tutti i comprensori ad utilizzare una sola tessera, ricaricabile da casa!”.

Una stagione turistica invernale che si prospetta difficile, nel nuovo Dpcm in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre anche gli impianti di risalita sono stati inseriti tra le attività sospese, non sappiamo se abbiamo pesato le immagini di Cervinia ma la stagione sciistica è a rischio come non mai senza l’arrivo degli stranieri e con lo spettro di nuovi lockdown, magari proprio in occasione delle festività natalizie. Le località principali delle Alpi nei giorni scorsi avevano annunciato l’apertura degli impianti per il 28 novembre con i protocolli da seguire. Prevista la riduzione del numero di passeggeri sulle funivie, l’accesso contingentato tramite prenotazione online, termo-scanner nelle stazioni a valle, obbligo di mascherina sugli impianti, lezioni a numero chiuso, mentre almeno per questa stagione bisognerà dire addio alla movida sulla neve con i divertenti après-ski sulle piste per evitare il sovraffollamento. Tutte norme che a giudicare dalle immagini di Cervinia non sembra siano state recepite al meglio dagli impiantisti che ora vedranno un mese di stop.

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