Sta diventando virale un post sui social molto semplice ma al tempo stesso efficace. “Ecco cosa c’è dietro la Movida del c.”, con un’immagine evocativa che parla da sola con un jigger da bartender a lutto. Inserite alcune categorie tra le più colpite dalle misure restrittive pubblicate dal Dpcm in vigore dal 26 ottobre al 24 novembre. Il premier Giuseppe Conte ha annunciato nella conferenza stampa di domenica alle 13.30 di aver previsto indennizzi per queste attività, che intanto non ci stanno e protestano al grido #AbbiamoTuttiGliStessiDiritti.
Ecco cosa c’è dietro la “Movida del c.”
Ristoratori
Bar
Macellerie
Ortofrutta
Pescherie
Panifici
Camerieri
Barman
Cassieri
Cuochi
Pizzaioli
Lavapiatti
Security
Parcheggiatori
Stamperie
Social media manager
Grafici
VideoMaker
Fotografi
Dj
Vocalist
Cartiere
Addetti alle Pulizie
Hotellerie
Organizzatori di Eventi
Settore Spettacolo
Settore Musica
Settore Luci
Allestitori
Manutenzione Cucine
Manutenzione Impianti Elettrici
Fornitori vari
Software House
Settore Delivery
Avvocati
Commercialisti
Pastifici
Pasticcerie
Gelaterie
Mulini
Fornitori di legna
Ingrosso Bibite
Cantine Vini
Produttori di Birre
Ballerini
Performer
Fabbri
Idraulici
Tappezzieri
Settore Energia
Corrieri
Netturbini
Hostess
Animatori
E ancora, ma indirettamente:
Centri estetici
Parrucchieri
Negozi di Abbigliamento
Negozi di Scarpe
Negozi di Cosmetici
Baby sitter
Taxi
Aprite gli Occhi.
Il problema non è non uscire la sera, il problema è: Chi tutela queste figure?
#AbbiamoTuttiGliStessiDiritti