“Dietro la ristorazione c’è una filiera di quasi 4mila aziende e 58mila dipendenti che con il Decreto in vigore da oggi accuserà ulteriori perdite per circa 1 miliardo di euro. Complessivamente, in questo annus horribilis il sistema distributivo nel canale horeca accuserà mancati introiti per oltre 8 miliardi di euro, pari a circa il 50% del proprio fatturato”
“Dietro alle saracinesche chiuse di bar e ristoranti ci siamo anche noi, e il Governo non potrà non tenerne conto nei piani di ristoro che sta redigendo. Chiediamo aiuti concreti e immediati”. Lo ha detto oggi, a commento dell’ultimo Dpcm anti-Covid19, Maurizio Danese, presidente di GH – Grossisti Horeca, l’associazione che rappresenta le principali aziende italiane del food nel canale del ‘fuori casa’ (ristoranti, hotel, bar, ecc.), oltre alle mense collettive e catering. “Da marzo ad oggi – ha proseguito Danese – abbiamo garantito la tenuta del comparto con politiche aziendali-cuscinetto tra i produttori e il canale horeca; abbiamo sopperito alla mancanza di liquidità dei nostri clienti subendo anche importanti perdite su crediti, sostenendo così il settore. Questa seconda ondata – ha continuato il presidente di GH – non mette a rischio solo la nostra esistenza, ma anche quella di migliaia di piccoli produttori italiani, che rappresentano la grande maggioranza delle nostre provviste. Il rischio di acquisizioni da parte di multinazionali straniere si sta moltiplicando e con il loro ingresso l’italianità a tavola ne uscirebbe stravolta. In questo periodo – ha concluso – ci sentiamo come portatori di vivande in trincee decimate da smart working e nuovi lockdown: se non ci salviamo tutti morirà un asset fondamentale dell’ospitalità made in Italy”.
+info:
GH GROSSISTI HORECA – Via Sommacampagna 63h – c/o Confcommercio VR – Tel 045.8060811
Ufficio stampa GH – Grossisti Horeca: ispropress
1 Commento
Noi distributori siamo stati lasciati soli , a leccarci le ferite di quanto sta succedendo. Esclusi da qualunque forma di ristoro , nonostante le gravi perdite. I ristoratori ,supportati da nomi conosciuti ( Vissani. Barbieri. Cracco etc) hanno acceso i riflettori su di loro , ricevendo se pur i minima parte , somme per poter mitigare le perdite ; ricevono anche rimborsi per le merci che hanno in magazzino.
E noi, le merci che abbiamo comprato, pagato e rimaste a scadere, chi la paga? Ed i crediti da esigere ? Dove sono le associazioni di categoria ? Dov’è la federazione ( Italgrob )? Forse troppo impegnata a spartirsi poltrone in consiglio d’amministrazione? E’ una vergogna !!!! Quando sara’ tutto finito , le macerie saranno altissime.