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Buon compleanno Camparino, un anniversario speciale per un locale icona di Milano. Un anno fa il 14 novembre la riapertura al pubblico del Camparino con un format rinnovato, mantenendo intatto il fascino dell’aperitivo milanese, emblema di avanguardia e creatività tra passato e futuro. Fondato nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II da Davide Campari, lo storico locale venne aperto di fronte al Caffè Campari, l’esercizio che  Gaspare Campari, padre di Davide e creatore dell’omonimo bitter, aveva fondato nel 1867.  Nel 2015 ha festeggiato i suoi primi 100 anni di storia, oggi Camparino in Galleria nel suo primo compleanno dalla riapertura, guarda con fiducia al futuro anche in un momento non facile.

BILANCIO CAMPARINO  “Il bilancio di questo primo anno del nuovo Camparino è comunque positivo- il commento del Barmanager Tommaso Cecca– La risposta immediata della clientela è stata forte e al di sopra delle aspettative, nella logica di scoprire la rinascita di un locale che ha fatto la storia dei milanesi e del mondo del bar internazionale, voluto dal fondatore non esiste nella storia una connessione così diretta come quella che noi rappresentiamo”. Al Bar di Passo è stato dedicato un restauro conservativo per valorizzarne il patrimonio liberty, la Sala Spiritello al primo piano con affaccio diretto sulla Galleria Vittorio Emanuele II, è stata rivista in ottica più moderna per ospitare la nuova offerta pairing, con l’originale Spiritello del pittore e illustratore Leonetto Cappiello, opera del 1921 diventata una vera e propria icona del marchio Campari. “Il Bar di Passo è rimasto invariato nel layout ma con un tocco in più di bellezza- continua Cecca- l’offerta della Sala Spiritello è stata ampliata con la parte cucina, in un concetto di stare a tavola diverso, con dinamiche singolari e un assaggio più lento e dedicato alla carta del giorno. Una mixology di eccellenza potendo attingere a tutti i prodotti del gruppo Campari, un esercizio interessante parlando non solo aperitivo ma di cocktail a 360° per godersi un’esperienza Italian Style, una nuova anima del Camparino con una proposta di ristorazione gourmet più smart e contemporanea”.

Tommaso Cecca

FOOD PAIRING Lo spazio della Sala Gaspare Campari al piano interrato è stato recuperato e dedicato a corsi di bartending, degustazioni ed eventi privati.  Il fiore all’occhiello resta la proposta drink & food offerta da Camparino, capitanata da Tommaso Cecca con tutta la sua squadra di bartender, una mixology che punta all’equilibrio tra tradizione e innovazione, con la consulenza di un attore importante come lo chef Davide Oldani in cucina, con l’inserimento di un cult come il Pan’cot, abbinato a carne, pesce, frutta e verdura, aprendo alla trasversalità della cucina italiana, salata e dolce. “La presenza di un grande chef come Davide Oldani, che prima di tutto è lombardo in uno scenario così connesso al dna delle tradizioni, ha dato un supporto davvero importante. Abbiamo impostato un menù sull’offerta di un grande classico come il Pan’cot, un modo di consumare la grande cucina in chiave contemporanea anche alla carta. Un abbinamento combinato, al tema di ogni piatto corrisponde un cocktail e viceversa”.

CAMPARINO EXPERIENCE Un rito del Camparino intorno ai cocktail Campari e al Pan’cot, ancorati alla tradizione per una storia molto milanese. Dalla colazione al lunch, dall’aperitivo alla cena, il Camparino spegna la sua prima candelina con il desiderio di poter tornare presto. “Abbiamo creato un nuovo momento fatto non solo di aperitivo, un nuovo approccio al consumo di cocktail con menù degustazione e un pairing principalmente con base Campari ma anche signature cocktail, abbinamento per contrasto o per concordanza. Una Camparino experience tra cocktail e food pairing, cercando di ampliare l’offerta gastronomica per rendere la proposta dinamica e sempre esperienziale con tutte le difficoltà tra chiusure, limitazioni di orario e riapertura, recentemente avevamo provato a lanciare il brunch con dei pilastri di milanesità con le uova, il riso. Abbiamo accelerato un processo fisiologico di nuove offerte che daranno dei risultati importanti quando si potrà lavorare in maniera costante”.

Sala Spiritello

FUTURO E FIDUCIA Un simbolo di Milano che guarda con fiducia al futuro, di questo ne è convinto anche Tommaso Cecca dal suo osservatorio del Camparino. “Questa è una città che sa reagire e ripartire, mi ricordo quando abbiamo riaperto il 18 maggio abbiamo avuto dei dati interessanti anche durante l’estate in un periodo storicamente non semplice in assenza di turisti stranieri, si respirava una bella energia anche intorno al periodo estivo con la voglia di essere presenti. I segnali di settembre sino a fine ottobre hanno visto una città ripartita in maniera molto rapida, con consumi in crescita rispetto al periodo, alimentati dal mercato interno. Dopo la riapertura ci siamo focalizzati sul mercato locale, conquistato tanta nuova clientela che prima magari non sempre riusciva a trovare spazio perché troppo pieni con una dinamica velocissima, nel rispetto delle regole al banco e potendo contare su distanze importanti”. La qualità paga sempre quando viene giustificata da uno sforzo importante di una città come Milano che vuole tornare ad essere la città dinamica che abbiamo imparato a conoscere ed amare. “Sono convinto che sapremo ancora reinventarci come città e come Camparino, questo è un locale legatissimo a Milano, passato da due guerre mondiali, rivoluzioni, crisi economiche e ora sta attraversando la pandemia Coronavirus- chiosa Cecca-bisogna cercare di mantenere vivo il settore anche in un momento di limitazioni per combattere questo nemico invisibile”.

INFO www.camparino.com/

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Scheda e news:
Davide Campari-Milano

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