Pinterest LinkedIn

© Riproduzione riservata

Siamo agli sgoccioli del magnifico countdown organizzato per voi con i migliori bartender del panorama italiano e non solo, che non finiremo mai di ringraziare. Nella speranza di metterci alle spalle questo 2020 di cui si parlerà per sempre, vi proponiamo le ultime due perle del nostro Calendario dell’Avvento. Per la prima, quella di oggi, voliamo nientemeno che negli Emirati Arabi.

La catena Buddha Bar abbraccia praticamente il mondo intero, declinandosi in diverse varianti sempre all’insegna della qualità e dell’eccellenza. Dalla prima apertura a Parigi nel 1996 il marchio è atterrato pressoché ovunque, soprattutto tra Europa, Africa e Medio Oriente: nell’ultimo anno e mezzo, al netto della pandemia, c’è stata un’impennata di nuove aperture, su tutte quelle di Mykonos, Marrakech e Doha. E a capo del settore beverage dell’intero gruppo c’è un talentuosissimo italiano.

È Francesco Galdi, volto più che noto nella miscelazione mondiale e con un passato zeppo di soddisfazioni in Italia e all’estero. Già protagonista a Dubai e Hong Kong, ha trionfato alla Diageo World Class Italia nel 2018, partecipando alle finali mondiali di Berlino nello stesso anno. A Milano si è poi diviso tra Dry e Doping Club, prima di tornare  rispondere alle sirene emiratine: oggi è tornato di stanza a Dubai, dove ricopre il prestigioso incarico di Corporate Beverage Manager per Buddha Bar. Sarà lo stesso Francesco a raccontarvi il drink scelto per avviarci a una strepitosa conclusione del Calendario.

Banana e sesamo creano un connubio molto comune nella cucina asiatica, ed il gruppo per il quale curo il programma beverage a livello globale ha un grosso focus su ingredienti e
tradizioni culinarie del Far East. Miscelare prendendo ispirazione dalla cucina dei nostri chef è un piacere. Continuo – letteralmente tutti i giorni – a scoprire nuove combinazioni, a trasformare piatti in forma liquida (se si può mangiare – e piace – si può bere…). Il drink che vi propongo per il Calendario è facilissimo da preparare, i tecnicismi che lo accompagnano sono in realtà operazioni che non richiedono nessuna supervisione particolare, il che è importante quando si ha una mise en place “importante” come nei miei Bars.

Il Mezcal fa da contraltare agli altri ingredienti, regalando una piccola dose di affumicato e portando un leggero accento messicano, che profuma di agave. Il nome non poteva che
essere: Sesame Mucho. Il fatwash (in gergo, operazione in cui un distillato viene infuso e quindi contaminato con altri ingredienti, ndr) di olio di sesamo è estremamente semplice, basta accertarsi che l’olio si sia solidificato del tutto prima di filtrare il whisky: usate sempre olii di alta qualità nei vostri fatwash. Per l’Oleo Saccharum è sufficiente mettere sottovuoto le bucce di banana e dello zucchero (preferibilmente Demerara), lasciate il tutto 4-5 ore a temperatura ambiente. Otterrete uno sciroppo denso, che è la quintessenza della parola “banana”. Provare per credere”.

Sesame Mucho

  • 50 ml Blended Scotch fatwash in olio di sesamo
  • 10 ml Banana Oleo Saccharum
  • 22,5 ml Succo di limone
  • 2 bar spoon Mezcal
  • Tecnica: Shake & Fine Strain
  • Bicchiere: Old Fashioned
  • Garnish: fettina sottile di banana essicata

© Riproduzione riservata

Tu cosa ne pensi? Scrivi un commento (0)


Rubrica Un cocktail natalizio al giorno 2020

Resta sempre aggiornato! Iscriviti alla Newsletter

Scrivi un commento

diciassette + dieci =

Per continuare disattiva l'AD Block

La pubblicità è fondamentale per il nostro sostentamento e ci permette di mantenere gratuiti i contenuti del nostro sito.
Se hai disattivato l'AD Block e vedi ancora questo messaggio ricarica la pagina