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La stagione estiva, appuntamento più significativo per il settore delle bevande, è ancora lontana, ma per CDA (Consorzio Distributori Alimentari) – il più importante gruppo indipendente italiano di distributori di bevande – è già tempo di tracciare un primo bilancio dell’anno appena iniziato. Secondo le analisi del consorzio i consumi di bevande fuori casa sono in calo nei primi due mesi del 2008; previsioni negative anche per l’estate secondo i dati raccolti da CDA


L’analisi sui consumi del primo bimestre, condotta su un campione di oltre  12.000 pubblici esercizi, traccia un quadro tutt’altro che soddisfacente: il 2008 si appresta ad essere un anno nero per settore delle bevande, soprattutto per quanto riguarda il comparto dei consumi “fuori casa”, ovvero bar, ristoranti e locali notturni. I primi due mesi del 2008 confermano infatti il trend negativo di fine 2007, con consumi in netto calo in tutto il canale Horeca (hotel, restaurant e caffetterie). La media nazionale del fuori casa registra un significativo -1,21% a livello nazionale, con picchi che sfiorano il -2% per il canale bar, e il -1,61% per i locali notturni. Leggermente migliore la situazione della ristorazione, dove i consumi di bevande perdono “solo” uno 0,42% rispetto allo scorso anno.
 
A farne le spese sono soprattutto i ready to drink – ormai da tempo in calo vertiginoso – (-21,83%), ma anche gli aperitivi monodose, i succhi di frutta e gli sciroppi (base per i cocktail), che segnano rispettivamente -8,28%, -8,18% e -13,92% (media nazionale). Male anche i superalcolici, che in media fanno registrare un calo di oltre il 7%, e le birre (-6,31%). Particolarmente significativo anche il dato di consumo relativo al vino, fiore all’occhiello dell’economia italiana: in media il trend dei consumi segna infatti un -3,95% per i vini classici e un -3,89% per i vini cosiddetti “speciali”.
 
A livello di canale, i cali più consistenti si registrano nel comparto dei locali serali (pub e discoteche), dove le restrizioni al consumo di alcol sembrano aver dato i loro frutti: -18,39% per i ready to drink, -18,12% per il vino, -6,89% per i superalcolici.Resistono invece i consumi di acqua (+3,11%) e bibite piatte (+5,61%, al contrario delle gasate, -2,09%), mentre non si arresta la crescita degli energy drink, che sfiorano il +15%.
 
“Questi dati sono certamente preoccupanti, poiché emerge un calo generalizzato dei consumo in tutti i comparti – commenta Lucio Roncoroni, direttore di CDA – e non ci aspettiamo grandi miglioramenti durante l’estate (periodo cruciale per le vendite di bevande), salvo sperare in una stagione particolarmente calda”.

+INFO.  Ufficio Stampa: RdP Strategia e Comunicazione Piazzale Susa, 1 – 20133 Milano Tel. 02.74.90.794 – Fax 02.70.00.65.96 – www.rdp.it

INFOFLASH SUL CONSORZIO CDA
Il Consorzio Distributori Alimentari nasce nel 1988 in Lombardia e, quindi, festeggia quest’anno il suoventennale. Da gruppo regionale, nel giro di pochi anni, CDA si è consolidato in una struttura dal carattere nazionale: il consorzio infatti conta oggi ben 91 associati distribuiti in tutte le regioni italiane, per un fatturato di 450 milioni di euro nel 2005, ottenuto per il 75% nel canale Horeca. CDA vanta un quota di mercato pari al 11% e serve, grazie ai suoi 600 venditori, oltre 40.500 pubblici esercizi su tutto il territorio nazionale. +info: www.cdaweb.it

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