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Prendersi cura del pianeta e quindi dei consumatori, è ormai chiodo (giustamente) fisso delle aziende più importanti, in qualsiasi settore. Non fa eccezione quello del beverage, da tempo impegnato nella riduzione degli sprechi e nell’ottimizzazione delle risorse verso un futuro più sostenibile. Già detto di Coca-Cola, ormai lanciatissima nel canale green, in Europa è tempo di un gigantesco passo in avanti nel mercato birra.
Nella giornata di ieri è arrivato infatti l’annuncio: la Carlsberg Marston’s Brewing Company ha introdotto sul mercato britannico una nuova bottiglia che permetterà di ridurre l’impatto ambientale (la cosiddetta carbon footprint) del 90%. Il lancio ha coinvolto per il momento soltanto la Carlsberg Danish Pilsner, con un milione di bottiglie realizzate in collaborazione con l’azienda produttrice Encirc. “La nuova linea dimostra il potenziale di una bottiglia, che può trasformarsi da packaging a maggior impatto ambientale, a variante più ecologica possibile”. Il vetro è al momento responsabile del 10% delle emissioni totali dell’azienda, che si ridurranno grazie all’implementazione dei cosiddetti biogas, energia rinnovabile derivante da materiale organico, utilizzata per le fornaci. In questo modo verrà anche raddoppiato l’ammontare di vetro riciclabile prodotto dall’azienda.
Carlsberg Marston’s Brewing Company è la joint venture firmata lo scorso maggio da Carlsberg UK (detentrice della maggioranza con il 60%) e Marston’s PLC: di prorietà del gruppo sono sistema produttivo e sistema distributivo in Gran Bretagna, con un portfolio di altissimo profilo specialmente sul piano territoriale, che comprende etichette come Carlsberg Danish Pilsner, Hobgoblin, Marston’s Pedigree, Tetley’s, Wainwright e 61 Deep. L’impegno verde del colosso è testimoniato inoltre dal programma Carlsberg’s Together Towards ZERO, che mira all’abbattimento totale delle emissioni, e stando ai portavoce quest’ultima bottiglia “è un forte segnale di aver intrapreso la strada giusta”.
Non si tratta peraltro dell’unica innovazione aggiunta da Carlsberg alla propria gamma: la suddetta Carlsberg Danish Pilsner era già stata coinvolta nel 2019 in un nuovo design che l’ha portata ad avere una bottiglia di circa dieci grammi più leggera: una mossa che nel primo anno ha permesso di risparmiare oltre 130 tonnellate di vetro utilizzato. Sam Brakes, a capo del dipartimento di sviluppo per CMBC, sostiene che l‘unico modo per raggiungere gli obiettivi preposti, evidentemente impattanti sul piano ambientale ed etico, è collaborare con partner importanti come Encirc: “Siamo orgogliosi di collaborare con chi, come noi, ha una visione pionieristica del nostro settore. Insieme stiamo contribuendo a rimodellare il futuro”.
fonte: beveragedaily.com
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