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Da bottiglia rinasce bottiglia: Levissima realizza la prima bottiglia con il 100% di plastica riciclata.

Con questa grande innovazione, Levissima conferma l’impegno per l’ambiente a sostegno dell’economia circolare, coinvolgendo le persone in un percorso di consumo responsabile e di tutela dell’ambiente.

 

 

 

Un impegno concreto per un mondo più sostenibile è quello che Levissima mette in atto producendo la prima bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata. Dopo essere stata la prima in Italia ad aver lanciato il BIO based PET nel segmento bevande non alcoliche, l’azienda attua ora una rivoluzione nel ridurre l’utilizzo di materie prime.

Grazie alla nuova normativa entrata in vigore a gennaio 2021, si è reso possibile l’utilizzo di bottiglie e vaschette ad uso alimentare in Pet riciclato fino al 100%, ampliando il limite fissato al 50% della precedente legge.

Levissima da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e nella promozione di una economia circolare, si è quindi immediatamente attivata e ha realizzato la prima bottiglia di acqua minerale in Italia composta da Plastica PET riciclata al 100% (RPET 100%).

 

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“Siamo orgogliosi di essere i primi realizzare una bottiglia fatta con il 100% di plastica riciclata (R-PET), che rappresenta un grande passo avanti per Levissima e un impegno concreto per un mondo più sostenibile, nei confronti di coloro che hanno a cuore il riciclo e l’utilizzo delle risorse. Un traguardo che si lega al progetto Regeneration, il piano di sostenibilità con cui Levissima coinvolge le persone in un percorso di consumo responsabile e di tutela dell’ambiente, a partire dall’educazione al corretto riciclo. La plastica, se adeguatamente riciclata, non è un rifiuto, ma una risorsa da cui possono nascere nuove bottiglie o oggetti utili per la comunità: per rendere ancora più visibile questo impegno, l’etichetta delle bottiglie Levissima RPET 100% contiene un forte messaggio: “Ricicliamo Insieme”. Siamo orgogliosi di mettere a disposizione la forza del nostro brand per comunicare un messaggio così importante”, spiega Stefano Marini, CEO Sanpellegrino Group Nestlé.

 

Il termine R-PET (Recycled polietilene tereftalato) indica un polimero ottenuto attraverso processi di recupero e riciclaggio del comune PET post consumo utilizzato per contenere alimenti. Si tratta di un materiale identico per qualità, sicurezza e resistenza al PET tradizionale, che è uno dei materiali migliori in grado di mantenere inalterate le caratteristiche uniche di purezza originaria dell’acqua minerale, garantendo che arrivi sulle tavole dei consumatori così come sgorga alla fonte. Il R-PET, inoltre, come il PET vergine, può essere riciclato un numero di volte quasi infinito.

In questo modo, ogni bottiglia può rientrare nel ciclo produttivo come componente di valore per la tutela e il rispetto dell’ambiente. Il PET riciclato, infatti, permette di abbassare i valori dell’impronta di CO2 legata alla produzione: secondi i dati del The New Plastics Economy Global Commitment 2019 Progress Report, la produzione di 1 tonnellata di R-PET consente di risparmiare cinque barili di petrolio ovvero di 1,6 tonnellate di CO2, l’equivalente di quanta CO2 produce una citycar che percorre quasi 15.000 chilometri in un anno[1].

Concetto che sposa Coripet a cui aderisce il Gruppo Sanpellegrino. Coripet, è, infatti, il consorzio volontario, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente – tra imbottigliatori, converter e riciclatori – che si occupa della raccolta e del riciclo delle bottiglie in PET in nuove bottiglie con l’obiettivo di trasformare un potenziale rifiuto in una preziosa risorsa da immettere nuovamente nel ciclo produttivo attraverso un approccio di economia circolare “bottle to bottle”, ovvero tramite l’attivazione di una filiera italiana chiusa per il riciclo del PET.

Levissima, da sempre impegnata nel promuovere un’economia circolare della plastica, è stata la prima azienda in Italia a utilizzare il PET riciclato con il lancio de La Litro con il 25% di R-PET nel 2010. Nel luglio del 2020 Levissima ha presentato una gamma di 5 referenze realizzate con il 30% di R-PET.

Relativamente al packaging, Levissima entro il 2025 si impegna a raggiungere il 50% di PET riciclato all’interno di tutta la gamma dei suoi prodotti.

Le bottiglie di Acqua Minerale Naturale realizzate con il 100% di plastica PET riciclata saranno disponibili nei formati da 0,75 e da 1lt non gasata.

 

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Levissima

Levissima è una delle acque minerali del Gruppo Sanpellegrino, riconosciuta come archetipo dell’acqua e simbolo di purezza, da sempre impegnata nella tutela della fonte da cui ha origine e nella salvaguardia della risorsa acqua.

Un’acqua unica che nasce nel cuore delle Alpi Centrali, in un’area protetta e incontaminata ai margini occidentali del Parco Naturale dello Stelvio, nel territorio valtellinese dell’antica contea di Bormio. La sua purezza, che sgorga da fonti naturali situata ad alta quota, arriva direttamente in bottiglia, permettendo a chi la beve di rigenerarsi.

Ed è proprio con il progetto Regeneration che Levissima intende contribuire attivamente ad un mondo in cui le risorse naturali vengono utilizzate in modo condiviso e responsabile per creare insieme un impatto positivo, promuovendo stili di vita sostenibili e progetti orientati a ridurre l’impronta ecologica della plastica.

 

Per ulteriori informazioni, visita www.levissima.it

Contatti
Responsabile Relazioni Esterne
Prisca Peroni –

Edelman
Ornella De Giorgi –
Giulia Sarti – 

[1] Fonte Quattroruote

Scheda e news:
Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters Italia (Sede Centrale)

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2 Commenti

  1. Paolo Corti Reply

    Nel DNA Levissima la qualità del prodotto e la salvaguardia dell’ambiente rappresentano da sempre i principali obiettivi, .

  2. Paolo Santoro Reply

    Questo articolo è una pura comunicazione marketing. I dati sul risparmio di Co2 sono vaghi e, senza ombra di dubbio, non c’è nessun miglioramento da quel punto di vista. Non viene fatto un minimo di ragionamento sui costi ambientali di produzione, di riciclo e di recupero. Non ci sono dati comparativi. Il fatto, poi, che la plastica sia il miglior contenitore per gli alimenti, acqua inclusa, è una bugia: non solo non è la migliore, non è nemmeno buona. L’unica miglioria è che alla plastica che già ricicliamo viene data una seconda vita: quanto, però, sia il costo ambientale di questa seconda vita non è specificato. Detto questo, la verità è che la soluzione migliore, ad oggi, dal punto di vista ambientale, rimane sempre l’utilizzo di contenitori riutilizzabili

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