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Passaggio di mano importante di una delle società vinicole più redditizie e leader nell’export con l’operazione di acquisizione da parte di Clessidra della cantina veneta Botter, uno tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo detenuta dalla famiglia Botter e dal fondo DeA Capital. La finalizzazione dell’operazione è arrivata dopo lunghe trattative che si erano interrotte, concluse oggi il closing e fumata bianca.

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L’azienda veneziana è tra i maggiori esportatori di vino italiano nel mondo, la famiglia Botter affiancherà Clessidra nell’operazione, attraverso il re-investimento nella società, continuando a ricoprire un ruolo operativo di rilievo ed assicurando così la continuità gestionale dell’azienda. Italmobiliare e Capital Dynamics, già investitori del fondo Clessidra Capital Partners 3, parteciperanno come co-investitori nell’operazione, mentre IDeA Taste of Italy ha ceduto l’intera partecipazione dopo essere entrata nel 2017 con un investimento per supportare la crescita.

Nella partita anche Italmobiliare con un investimento pari a 36 milioni di euro, con l’obiettivo di supportare il progetto di Clessidra, che ha individuato Botter come cardine di un’iniziativa di consolidamento nel settore vinicolo, tramite una strategia di acquisizioni mirate, volte a promuovere la creazione di un leader italiano nel settore e con un crescente sviluppo in nuovi mercati.

Clessidra fa il proprio ingresso nel settore del vino mettendo a segno un colpaccio, un mercato globale che oggi vale oltre 300 miliardi di euro e soprattutto con riferimento al canale della grande distribuzione, ha mostrato forte resilienza anche nel corso dell’emergenza sanitaria mondiale. La cantina fondata da Carlo Botter nel 1928 a Fossalta di Piave, dal dopoguerra ha realizzato un percorso di costante crescita nella commercializzazione di vini in bottiglia, una crescita organica in Italia e decollata con l’espansione all’estero grazie a denominazione di successo come Prosecco Asolo, Pinot Grigio Friuli Grave e Primitivo.  Botter ha fatto segnare nel 2020 un fatturato di 230 milioni di euro in crescita del 6% sul 2019, senza quasi sentire l’effetto Covid-19 grazie a una forte presenza nel canale della Gdo e un’offerta commerciale proiettata per il 98% all’estero principalmente in Usa, Germania, Uk e nei Paesi Scandinavi.

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