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La Franciacorta del vino sempre più green, alla recente assemblea dei soci del Consorzio state anticipate alcune linee guida al momento non vincolanti per una svolta sostenibile, come una modifica dell’abbassamento delle rese. Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, il presidente del Consorzio Silvano Brescianini avrebbe presentato ai soci riuniti nell’assemblea al Relais Franciacorta di Corte Franca un documento relativo a “Linee Guida per una viticoltura sostenibile”.

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Una denominazione che come altre ha sofferto per gli effetti della pandemia, con le chiusure e restrizioni del comparto ho.re.ca, che hanno inciso sulle vendite e i risultati delle cantine. “Il 2020 è stato un anno complicato e l’inizio del 2021 ha dato segni di incertezza, ma rimaniamo ottimisti- ha spiegato il presidente Brescianini- Il 2020 si è chiuso con un calo dei volumi dell’11%, credo questo possa essere visto come un discreto risultato se confrontato con le performance dei nostri competitors”. Vendite in calo, ma segnali positivi nella Gdo e performance interessanti delle vendite on-line, dove la Franciacorta è risultata tra le denominazioni più richieste grazie alla riconoscibilità del brand del consumatore finale. Sull’export da segnalare una crescita sul mercato svizzero e gli apprezzamenti dal mercato Usa, mentre le bollicine di Franciacorta guardano con attenzione la Cina.

Silvano Brescianini

Il futuro vede sempre più la sostenibilità al centro della Franciacorta, legata a concetti di biologico e biodiversità. In assemblea è stato presentato un documento importante sulla viticoltura sostenibile, frutto del lavoro svolto in questi mesi tra l’ufficio tecnico del Consorzio e i gruppi tecnici locali. L’obiettivo è condividere e fissare principi comuni, come la classificazioni di prodotti consigliati e sconsigliati, indipendentemente dai modelli di difesa adottata, che si tratti di integrata o biologica, per adottare pratiche tecnicamente moderne nel rispetto del pianeta.

Linee guida non vincolanti per i soci del Consorzio in questa fase, ma lo dovrebbero diventare a breve. All’ordine del giorno sono state portate anche alcune modifiche del disciplinare introdotte dal vice presidente Francesco Cavalleri, come la produzione massima di uva a ettaro che da 12 tonnellate scenderà a 10 tonnellate. Con possibilità di considerare una sovra-produzione di uva del 20%, classificata come uva riserva vendemmiale. Passata anche la proposta di abbassare la resa del Curtefranca bianco a 100 q/ha, l’uva in eccesso potrà essere destinato esclusivamente a Sebino Igt, modifiche che dovrebbero seguire l’iter normativo.

Da maggio riprenderanno le attività di promozione del Consorzio Franciacorta, con tanti appuntamenti in calendario nel rispetto delle disposizioni anti-Covid-19. Prima uscita ufficiale la partnership con la 1000Miglia, atteso come sempre l’appuntamento col Festival Franciacorta in cantina.

INFO www.franciacorta.net

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