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Giocava in casa Levissima al Forum Food&Beverage organizzato da The European House Ambrosetti a Bormio. Lo stabilimento di Cepina, uno dei 4 poli produttivi del Gruppo Sanpellegrino in Italia dove impiega oltre 1.500 persone e ha generato ricavi nel 2020 per 893 milioni di Euro, dista pochi chilometri dalla sede dei Bagni Nuovi, in cui si è svolta la due giorni di incontri e dibattiti. Ecco perché la presentazione del Ceo del Gruppo Sanpellegrino Stefano Marini di sabato 5 giugno era tra le più attese per chi si occupa di beverage, con presenza anche di molti player della Gdo e dopo l’accesa conferenza stampa di qualche settimana fa in cui si era ribadita la centralità del brand Levissima.

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“Come si fa ad innovare su un prodotto come l’acqua minerale che per legge non deve essere toccata- si è chiesto Stefano Marini- L’innovazione in questo campo è tracciare una strategia di sviluppo della marca fedele ai propri valori, con Levissima + abbiamo fatto un primo passo nelle bevande funzionali, mentre con Levissima Natura abbiamo appena lanciato un prodotto coerente al 100% con la nostra mission, con infusione a freddo con selezionati ingredienti 100% naturali di montagna, senza conservanti e con poche calorie. Un percorso di Levissima fatto di coerenza rispetto alla marca, dal cooperare con le comunità locali, all’impegno economico di monitoraggio del ghiacciaio, sino ad attivare iniziative come Lo Chalet 3000 situato a Cima Piazzi, puntando sull’importanza del valore del turismo del territorio”.

CARBON NEUTRALITY Ribadito a gran voce l’annuncio di pochi giorni fa di Sanpellegrino di annullare le proprie emissioni di CO2 a partire dal 2022, in parte riducendole e in parte compensandole, un obiettivo coerente con il percorso del brand verso la sostenibilità e raggiungibile grazie a un processo iniziato da molti anni attraverso le progettualità esposte, di cui Levissima è stata antesignana. “E’ molti anni che stiamo lavorando in questa direzione, se non fossimo partiti così in anticipo non ce l’avremmo fatta a comunicare oggi quello che è stato pensato tempo addietro. Si tratta di iniziative importanti ma il nostro è un impegno quotidiano fatto anche di piccole cose, ieri abbiamo lanciato a Milano una affissione con un inchiostro particolare che con raggi del sole produce una sostanza che cattura CO2, si tratta di cose piccole ma che fanno capire come si ragiona in azienda, in cui tutto quello che è sostenibile è legato al purpose della marca”. La maggior parte di questa riduzione deriva da interventi interni che coinvolgono quattro aree di intervento cruciali, dal packaging con il miglioramento del design e l’utilizzo di materiali riciclati, la logistica prediligendo trasporti alternativi alla gomma e accelerando la strada verso combustibili verdi, l’area manufacturing, migliorando l’efficienza energetica degli impianti e riducendo le emissioni di CO2 e la protezione del capitale naturale nell’area delle concessioni.

ORIGINE LEVISSIMA Il legame tra acque minerali naturali e territori nei quali nascono è fortissimo, come nel caso di Levissima. Le acque non sono tutte uguali, la tipologia di un’acqua minerale naturale dipende dal luogo di origine della fonte e dalla natura della falda acquifera. Durante il lungo percorso sotterraneo, che può durare anche decenni, un’acqua minerale acquisisce sali minerali e oligoelementi dalle rocce con le quali viene a contatto. “La sorgente di Levissima è la nostra cassaforte ma anche il nostro prodotto, dobbiamo tenere in equilibrio il bacino idrico, non produrremo mai più di quello che la natura ci consente di fare”- ha dichiarato Stefano Marini- Ci abbiamo messo la faccia insieme alle istituzioni per cercare di fermare l’emorragia del ghiacciaio, fonte deve essere in equilibrio rispetto a quanto imbottigliamo”. Acque minerali particolari e diverse tra di loro che come il vino, hanno il loro terroir che metta la firma sull’acqua. Sali minerali e oligoelementi costituiscono l’impronta digitale di un’acqua minerale, possono esistere acque minerali simili ma non ne esiste una identica all’altra. Fu il Vescovo di Como, Monsignor Alessandro Macchi, a coniare il nome Levissima durante una sosta nella parrocchia di Cepina negli anni ’30. Il prelato sentì decantare i pregi di quell’acqua e la volle assaggiare e dopo il primo sorso esclamò: “è ottima, leggera, levissima”, ma questo secondo Marini oggi non basta più. “Altissima, purissima e Levissima è servito per comunicare l’identità di marca, ma ora dobbiamo essere in grado di comunicare la vera rigenerazione a un consumatore finale sempre più attento, che vuole e deve sapere come ci stiamo muovendo in ottica di sostenibilità”.

SOSTENIBILITA’ E RIGENERAZIONE Il cuore del progetto strategico di Levissima è la sostenibilità, nel DNA del brand dall’origine, un impegno che si rinnova ogni giorno ed evolve con il mutare dello scenario esterno e delle nuove sfide fatte di qualità e rigenerazione. Un impegno di Levissima che si articola in tre macro-aree: le persone e famiglie, sostenendone la salute e il benessere; le comunità, attraverso la cura delle sorgenti e delle comunità in cui il Gruppo opera; il pianeta, garantendo l’accesso alle risorse alle generazioni future, salvaguardando l’ambiente e combattendo i cambiamenti climatici. “Rigenerazione è la parola chiave di Levissima, il purpose che la marca abbraccia da anni in tema di sostenibilità sia sociale che ambientale e che la distingue, riporta sempre a questo concetto. È per questo che il brand ha creato Regeneration, una piattaforma per ricondurre le sue progettualità sotto un unico cappello che, oltre a sostenere una corretta idratazione a beneficio della rigenerazione dell’organismo, promuovere l’uso responsabile e condiviso delle risorse naturali per creare un impatto positivo”.

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ACQUA TERRITORIALE L’impegno per il territorio parte proprio con la protezione delle fonti, gestire una concessione di acqua minerale implica prendersi cura delle fonti presenti al suo interno e dell’ambiente ad esse circostante, al fine di proteggere adeguatamente questa risorsa e preservarne la purezza originaria. La scelta di Levissima è stata quella di prestare una maggiore attenzione all’ambiente rispetto a quanto previsto dalle normative vigenti in merito. Un esempio è dato dall’acquisizione di terreni ubicati all’interno o fuori della concessione per garantirne una maggior tutela, ai fini della protezione della qualità dell’acqua stessa. Levissima effettua monitoraggi profondi delle acque in concessione e sorveglia le fonti con sistemi di telecontrollo ed antintrusione che si avvalgono delle più moderne tecnologie. Dal 2007 Levissima collabora con l’Università degli Studi di Milano al monitoraggio dei ghiacciai italiani. Il Ghiacciaio dei Forni e il Ghiacciaio Dosdè Orientale sono diventati un “laboratorio a cielo aperto”, costantemente monitorati attraverso le più innovative tecnologie, per studiare i cambiamenti climatici e raccogliere dati utili alla ricerca. La deglaciazione, infatti, è il problema primario che da anni riguarda tutti i ghiacciai, oltre ad essere un indicatore importante per l’analisi dei cambiamenti climatici. Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani”, inventario che riporta dati e informazioni su tutti i 903 ghiacciai delle montagne italiane e di tenere viva la ricerca su questi temi a livello europeo, sostenendo nel contempo la formazione dei nuovi giovani ricercatori attraverso borse di studio e quindi la creazione di competenze di eccellenza in un campo fondamentale per lo studio e il contrasto dei cambiamenti climatici.

LOGISTICA SOSTENIBILE Levissima è da sempre orientata ad una logistica sostenibile, attraverso investimenti mirati a favore di trasporti alternativi alla gomma, oltre il 40% del prodotto viaggia su rotaia, il Gruppo Sanpellegrino è primo cliente di Trenitalia e nave. Da anni Levissima investe sull’LNG (Gas Naturale Liquefatto), una scelta che ha permesso di risparmiare ogni anno 400 tonnellate di CO2 rispetto ai camion tradizionali. Il progetto LNG nasce nel 2017 proprio grazie al connubio storico di due realtà presenti in Valtellina, Levissima e Gruppo Maganetti, leader logistico in provincia di Sondrio. Con il progetto “LNG Valtellina Logistica Sostenibile” le due imprese hanno promosso l’infrastrutturazione del territorio per promuovere l’uso del gas naturale. In un anno e mezzo l’iniziativa si è trasformata in un progetto territoriale che ha coinvolto una trentina di realtà valtellinesi per un budget per le infrastrutture a regime di 4 milioni di euro. Oggi la nuova frontiera è rappresentata dal biogas e anche su questo si concentreranno gli sforzi del brand.

ECONOMIA CIRCOLARE Un impegno concreto all’economia circolare è quello di Levissima con l’utilizzo di PET riciclato (R-PET), la prima in Italia ad aver lanciato nel 201o una bottiglia con una percentuale di R-PET e ad aver utilizzato il BIO based PET nel segmento bevande non alcoliche, l’azienda ha ottenuto un importante traguardo nella riduzione dell’utilizzo di materie prime. Grazie alla nuova normativa europea che consente l’utilizzo di PET riciclato (R-PET) fino al 100% anche per gli imballaggi alimentari, Levissima è stata la prima azienda nel 2021 a lanciare una bottiglia in Italia con il 100% di R-PET plastica riciclata, oltre a una linea di prodotti che utilizza questo tipo di packaging. Il PET riciclato è un materiale identico per qualità, sicurezza e resistenza al PET tradizionale, che è uno dei materiali migliori in grado di mantenere inalterate le caratteristiche uniche di purezza originaria dell’acqua minerale, garantendo che arrivi sulle tavole dei consumatori così come sgorga alla fonte. Il R-PET, inoltre, come il PET vergine, può essere riciclato un numero di volte quasi infinito. In questo modo, ogni bottiglia può rientrare nel ciclo produttivo in un’ottica di economia circolare “bottle to bottle”. Entro il 2025 l’intera gamma dei prodotti Levissima avrà una percentuale di PET riciclato complessivamente pari al 50%. Levissima, attraverso il Gruppo Sanpellegrino, contribuisce inoltre all’attività di Coripet, un Consorzio volontario senza scopo di lucro riconosciuto dal Ministero dell’ambiente per la raccolta selettiva del PET, per incrementare i livelli di riciclo delle bottiglie in PET e creare un modello di economia circolare “bottle to bottle” per la produzione di rPET idoneo al diretto contatto alimentare.

MERCATO ACQUE MINERALI Il mercato dell’acqua in bottiglia anche in molti Paesi è ormai maturo, secondo le stime di Ambrosetti che ha elaborato il caso Levissima continuerà a crescere a livello di consumi del 7%-8% annuo a livello globale nel prossimo quinquennio dopo essere salito del 7,4% medio annuo nell’ultimo ventennio arrivando a oltre 387 miliardi di litri per un valore al dettaglio di 155 miliardi di Euro2 . In Italia sono state identificate ben 430 fonti di acqua minerale naturale, per un totale di 265 marche tra cui i consumatori possono scegliere in base alle loro necessità e preferenze. Con 13,5 miliardi di litri, l’Italia è il nono mercato mondiale grazie all’elevato numero di fonti e consumi per abitante, secondi solo a quelli del Messico: nel 2019 sono stati 222 i litri consumati pro capite nel nostro Paese (+1,5% dai 167 litri del 2000), contro i 269,4 litri del Messico (+4,6% medio annuo dai 115,7 litri del 2000). Sotto il profilo commerciale, l’Italia vanta altri primati: è il terzo esportatore globale con 605 milioni di Euro dietro a Cina e Francia, ma in Europa è il primo esportatore di acqua gassata con 440 milioni, quasi la metà del totale UE. Il prezzo medio al litro, grazie all’abbondanza di brand e quindi all’elevato grado di concorrenza, è tra i più bassi in Europa. Il mercato dell’Unione Europea vale 63,7 miliardi di litri.

BRAND EXTENSION Al Forum Food&Beverage di Bormio si è parlato molto anche di sport e del legame tra alimentazione e salute. Valerio De Molli Ceo di Ambrosetti al termine della presentazione del caso Levissima ha chiesto se Levissima in particolare, ma in generale il Gruppo Sanpellegrino, stia studiando della mosse per entrare in altri mercati, come quello dello sport e delle bevande per gli sportivi con una brand extension, in un processo di trasformazione da product company a health company, attenta al benessere dell’individuo anche con azioni di divulgazione ed educazione alimentare. “Ci stiamo lavorando- conferma Marini- il brand Levissima come prodotto oltre a finire sulle tavole dei ristoranti e nelle case dei consumatori sta esplorando altre strade, come quella delle bevande funzionali con Levissima + con l’aggiunta dei sali minerali che sta avendo discreto successo, mentre dopo 90 anni abbiamo un po’ sporcato la ricetta originale con Levissima Natura con infusione a freddo, un prodotto con poche calorie e 100% naturale. Levissima si potrebbe prestare benissimo a una brand extension verso il mondo per lo sport, magari in partnersnhip con aziende che condividono i nostri stessi valori. Non tanto per generare revenues, ma perché Levissima ha tutte le caratteristiche per la Brand Stretching e per generare valore ulteriore”.

INFO www.levissima.it

Scheda e news:
Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters Italia (Sede Centrale)

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