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Il Gruppo vinicolo Santa Margherita, ha realizzato, in collaborazione con Tomorrow Swg, un’approfondita ricerca sulle abitudini di consumo del vino, sui criteri di scelta e i percorsi di acquisto che ne derivano. Dallo studio emerge innanzitutto una conferma: che la maggioranza degli italiani, il 75,7%, consuma vino. Circa la metà ne fa uso tutti i giorni, o quasi, prevalentemente in casa (il 58,7%), con particolare incidenza delle fasce di età più avanzate; mentre l’altra metà lo consuma alcuni giorni la settimana o più raramente.

Una sostanziale tendenza “conservatrice” dello stile di vita italiano, con un consumo domestico (58,7%), prevalente durante i pasti, cui si contrappone una tendenza di incremento fuori casa nella fascia giovane.
Il vino si conferma conviviale, con il 97% delle occasioni di consumo in casa e il 90% dei consumi fuori casa, legato ai pasti (pranzo o cena).Nella gerarchia delle scelte di acquisto domina la tipologia per colore (bianco, rosso, rosè) (58.8%); per il 27,1% la scelta verte tra fermo e frizzante o spumante; marca o vitigno ben precisi incidono invece per circa il 22% delle scelte.

In ogni caso, per circa il 50% del campione, la scelta si sviluppa all’interno di una fascia di prezzo ben determinata: il 40,2% è legato ad una tipologia di vino poco costoso, dai 3 euro in giù, il 30,9% ad una tipologia qualità/prezzo, entro i 5 euro, ed il restante preferisce una tipologia premium. Quando si tratta di fare un regalo, invece, i vini di fascia premium vengono scelti da oltre il 76% del campione intervistato.
Interessante è anche la percentuale degli sperimentatori (circa il 60%), che si contrappone al 40% di abitudinari, che acquista sempre lo stesso tipo di vino.Si conferma la crescita di credibilità della GDO (50%); il rimanente 50% è suddiviso tra acquisto diretto presso il produttore o cantina sociale e enoteche e negozi specializzati. Per un regalo invece, l’enoteca o la vineria rimangono il punto di riferimento principale.

Il primo approccio al prodotto vino, per la maggioranza degli intervistati, passa attraverso l’informazione richiesta a persone di fiducia, come amici e parenti, mentre minore è l’attenzione a campagne pubblicitarie su tv, radio e stampa. Ne consegue che solo il 50% degli intervistati è in grado di citare spontaneamente una marca di vino. Nel consumo fuori casa, in ristoranti e trattorie(88,3%), il consiglio del gestore o del sommelier del locale, in quanto “figura rassicurante”, diventa predominante, sia per la scelta di un aperitivo che per il vino durante il pasto.

Sempre più diffusa la tendenza a richiedere, nel consumo fuori casa, le mezze bottiglie (42,2 %) o il bicchiere (29,6%). Sempre nel consumo fuori casa, i criteri di scelta privilegiano, oltre alla tipologia, al pregio e alla notorietà di marca, un favorevole rapporto qualità/prezzo. Elevata, rispetto all’acquisto per il consumo in casa, è la fascia di appassionati che indirizza la scelta il base al vitigno, la notorietà della marca, la conoscenza pregressa.

+INFO. Ufficio Stampa: Gagliardi & Partners Nicolò Soranzo, Augusta Morosi Tel : 049 657311 –

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