Bere acqua aiuta ad idratare l’organismo, regolando la temperatura corporea e la pressione ma le acque non sono tutte eguali. Tra le acque potabili, le acque filtrate e le minerali naturali esistono molteplici differenze. Facendo riferimento ad alcuni articoli esplicativi pubblicati su www.sanpellegrino-corporate.it/it/idratazione-e-gusto e sul waterzine www.inabottle.it, riassumiamo di seguito le principali caratteristiche e differenze.
ACQUA POTABILE O DEL RUBINETTO
Si definisce potabile un’acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva cioè di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l’uomo. Un’acqua potabile deve rispettare per legge alcuni parametri legati alla sua origine fisica, chimica e microbiologica. L’acqua potabile del rubinetto può essere prelevata da laghi, fiumi, falde sotterranee o superficiali, viaggiando spesso nelle condutture per chilometri, ed è sottoposta a trattamenti di disinfezione antibatterica attraverso l’utilizzo di agenti come cloro gassoso, ipoclorito di sodio e biossido di cloro. Altri trattamenti possono, inoltre, rendersi necessari per eliminare forme di contaminazione chimica e altri elementi indesiderati.
ACQUA FILTRATA
L’acqua filtrata è il risultato dell’utilizzo di un’apparecchiatura professionale o di caraffe filtranti (osmosi inversa – filtri a carbone attivo – filtri a struttura composita – ecc.) finalizzato al trattamento dell’acqua potabile. Si tratta di sistemi che utilizzano delle cartucce, dette anche filtri, che riescono a trattenere alcune sostanze indesiderate L’acqua può essere così depurata dal cloro, dai pulviscoli, dalla ruggine delle tubazioni e da tutto ciò che ne può compromettere le caratteristiche di inodore, insapore e incolore. Sul mercato sono disponibili differenti apparecchiature, da quelle domestiche, alle caraffe filtranti a quelle installate nei bar e nei ristoranti che producono acqua liscia o gassata, a quelle installate dai comuni nelle “case dell’acqua”. I filtri delle apparecchiature professionali o delle caraffe possono modificare il colore, la limpidezza, le caratteristiche chimiche e microbiologiche e il gusto dell’acqua che esce dai rubinetti. È necessario però sottolineare che l’efficienza delle apparecchiature filtranti è legata alla manutenzione e al corretto utilizzo che ne vengono fatti.
ACQUA MINERALE NATURALE
L’acqua minerale naturale ha origine per legge da acquiferi profondi o giacimenti sotterranei, naturalmente protetti. È microbiologicamente pura all’origine e ha composizione e temperatura costanti nel tempo. L’acqua minerale contiene sali minerali che, insieme a piccole quantità di oligoelementi, possono conferire all’acqua particolari proprietà salutari. Per essere definita “minerale” l’acqua deve essere imbottigliata così come sgorga dalla sorgente, senza subire nessun tipo di trattamento. Inoltre, è dotata di un’etichetta dove si possono controllare tutte le sue componenti, la composizione salina, la provenienza ed altre informazioni. che, tra l’altro, risultano utili per scegliere l’acqua minerale più consona al proprio organismo. Le acque minerali sono le uniche che devono avere un apposito riconoscimento del Ministero della Sanità.
LE CARATTERISTICHE DELL’ACQUA MINERALE
Le acque minerali hanno un pH (indice di acidità) compreso tra 6,0 e 9,0. Se inferiore, pari o superiore a 7, l’acqua sarà rispettivamente acida, neutra o alcalina. Un basso valore del pH rende il sapore dell’acqua più gradevole. Per la legge italiana le acque minerali possono essere divise in varie categorie secondo quanto indicato da un decreto legislativo del 1992 in base al “residuo fisso” (quantità di sali minerali):
- acque minimamente mineralizzate: il residuo fisso a 180 °C è inferiore a 50 mg/l.
- acque oligominerali (o leggermente mineralizzate): il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l.
- acque minerali (in senso stretto): il residuo fisso è compreso tra 500 e 1500 mg/l.
- acque ricche di sali minerali: il residuo fisso è superiore a 1500 mg/l.
In base alla presenza dei Sali minerali che ne determinano la composizione, ciascun’acqua minerale possiede particolari caratteristiche capaci di adattarsi ad uno specifico stile di vita. Ad esempio:
- chi soffre di acidità di stomaco potrebbe trovare giovamento in un’acqua ricca di bicarbonato;
- un’acqua ricca di calcio è particolarmente indicata nella crescita, in gravidanza e in menopausa;
- un’acqua magnesiaca oltre ad essere utile nell’alimentazione degli sportivi, per prevenire i crampi, ha un’azione purgativa ed è indicata in caso di arteriosclerosi;
- un’acqua ricca di fluoro è utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale;
- per gli sportivi è invece indicata un’acqua con alto contenuto di sodio, mentre un’acqua iposodica è consigliata per chi soffre di ipertensione.
Con il termine di «acque destinate al consumo umano» si intendono le acque trattate o non trattate, di uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, fornite tramite una rete di distribuzione oppure mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori.
Fonti: www.sanpellegrino-corporate.it/it/idratazione-e-gusto www.inabottle.it