Agosto 2021 rappresenta il mese record per i consumi del mercato Horeca Italiano, mese che chiude con una performance di +16,3% a volume e di +19,8% a valore, risultato che non risente delle basse presenze del turismo estero ma che indica una grande forza del turismo residente sul canale. In sintesi, l’andamento del mercato nei primi 8 mesi del 2021 ha avuto un andamento differenziato: primo quadrimestre: -28,86% a volume, -39,70% a valore – secondo quadrimestre: +30,08% a volume, +35,10% ondo a valore.
Di sicuro il 2021 ha iniziato una ripresa molto lenta, il primo quadrimestre ha avuto delle grosse difficoltà, l’aumento dei contagi e i continui cambi di colore delle regioni sono stati la causa di una continua chiusura alternata che non permetteva una vera e propria apertura del canale al 100%. Il secondo quadrimestre rappresenta l’altra faccia della medaglia, la costanza di una campagna vaccinale e la maggiore consapevolezza dei rischi connessi al virus hanno portato ad una riapertura dell’intero mercato, partendo con un mese di maggio focalizzato al “riaprire in sicurezza” fino ad arrivare ad un” Boom” dei consumi registrato nei mesi di luglio/agosto.
Quando il consumatore ha avuto la possibilità di uscire liberamente, senza limiti di tempo dettati dal coprifuoco, si è riversato sul circuito aumentando la frequentazione media del canale di circa il 20% contribuendo così ad una chiusura del trimestre giugno/agosto di circa +24% di incremento verso il 2020 e circa il -2% verso il 2019, ma con un mese di agosto che supera i volumi del 2019 di oltre l’8%.
Entrando nel merito delle singole categorie, in un mercato che ha chiuso ad agosto a +19,8% a valore verso il 2020, quelle che hanno performato meglio del mercato sono state: acqua bottiglie vetro, aperitivo litro, bibite dispensing, birra confezionata, energy, spirits ed infine vino. L’estate è stata caratterizzata da non poche difficoltà, il circuito ha avuto delle grosse problematiche di logistiche, sorpreso dalla rapidità di recupero del consumatore sul canale, ed inoltre l’approvvigionamento delle materie prime è stato in alcuni momenti complesso, in più si è registrato un aumento dei prezzi al consumo che ha toccato punte del 10%. Se pur con qualche problema, il mercato Horeca ha dimostrato per l’ennesima volta di non voler arrestare la sua crescita, ma anzi, non appena il consumatore ha avuto la possibilità di frequentare il canale, quest’ultimo ottiene dei risultati che non tardano ad arrivare.
Il vero focus va spostato ormai sul prossimo biennio, per comprendere come aspetti strutturali che hanno cambiato il volto del mercato, e che influenzano oggi la domanda al consumo, potranno determinare non solo il recupero del canale ma anche modificare equilibri consolidati. Difficile ipotizzare che fenomeni come lo smart working, o il delivery invertiranno la loro tendenza, così come l’allargamento dei momenti di consumo dovuto ad una maggiore poliedricità dei p.v. sono autostrade ben delineate sulle quali si percorrerà lo sviluppo del prossimo futuro. Ed è proprio in questa direzione che Formind sta spostando il focus di osservazione per meglio comprendere nell’edizione di ottobre del MIND OBSERVATORY MARKET (MOM), il periodico e consueto appuntamento con il mercato, quali direzione prenderanno i consumi del prossimo biennio.
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