Riportiamo di seguito una breve intervista che IEGEXPO Magazine ha fatto ad Angela Borghi, responsabile commerciale AFH di Tradelab, con i dati di sintesi sul mercato Fuori Casa in Italia nel 2020 e 2021 (previsione a finire)
Per ritrovarci con gli amici e rimettere pian piano il naso fuori casa durante i periodi di restrizioni siamo stati costretti a riscoprire momenti come l’aperitivo prima di pranzo, il pranzo leasure fuori casa, oltre al tradizionale momento dell’aperitivo prima di cena, anticipato a metà pomeriggio pur di non rinunciarvi. L’aperitivo, infatti, simbolo delle occasioni di socialità, è esploso alla riapertura dei locali dopo le h.18.
E i dati che fornisce TradeLab, importante società di consulenza milanese, lo dimostrano con chiarezza: tra aprile e maggio, l’aperitivo serale è aumentato del 374%, quello prima di pranzo del 53% e i consumi fuori casa per il pranzo del 105%. A illustrare a IEG Expo Magazine questi dati è Angela Borghi, responsabile commerciale AFH di Tradelab.
“Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che l’Istat abbia confermato le nostre stime Away From Home sul 2020 e quindi siamo fiduciosi anche sulle revisioni per il 2021”.
Quali sono questi dati?
“Nel 2019 il mercato del fuoricasa, complessivamente, valeva circa 85 miliardi di euro. Il 2020 ha visto una drastica riduzione a 54 miliardi – parliamo di un -37%! – mentre per il 2021 noi prevediamo una stima intorno ai 66 miliardi di euro (–23% sul 2019)”.
Qual è stato il comparto più colpito dalla pandemia?
“Il mercato più colpito, oltre alle discoteche, è stato quello dei bar serali, con una riduzione del fatturato del 46% rispetto al 2019, mentre per il 2021 prevediamo una forte ripresa, con un calo rispetto al 2019 che si dovrebbe ridurre a –25%”.
Quali sono, secondo il suo osservatorio privilegiato, i cambiamenti nei consumi fuori casa che dureranno nel tempo?
“Sarà il consumatore, che monitoriamo in maniera continuativa con il nostro servizio AFH Consumer Tracking a dircelo! Senz’altro credo che rimarrà una maggiore destrutturazione dei degli orari di consumo, così come l’utilizzo del delivery, cresciuto moltissimo, e che, in parte, si sta mantenendo elevato; ci sarà maggior attenzione a temi come sicurezza, benessere, sostenibilità e trasparenza. Senza dimenticare i trend già in auge pre-pandemia, ossia il desiderio di socializzazione e di esperienze uniche, la ricerca di qualità e di food solution differenziate a seconda delle occasioni/luoghi di consumo.
Fonte: Alessandro Caprio www.iegexpomagazine.com