La Saga Coffee di Gaggio Montano, in provincia di Bologna, storica azienda dell’Appennino bolognese che produce macchine da caffè per ristorazione e bar, controllato dalla bergamasca Evoca Group, dovrebbe chiudere entro il 2022. Lo stabilimento occupa 220 persone.
LA POSIZIONE DI EVOCA GROUP
“Prima di giungere a questa decisione, Evoca Group ha preso in considerazione tutte le alternative percorribili alla chiusura dello stabilimento di Gaggio Montano, nessuna della quali si è rivelata sostenibile”, così Evoca Group spiega la decisione di chiudere la Saga Coffee. “La società è dispiaciuta per l’impatto che questa decisione avrà sui lavoratori e lavoratrici, le famiglie e le comunità locali, e si impegnerà a lavorare a stretto contatto con le istituzioni e le organizzazioni sindacali per supportarli al meglio durante questa fase”, si legge in una nota dell’azienda.
La decisione, si legge, “è il risultato di un’approfondita analisi del mercato, che ha evidenziato la necessità di razionalizzare l’assetto industriale del gruppo, a causa della sovraccapacità produttiva che lo caratterizza, e l’impossibilità dello stabilimento di Gaggio Montano di raggiungere i necessari livelli di competitività richiesti dal segmento Office Coffee Service (Ocs)”. Il settore delle macchine da caffè per l’ufficio, sottolinea il gruppo, “ha attraversato nel corso degli ultimi anni cambiamenti strutturali, legati alla forte pressione sui prezzi e all’inasprirsi dello scenario competitivo”. Inoltre “il gruppo soffriva, già dal 2019, di una situazione di sovraccapacità produttiva in Italia e in Europa, con particolare riferimento allo stabilimento di Gaggio Montano”. Una situazione ulteriormente aggravata dall’emergenza sanitaria che ha pesato su Evoca e sulle condizioni dello stabilimento bolognese, “dove le diverse misure già implementate per dare una prospettiva allo stabilimento non sono più sufficienti”.
LA POSIZIONE DEI LAVORATORI E DEI SINDACATI
Immediata la reazione dei sindacati: “riteniamo la decisione un atto di sciacallaggio nei confronti dei lavoratori, nonché una vera e propria violenza verso il territorio che non siamo disposti ad accettare”, dicono ad una sola voce ricordando come a fronte degli inevitabili licenziamenti la Saga Coffee starebbe avviando delle assunzioni per la sede legale di Bergamo cosa che dimostrerebbe la vera motivazione della scelta, quella di delocalizzare. “Basta fare una semplice ricerca di mercato sulle macchine da caffè espresso per capire quanto questo settore sia fortemente in crescita in tutto il mondo. Quindi non può che esservi un’unica motivazione: quella di delocalizzare in Romania la produzione di Gaggio Montano, al solo fine di trarne un maggior profitto”. I lavoratori si sono organizzati con un presidio permanente, tutti “choccati e avviliti: non si aspettavano che fosse deciso di chiudere lo stabilimento”, riferiscono i sindacati dopo l’assemblea.
LA POSIZIONE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Il Governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è perentorio: “Vogliamo che la ripresa sia inclusiva e per tutti, qui non c’è spazio per decisioni unilaterali a discapito di donne e uomini che non possono veder calpestata la propria dignità, lasciandole senza lavoro. Faremo di tutto perché ciò non avvenga”, garantisce. “Già la prossima settimana, convocheremo i vertici aziendali e i sindacati con l’obiettivo di non fermare l’attività e tutelare l’occupazione. Siamo con le lavoratrici e i lavoratori e la comunità locale, che soprattutto in un’area montana non può permettersi passi indietro”. È ancor più inammissibile il comportamento dell’azienda a fronte degli sforzi messi in campo in questi anni da istituzioni, sindacati e forze economiche, con investimenti arrivati anche dalla Regione Emilia-Romagna”, conclude Bonaccini.
+ info: www.evocagroup.com