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Dublino si colora d’azzurro e la miscelazione italiana, a partire dall’iconica grappa, diventa protagonista per una notte sul bancone di The Little Pig Speakeasy, cocktail bar nascosto tra le eccentriche e colorate vie della capitale della Repubblica d’Irlanda.
A margine del viaggio Oltremanica dei ragazzi del progetto Whisky for Breakfast, il frontman Daniele Cancellara (Bar Manager del celebre Secret Bar fiorentino Rasputin) questa settimana ha tenuto una guest sponsorizzata da Distilleria Nardini proprio nello speakeasy anni ’20 nel cuore di Dublino. “Fare una guest a Dublino non era affatto semplice”, ci confessa lo stesso Cancellara. “Così abbiamo chiesto aiuto ad Anthony Poncier di Top 500 Bars e Le Cocktail Connoisseur, scegliendo proprio dalla sua speciale classifica internazionale quella che si è poi rivelata la migliore location. In Irlanda le guest non sono così comuni e locali come The Little Pig Speakeasy passano spesso inosservati. Ma grazie alla selezione di Top 500 Bars è possibile scoprirle, apprezzarle, provarle di persona. E Dublino ci ha regalato veramente una bella esperienza, con uno speakeasy vecchio stampo dal quale si accede attraverso una… pizzeria!”.
Quali prodotti hai proposto durante questa serata irlandese?
“La mia guest è stata sponsorizzata da Distilleria Nardini, che ringrazio ancora una volta per il supporto, e ho deciso quindi di proporre cocktail in grado di valorizzare il nostro spirito italiano. Ho usato in primis la grappa, ossia il simbolo della più antica distilleria d’Italia e leader dal 1779 nel mercato dei liquori di eccellenza. In più ho puntato su amaro e bitter, altri due emblemi della miscelazione nostrana e anche dell’ampia gamma di prodotti Nardini”.
Ci descrivi qualche drink?
“Ho preparato un sour col Bitter classico di Nardini, mandarino e sciroppo di cannella e anice. Il mandarino è molto mediterraneo e si va perfettamente a equilibrare col Bitter. Poi ho puntato su una variante dell’Espresso Martini, che richiama il concetto di Irish Coffee (seppur freddo), con base Grappa Bianca Nardini, liquore alla ciliegia, caffè e un estratto di pistacchio, solo per citarvi gli ingredienti principali utilizzati. Infine un sour realizzato con Amaro Nardini e Grappa Bianca Nardini, oltre a un Old Fashioned con base Grappa Riserva Nardini”.
Che feedback hai avuto dal pubblico irlandese riguardo alla liquoristica italiana?
“Sono tutti rimasti colpiti dalla grappa, che ha suscitato per distacco la curiosità maggiore. Fuori Italia questo distillato è infatti ancora poco conosciuto e, nonostante altri Paesi europei come Francia e Grecia realizzino prodotti simili, attira sempre l’interesse del pubblico. Ancor di più perché si tratta di un distillato bianco e perché ci trovavamo in Irlanda, culla dell’Irish whiskey. È stato interessante e divertente vedere la reazione dei tanti presenti dopo aver provato la grappa liscia e in miscelazione, anche in versione riserva, così come ascoltare la loro opinione sugli altri prodotti firmati Nardini. In un contesto come quello di Dublino, dove si può trovare un pub ogni 20 metri, birra e whiskey la fanno ancora da padroni, ma l’interesse verso i cocktail sta crescendo proprio grazie all’ottimo lavoro di locali come The Little Pig Speakeasy”.
Uno scambio internazionale che da Dublino porterà presto i bartender di The Little Pig Speakeasy in Italia.
“Esatto, sono felice di annunciarvi che nei prossimi mesi Paul Lambert e il suo valido team saranno in Italia grazie alla collaborazione con Teeling. Saremo noi, in quel caso, a cercare di promuovere nel nostro Paese l’universo dell’Irish Whiskey, passando dal far conoscere la grappa agli irlandesi a spiegare agli italiani il prodotto per eccellenza della liquoristica di Dublino e del resto della Repubblica d’Irlanda”.
Foto di Michele Tamasco
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