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Virtuale, anticonsumistico, svogliato: comunque vogliate definirlo, lo shopping natalizio rimane parte stabile delle abitudini nazionali. E con le feste che ormai si fanno sempre più vicine (meno di un mese!), vi veniamo in soccorso con delle idee regalo da bere e mangiare, per un Natale di gusto e soprattutto spensieratezza.
IL PANETTONE STORICO – La tradizione rimane una delle grandezze più impossibili da misurare. Figuriamoci da superare. La Pasticceria Clivati è un’istituzione delle feste natalizia di Milano, e quest’anno torna a proporre una gamma di estrema qualità, che oltre alla ricetta storica include anche alternative più contemporanee. Il panettone tradizionale è quello di sempre (Clivati ha aperto nel 1969, in viale Coni Zugna): farina di
frumento di origine italiana, burro d’alpeggio, uova di allevamento da terra, zucchero italiano, uvetta candita australiana 5 corone, canditi di arancia e di cedro e lievito madre (si va da 5€ per 100g, a 170€ per 5kg). In più sono disponibili le versioni ai tre cioccolati, al vermouth e zenzero, al caffè e amaretto o al marron glacée (20€ per 500g, fino a 72€ per 2kg).
IL PANETTONE MODERNO – Qualcuno comunque ci prova eccome, a scardinare il primato delle abitudini. Il prodotto è eterno, ma la chiave di lettura parla la lingua di oggi, interpretata da alcuni dei personaggi più dinamici della scena del bere milanese e non solo. Il Rita&Cocktail e Rita’s Tiki Room hanno infatti lanciato il panettone al ginger falernum Mr Three&Bros, etichetta varata dal patron dei due locali, Edoardo Nono, in collaborazione con i distributori e selezionatori Compagnia dei Caraibi. Un inno alla milanesità in chiave esotica, che unisce l’anima cittadina con l’inclinazione alla scoperta e alla miscelazione tropicale, tipiche entrambe del gruppo di Nono. Realizzato in collaborazione con la Pasticceria Borromeo di Cesano Maderno, il panettone è fatto con farina, burro, zucchero, uova, lievito madre, zenzero candito e uva passa, poi per l’appunto intriso del falernum e lievitato per un totale di ventiquattro ore. Formato unico da un chilo a 38€, disponibile abbinamento a bottiglia di ginger falernum Mr Three&Bros. a 55€.
LA BIRRA CULTURALE – Tappa nella magica Napoli, per un cin cin alternativo alle feste di fine anno. Fabio Ditto e la sua KBirr hanno lanciato PullicenHell: una golden ale da 5,2% di volume alcolico, colore dorato e bevibilità di scorrevole piacevolezza, creata in esclusiva per l’Associazione Verace Pizza Napoletana. Un’ulteriore conferma della volontà di Ditto, già importatore di successo, di voler celebrare e “generare cultura e lavoro a Napoli, la mia terra”, e che va ad aggiungersi alle varianti Natavota, Jattura, Paliat, Cuoredinapoli e Natavota Red, già straripanti di storie e aneddoti, come raccontato qui. Per un’esperienza di vera cultura partenopea, KBirr sostiene il progetto delle Catacombe di San Gennaro con l’aperivisita, discesa nei meandri del sottosuolo di Napoli con degustazione. E come idea regalo, una cassa di birra, anche mista, decorata da un’artista locale (dai 30 ai 50€).
LA SCUOLA DI VOLO DI TANNICO – Calmi, che si tratta di bere, non di decollare davvero. Dopo aver già mietuto profondi consensi con i videocorsi per comunicare il vino, Tannico ripropone l’esperienza di degustazione in kit da ricevere a casa, che contemplano cinque itinerari di viaggio possibili. “Che vino bianco sei?” e “Che vino rosso sei?”, per chi muove i primi passi e vuole iniziare a scoprire i propri gusti, o i percorsi “Pinot Nero”, “Chardonnay” e “Rosé”, specificamente incentrati su sui diversi vitigni e tipologie di vino. Ogni kit è completo di assaggi in boccette, materiale per annotazioni e appunti, carta geografica per identificare l’origine della bevuta. Costo a seconda del corso, tra 69 e 79€ (qui per ulteriori informazioni).
IL GELATO RIVOLUZIONARIO – Se è vero che il lavoro della api è il metronomo del benessere del mondo, ancora di più lo diventa in questa nuovissima concezione di gelato. Gusto 17 porta in vaschetta e su stecco i suoi gusti artigianali, rivisitati lo zucchero tradizionale con il miele d’acacia di Giorgio Poeta, marchigiano tra i più rinomati apicoltori d’Italia e non solo, completamente votato al biologico. Novità assoluta nel settore, tradotta in un prodotto che diventa quindi meno impattante sulla salute, meno calorico e a più alto contenuto vitaminico. Vincenzo Fiorillo, co-fondatore nel 2016 di Gusto 17, descrive come questa idea rispecchi la filosofia di leggerezza e pulizia dell’azienda, e di come voglia “contribuire alla conoscenza, rispetto e salvaguardia di quello che è oggi l’essere vivente più importante del pianeta”. La linea al miele sarà composta sia dai gusti da gusti a rotazione che da pasticceria, sostenuta anche dalla collaborazione con gli chef stellati Alessandro Negrini e Fabio Pisani di VOCE Aimo e Nadia a Milano. Da 6€ a 25€, ordini qui.
IL VINO DI BANANA – Avete letto bene, e dovreste anche assaggiarlo. Nell’estate 2021, tre imprenditori italiani hanno lanciato Gusto Canario, un negozio online dedicato ai prodotti delle isole perle del Nord Ovest africano. Si tratta di frutta, salse, preparazioni e vino, da quello tradizionale a quello, appunto, di banana, prodotto da Bodegas Platé, a Tenerife, peraltro attività valorosa contro gli sprechi alimentari: per i suoi vini, infatti, utilizza banane che pur essendo di qualità superiore, non rispondono agli standard estetici del mercato, per questo a rischio di essere gettate. Il vino di banana delle Canarie IGP si presta prima di tutto come esperienza (e non è neanche un’assurdità tecnica: qualunque frutto può dare un succo fermentescibile, che di fatto è vino, seppur non raffinato). La vinificazione avviene con fermentazione a freddo, e regala due varianti, semisecco e fruttato. Un regalo che potrebbe dare una svolta al vostro Natale (di certo meglio di vecchi maglioni): 14€ a bottiglia, qui il sito di Gusto Canario.
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