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È di nuovo il momento. La lista più attesa del mondo del bar sta per essere svelata, ma prima è tempo di alzare la temperatura dei motori. In attesa del gala del 7 dicembre, dove la 50Best Bars vera e propria andrà in scena, sono stati comunicati i bar classificati dal numero 100 al numero 51. E come per gli anni scorsi, l’Italia c’è e va alla grande.

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Il primo squillo è dell’apertura più calda dell’anno: Cera (nato come BV Club) a Milano, idea del flair bartender Bruno Vanzan che ha chiamato a sé un dream team capitanato da Mario Farulla: neanche un anno di lavoro, peraltro minato dagli strasichi delle chiusure causate dalla pandemia, e subito ingresso al numero 85. È una prima volta anche per L’Antiquario di Napoli: il gioiello di Alex Frezza, sorprendentemente assente nelle scorse edizioni, ottiene finalmente il riconoscimento al numero 82, e non meraviglierebbe un’ulteriore scalata in futuro.

Esordio con i fuochi d’artificio per il The Court, dell’hotel Palazzo Manfredi di Roma al numero 64: un primo passo eccellente per Matteo Zed e il suo team, che oltre una location da brividi (di fronte al Colosseo) mette nel bicchiere qualità e ricerca. È in assoluto il primo bar d’albergo italiano a entrare in classifica. Ma gli azzurri meglio piazzati finora parlano toscano: Locale, a Firenze, è infatti il bar che si ferma a un passo dal paradiso: piazza numero 51, a pochi centimetri dal gotha ma con enorme fiducia per il futuro.

Locale Firenze

Tra gli esteri, a bar with a shape for a name era forse il nome più atteso in lista. Creato da Rèmy Savage (ex Artesian e Little Red Door), bar concettuale che sta facendo parlare di sé a Londra dopo pochissimi mesi dalla prima serranda alzata, si piazza al numero 77. Al 70 il sorprendente Hero Bar di Nairobi, Kenya, per una prima volta assoluta nella nazione, e ancora presente Alquimico di Cartagena, Colombia, che con il suo lavoro su sostenibilità e produzione interna insiste nel tracciare una strada innovativa e futuribile (numero 53). È tutto pronto adesso, pochi giorni e la kermesse di Londra decreterà l’Olimpo della miscelazione. 

 

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