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A partire dal prossimo 24 ottobre partono i corsi di BAR UNIVERSITY, il centro di formazione unico in Italia, che si è dato l’obiettivo di formare gestori e titolari di locali che sappiano stare sul mercato con successo, fornendo attraverso i propri corsi gli strumenti manageriali a tutti gli addetti ai lavori. Per chi decidesse di frequentarli tutti l’opportunità di ottenere il diploma di Master in Bar Management. Il programma dei corsi, i docenti e i moduli d’iscrizione sono disponibili all’indirizzo www.baruniversity.bargiornale.it .


Complessa la realtà dei pubblici esercizi: concorrenza in crescita, domanda in contrazione, aumento delle opportunità di consumare fuori casa. Uno scenario caratterizzato da repentini cambiamenti negli stili di consumo e da una scarsa conoscenza manageriale per la gestione della relazione con il cliente e gli standard di servizio. Un momento di transizione dove occorre avere gli strumenti e le competenze necessarie per raggiungere concreti obiettivi economici e di successo.

Una proposta tangibile in un momento in cui il mercato ha bisogno di competenze gestionali e relazionali specifiche e concrete, come evidenziano i risultati raggiunti da Bar University: numerose le adesioni ai corsi , alcuni già completi, in partenza ad ottobre 2008. Tra le materie trattate l’analisi degli scenari e dei fattori necessari per costruire un bar di successo, gli strumenti per costruire un’immagine coordinata, le tecniche di marketing relazionale per la promozione del locale e dei servizi e la fidelizzazione della clientela. Corsi dedicati, anche, all’amministrazione e al bilancio di un bar: l’ottimizzazione degli acquisti, la gestione del magazzino e delle risorse finanziarie, il calcolo del food e del drink cost per sviluppare al meglio l’offerta.

Bar University, ideato nell’ambito delle nuove strategie informative e formative di Bargiornale con il gruppo Il Sole 24 Ore Business Media, si avvale della collaborazione di docenti di grande rilievo e di manager dell’ospitalità di livello internazionale: docenti che da anni collaborano alle attività formative de Il Sole 24 ORE, esperti di tecniche di gestione, food&beverage e bar management, imprenditori di fama internazionale, nonché della collaborazione degli architetti del Poli.DESIGN del Politecnico di Milano.

BAR UNIVERSITY: è un progetto ideato nell’ambito delle nuove strategie informative e formative de Il Sole 24 Ore Business Media con le testate Bargiornale e Fuoricasa Easybar, testate di riferimento per il mercato dei consumi fuori casa. Sede corsi : Via Mecenate 84 – East Stand Studio 20138 Milano Info e segreteria organizzativa Tel 0362-805134 int. 32 +INFO: SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali tel. 02 62 49 99.1

I NUMERI DEL MERCATO DEL PUBBLICO ESERCIZIO
Sono 133.426 le imprese, registrate come bar e caffè e 91.326 le imprese registrate come ristoranti, secondo i dati Cerved/Fipe di marzo 2008. Il 60% delle imprese è concentrato nelle regioni a maggiore densità di popolazione Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania .Per quanto riguarda i bar il 54% ha la forma giuridica d’impresa individuale, con una forbice che varia dal minimo della Toscana ( 41,7% ) al massimo della Calabria (80,4%). Il 34,8% sono nel mercato come società di persone, il 6,7% società di capitale. Significativo in tal senso il 12, 6% del Lazio ed il 9,8% della Lombardia. Nel mondo della ristorazione la formula della ditta individuale è leggermente più bassa, ma continua a prevalere, con un maggior peso della società di capitali (14,9%) Un settore in crescita. Nel 2007 hanno avviato l’attività 13.724 imprese, mentre 11.890 l’hanno cessata, con un saldo attivo di 1.800 unità. Il rapporto nella società di capitale è, al contrario, di 2 a 1 (2 nuove entrate per ognuna che esce) e così le società di capitale rappresentano il 25% sui saldo attivo delle imprese.La distribuzione sul territorio italiano evidenzia una predominanza dei pubblici esercizi nella regione Lombardia con una quota totale pari al 15,6% (111mila unità di lavoro); seguono Emilia Romagna (11,4%) e Veneto (9,6%). Dall’analisi emerge un altro dato fondamentale: 6 su 10 lavoratori sono donne a testimonianza della buona capacità del pubblico esercizio di assorbire manodopera femminile. La regione rosa per eccellenza è il Friuli Venezia Giulia con 7 dipendenti su 10 di sesso femminile; la Sicilia, al contrario, si attesta all’ultimo posto con 3 donne su 10 occupati nel settore.

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