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“Sfatiamo un mito”. Chiaro e tondo, come è nel suo stile, Vittorio Manganelli, responsabile dei Roero Days: la quinta edizione dell’evento annuale che porta in tour i vini del Roero e i suoi protagonisti si terrà in uno dei simboli del Piemonte, la Reggia di Venaria Reale, il 22 e 23 maggio.
“Appena vent’anni fa, Roero e Arneis non erano praticamente considerati. Erano vini sempliciotti e senza pretese, che oggi invece possono essere definiti vini di assoluto livello”. Il paragone, parlando di Arneis, verte subito sui grandi bianchi, Chardonnay, Riesling e Sauvignon. “Il nostro prodotto si discosta da questi: meno burroso, più netto, dritto”. Al fianco di Manganelli, nella degustazione organizzata allo stellato Aalto di Milano, Francesco Monchiero, al terzo mandato come Presidente del Consorzio di Tutela Roero: una realtà fondata nel 2014, anno in cui Roero, Langhe e Monferrato furono introdotti nella lista dei Paesaggi Culturali Patrimonio Unesco. Oggi conta 246 soci (165 produttori e 81 viticoltori).
I membri del Consorzio di Tutela Roero mirano a valorizzare il territorio di cui portano il nome: circa milleduecento ettari (di cui 909 vitati ad Arneis e 290 vitati a Nebbiolo) in provincia di Cuneo, che vedono nascere e commerciare vino fin dal 700 a.C., a quando risalgono le prime tracce trovate in zona. Sono terreni di origine marina, ricchissimi di sali e di mineralità, tono piuttosto immediato da riscontrare nei prodotti: Roero è DOCG dal 2004, e genera una produzione annua di circa 7.5 milioni di bottiglie, per oltre il 60% destinato all’esportazione.
“Il Roero in Reggia” -permetterà ai partecipanti di scoprire attraverso il racconto dei produttori un territorio straordinario, a solo un’ora di distanza da Torino, selvaggio e accogliente al tempo stesso, dove alle colline ricamate di vigneti si alternano boschi, noccioleti e lo straordinario ambiente creato dalle Rocche. L’evento sarà aperto al pubblico e agli operatori nella giornata di domenica 22 maggio e nel pomeriggio del 23.
La degustazione
Nino Costa Sarun Roero Arneis 2019: erbaceo, verde, con citricità appena accennata e una dolcezza suadente nelle note finali, che restano.
Angelo Negro 7 anni Roero Arneis 2013: fuori a sette anni dalla vendemmia, naso graffiante di pietra focaia, citrico e acido. Palato con interessante nota salina e mandorlata alla fine.
Cascina Ca’Rossa Roero Valmaggiore Vigna Audinaggio 2019 – Naso agrodolce, si sente il frutto rosso. Sorso tannico, pieno, soddisfacente.
Michele Taliano Roero Riserva Roche dra Brossora 2013 – Superbi sentori di cenere ed esperienza, palato sabbioso, ruvido, che induce a un sorso dopo l’altro.
Monchiero Carbone Roero Arneis Riserva Vigna Renesio 2017 – Presenza di idrocarburo al naso, che si intreccia con i toni di frutta tropicale subito successivi. Sorso fedele all’olfatto, interessante contrasto di intensità.
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