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È appena terminata la prima edizione di Slow Wine Fair, fiera internazionale organizzata e presentata da Slow Wine in cui l’obiettivo voleva essere “trasmettere i principi di un vino BUONO PULITO E GIUSTO”. Produttori da tutta Italia e dal mondo, in totale 542, si sono radunati nell’headquarter di BOLOGNA FIERE. Devo ammettere che non è stato semplicissimo trovare il padiglione corretto, ma cosa diversa è stata la disposizione interna del salone, studiato in modo organizzato e piacevole con i produttori suddivisi per regioni ed i distributori con uno spazio dedicato per ogni loro produttore rappresentato. Un padiglione separato per le masterclass, per le postazioni mangerecce e la sala stampa.

La fiera ha raccolto 6000 persone, un pubblico di operatori del settore e il pubblico di appassionati nel giorno di domenica e nei giorni di lunedì e martedì previo l’acquisto di una delle masterclass proposte, tra l’altro molto interessanti con temi come i Premier Cru di Mersault, Bordeaux, i Premier Cru di Nuit Saint George, le Cuvée de prestige della Champagne con Alberto Lupetti.

Tornando al perché di questa fiera, la domanda mi sorge spontanea, cosa significa per slow wine e slow food un vino “buono pulito e giusto?” Spesso si parla di sostenibilità ambientale del vino, di tutela del paesaggio e di equità sociale nel lavoro in vigna e ruolo sociale del vino.

Per rispondere a questa domanda è stato redatto un decalogo da slow food/wine  www.slowfood.it/slowine/ecco-il-manifesto-slow-food-del-vino-buono-pulito-e-giusto/, con la collaborazione di 7 esperti del settore tra cui produttori e produttrici.

 

Passando poi agli assaggi effettuati vi riporto una breve lista di alcuni dei produttori presenti:

PIERO BUSSO – Piemonte – Neive (CN)

In degustazione il langhe nebbiolo 2020, Barbaresco San Stunet 2018 e la Barbera d’Alba S.Stefano 2018

OLEK BONDONIO – Piemonte – Barbaresco (CN)

In degustazione Barbera d’Alba 2020, Barbaresco Starderi 2019 e il Barbaresco Roncagliette 2019

NICHOLAS ALTARE – Piemonte – Dogliani (CN)

Possiamo considerarlo un “discepolo” di Ferdinando Principiano produttore di Monforte d’Alba, dove Nicholas ha lavorato per diversi anni e dove ha vinificato le prime annate dei suoi vini.

In degustazione il Dolcetto Dogliani 2020, Langhe Barbera 2020, Langhe Nebbiolo 2020.

MARIO FONTANA – Piemonte – PERNO (CN)

I primi assaggi dei Barolo 2018, in cui Mario ci racconta l’annata dal suo punto di vista.

“E’ stata un’annata calda, con numerose pioggie che hanno alimentato la vegetazione della pianta generando dei grappoli importanti, ricchi di succo, ma meno concentrati, a discapito della struttura finale. Abbiamo poi avuto il problema della mosca e del marciume che ci ha portati a fare una selezione molto importante e minuziosa dei grappoli destinati alla produzione del vino. Il risultato finale è un vino molto piacevole alla beva fin da subito, con tannini levigati, che non richiede lunghi invecchiamenti per poter essere apprezzato al meglio”

In degustazione: prima annata di Dolcetto d’Alba 2021, Vino Rosso zero solfiti 2020, langhe nebbiolo 2019, Barolo 2018.

DACAPO – Piemonte – Agliano (AT)

Azienda con terreni dislocati tra Langhe e Monferrato. Coltivazione di vitigni autoctoni piemontesi raccontati con 12 etichette.

In degustazione: Langhe Dolcetto, Grignolino d’Asti, Nizza 2017, Ruchè e Moscato d’Asti.

CHIARA CONDELLO – Emilia Romagna – Predappio (FC)

Figlia del proprietario dell’azienda CONDÈ di Predappio, Chiara presenta la sua produzione di vini artigianali che si discostano dalla produzione del padre per stilistica e filosofia.  Chiara produce 2 etichette, fermentazioni spontanee, base Sangiovese le cui uve provengono da un lembo di terra nel cuore di Predappio tra i 150/300 mt di altitudine con una matrice ricca di rocce tufaceo-calcaree, chiamate Spugnone.

In degustazione: Chiara Condello Sangiovese 2019 e Le Lucciole 2018

CUNA di FEDERICO STADERINI – Toscana – Sala (AR)

Si parla di Pinot Noir, una bellissima espressione di pinot noir che arriva dalla Località Civettaia. Nota anche per un altro produttore che apprezzo moltissimo J

In degustazione : Cuna 2018, Cuna cru Brendino 2018 e Sempremai Sorte 2016 (vitigno Abrostine)

PIERO RICCARDI e LORELLA REALE – Lazio – Bellegra (RM)

Parliamo di Cesanese, il vitigno autoctono più rappresentativo della regione Lazio che la cantina propone in diverse etichette in base alla zona e al terreno di produzione.

 

TENUTA DELLE TERRE NERE – Sicilia –Randazzo (CT)

Espressioni di Etna, nelle diverse contrade.

Nota che mi interessa sottolineare per l’annata 2019, un tannino particolarmente accentuato per gli assaggi che ho fatto di questa annata nella zona dell’Etna.

Altri siciliani in degustazione MARCO DE BARTOLI  con i suoi vini straordinari e BARRACO dove ho apprezzato particolarmente il grillo e catarratto.

 

I GARAGISTI DI SORGONO – Sardegna

SAMUEL BILLAUD – Chablis della distribuzione di Tannico

In cui il Petit Chablis e lo Chablis sono ottimi rapporto qualità/prezzo!

La fiera è già stata confermata nella sua seconda edizione che si terrà sempre a Bologna, dal 26 al 28 febbraio 2023.

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