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Nuovo consiglio di amministrazione per l’Istituto Espresso Italiano (IEI), l’organizzazione che tutela l’espresso e il cappuccino italiani tramite una certificazione sensoriale unica nel settore del caffè. Per i prossimi tre anni sono stati nominati consiglieri Alessandro Borea, Renato Bossi, Barbara Chiassai, Luca Creti, Simone Devoto, Maurizio Fiorani, Luigi Morello, Carlo Odello, Luigi Odello, Assunta Percuoco, Carmen Stanziola, Carlotta Trombetta e Antonia Trucillo.

 

CoffeExperts di Andrea e Marco Bazzara

 

Riconfermato Luigi Morello come presidente e Barbara Chiassai come CEO. Gian Paolo Braceschi, già Responsabile della certificazione della qualità, assume il ruolo di direttore generale. “Abbiamo aumentato in modo importante la quota di giovani professionisti che siedono in consiglio, un dato molto positivo perché il caffè italiano necessita di una forte collaborazione tra diverse generazioni per potere competere soprattutto a livello internazionale – ha commentato Luigi Morello – Il nostro compito è da un lato continuare a lavorare sul miglioramento della qualità media al bar in Italia, dall’altro aiutare la filiera a valorizzare la qualità a un giusto prezzo, interagendo non solo con la parte produttiva ma soprattutto con il cliente finale e i giovani”.

Paolo Braceschi, già Responsabile della certificazione della qualità, assume il ruolo di direttore generale. “Abbiamo aumentato in modo importante la quota di giovani professionisti che siedono in consiglio, un dato molto positivo perché il caffè italiano necessita di una forte collaborazione tra diverse generazioni per potere competere soprattutto a livello internazionale – ha commentato Luigi Morello – Il nostro compito è da un lato continuare a lavorare sul miglioramento della qualità media al bar in Italia, dall’altro aiutare la filiera a valorizzare la qualità a un giusto prezzo, interagendo non solo con la parte produttiva ma soprattutto con il cliente finale e i giovani”.

 

 

L’espresso italiano: valore del Made in Italy in crescita costante. Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio. A tracciare una mappa dei costi e degli usi che gli italiani sostengono e fanno della bevanda che ci tiene svegli, ci ha pensato Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio social monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Sul podio sale il caffè espresso, la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. E il consumo è un consumo abituale. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%).

 

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Il caffè espresso si beve al bar. Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”, il bar resta comunque quello preferito, scelto dal 72% del target di riferimento.

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