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La produzione complessiva di R-PET, includendo sia le scaglie che i granuli (questi ultimi destinati pressoché esclusivamente al comparto delle bottiglie per liquidi alimentari) si è attestata lo scorso anno poco al di sotto delle 190.000 tonnellate, evidenziando una crescita superiore al 9% rispetto al 2020.

Il fatturato del segmento R-PET nel 2021 si è attestato a poco più di 210 milioni di Euro, in forte crescita (+56% circa) rispetto al 2020, grazie all’effetto combinato dell’aumento dei volumi e, in particolare, dei prezzi di vendita. L’andamento delle quotazioni ha evidenziato, dopo la contrazione registrata nel corso del 2020 (anno pandemico) una forte crescita nel corso del 2021, che sta proseguendo nel corso  del 2022. Al di là dell’evoluzione futura del valore dell’R-PET, legata anche all’implementazione della Plastic Tax nazionale, prevista dopo numerosi rinvii per inizio 2023, la necessità di arrivare al 25% di R-PET nel comparto CPL prescritta dalla direttiva SUP ha avviato il processo di decoupling delle quotazioni dei riciclati rispetto al PET vergine, innescando una forte crescita delle quotazioni, in particolare del clear.

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SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

Le applicazioni dell’R-PET da post-consumo sono piuttosto consolidate e riguardano quattro principali cluster:

  • il closed loop bottle to bottle, nel quale si rileva una forte domanda proveniente dal comparto beverage e in particolare nei segmenti delle acque minerali e bibite;
  • la foglia (o lastra) per termoformatura, destinata alla produzione di vaschette, vassoi e blister (imballaggi rigidi), principalmente impiegati per uso alimentare. In merito agli impieghi a contatto alimentare, dal punto di vista tecnico è prassi consolidata, attraverso  coestrusione, la realizzazione di una struttura multistrato a sandwich, nella quale a  contatto con gli alimenti viene impiegato PET vergine mentre il riciclato costituisce lo  strato core della struttura del termoformato.
  • le reggette, utilizzate nell’imballaggio terziario;
  • fibre tessili, destinate in larga prevalenza ad impieghi infrastrutturali e industriali.

Il migliore tasso di crescita, in termini di volumi, nel segmento R-PET è stato raggiunto lo scorso anno dal bottle to bottle, cresciuto di oltre il +50% e previsto ulteriormente in crescita in funzione degli obiettivi comunitari (Direttiva SUP).

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LE FONTI PER IL RICICLO POST-CONSUMO DEL PET

Le fonti per il riciclo post-consumo del PET provengono al 100% dagli imballaggi a fine vita. La filiera di approvvigionamento è, in misura pressoché esclusiva, quella dei rifiuti da raccolta differenziata urbana (imballaggi consumer). In merito alla provenienza geografica, i riciclatori meccanici nazionali in larga prevalenza (>80%) hanno ricevuto materiale da riciclare dai sistemi EPR nazionali, anche in funzione  di una qualità media del rifiuto selezionato (balle di bottiglie) ineguagliata, o quasi, a livello  europeo. Si segnala a livello nazionale l’avvio del riciclo delle vaschette PET nel corso del 2021. Considerando le perdite medie di processo, la tolleranza sulla % di frazioni estranee (presenza di altri materiali) quali PP e HDPE nei tappi e di PVC / PET film / PP / carta nelle etichette, si può stimare come il segmento R-PET abbia riciclato nel corso del 2021 oltre 240.000 tonnellate di rifiuti in input.

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R-PET – PROSPETTIVE FUTURE

Le prospettive per l’R-PET, in termini di volumi, sono decisamente positive: nei paesi UE dovranno essere raccolte e riciclate nei prossimi anni ulteriori altre centinaia di miliardi di bottiglie e flaconi in PET, sia per adempiere agli obblighi di raccolta e di inserimento di contenuti minimi di riciclati nei CPL (prescrizioni SUP), che per minimizzare l’impatto delle Plastic Tax (tanto europea che quelle in fase di implementazione nei singoli stati.

In Italia si stima saranno necessarie altre 100 mila tonnellate di R-PET da incorporare neiCPL. Questo significa, in base alle rese attuali degli impianti di riciclo, non meno di altre 120 mila tonnellate / anno di bottiglie da raccogliere entro il 2025, posto che i volumi vengano destinati al 100% al closed loop bottle to bottle. Gli impieghi di R-PET clear e azzurrati da bottiglie a fine vita, di maggior valore unitario, saranno probabilmente e progressivamente spostati dalla foglia ai CPL

Per accedere al report integrale di assorimap ->
www.assorimap.it/report-assorimap-sul-riciclo-meccanico-della-materie-plastiche

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