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Il vino con Milano intorno. La settimana dall’8 al 16 ottobre vedrà svolgersi la quinta edizione della Milano Wine Week, creatura di Federico Gordini che tornerà ad animare professionisti e appassionati di vino in ogni angolo della città. Conferme e novità, sarà una settimana fitta di avvenimenti.
“Al quinto anno si arriva con la forza di un gruppo”, racconta Gordini. “Questa è la manifestazione di una squadra che cresce e fa un lavoro straordinario, anche grazie ai nostri sponsor, partner e istituzioni, che hanno contribuito a questo progetto. Il senso di collaborazione è il vero valore aggiunto di questa quinta edizione”. Come per le precedenti uscite, la Milano Wine Week (presentata nella Sala Orlando di Palazzo Castiglioni, gioiello Liberty un tempo mitica Ca’ di Ciàpp) sarà un susseguirsi di appuntamenti dedicati al business, alla divulgazione e quest’anno con un occhio di riguardo verso il consumatore. Milano resta il centro dell’attenzione, come sottolinea il secondo timbro consecutivo come evento di interesse civico.
Secondo Gian Marco Centinaio, Sottosegretario alle politiche agricole, alimentari e forestali, “Cinque anni sono tanti ma equivalgono a un inizio. Ho sposato da subito la Milano Wine Week: la città è la sua stessa forza, una delle capitali europee, dove stili e mode cambiano. Il vino, a lungo considerato come una nicchia, qui si affaccia al pubblico e parla a persone che cominciano a essere competenti. Anche spingendo verso i giovani: quasi la metà dei giovani italiani beve vino territoriale e di qualità, e noi dobbiamo lavorare per valorizzarlo”. La nuova MWW arriva sulla scia delle problematiche note a tutti, dalle incertezze geopolitiche alle insidie economiche che aleggiano sulla quotidianità. Ma già in passato la settimana del vino aveva fronteggiato egregiamente situazioni straordinarie: “La Milano Wine Week ha tratto linfa dalle difficoltà”, sottolinea Emmanuel Conte, Assessore al bilancio e patrimonio immobiliare del Comune di Milano: “come con le degustazioni online e collegamenti internazionali durante la pandemia. È esempio di grande resilienza. Milano vive di inventiva, di incroci e scambi, già dal nome storico di Mediolanum, città del mezzo. È da sempre crocevia di cultura, e le contaminazioni portano idee: si parla di un prodotto tradizionale come il vino, ma in modo innovativo, incidendo sul business, sul turismo. La città è sempre più aperta, con meno attenzione al centro e più spazio ai singoli quartieri (quest’anno undici quelli coinvolti, ndr)”.
Tornano infatti i Wine Districts, centri nevralgici dell’azione della Milano Wine Week: la città sarà divisa in aree geografiche, ciascuna dedicata a un consorzio o a una tipologia di prodotto, ma con un modello nuovo. Saranno attuate cene con i produttori, e si terranno i Taste Districts, banchi d’assaggio per poter vivere il quartiere e la varietà abbinata. Il ruolo dei luoghi di somministrazione si fa ancora una volta fondamentale, come certifica Lino Enrico Stoppani, Presidente FIPE: “La manifestazione arriva in un momento di incertezza per il paese, lanciata con coraggio ed entusiasmo. I pubblici esercizi sono le gambe su cui camminano le idee della Milano Wine Week, in un momento particolarmente difficile per essi stessi. Con fatica uscivano dalla pandemia e ripartivano, subiscono adesso gli effetti spaventosi della crisi energetica. Siamo al fianco della kermesse, sperando possa essere un’ulteriore occasione di ripartenza”.
Quest’anno si punta a scindere l’ambito professionale da quello dedicato ai consumatori. Palazzo Bovara, in Corso Venezia, si conferma quartier generale della manifestazione, con una rinnovata vocazione: sarà la casa del business di Milano Wine Week, con oltre cinquanta masterclass nazionali e internazionali previste dedicate agli operatori, a cui si aggiungono workshop e incontri. Sarà inaugurato da un evento di Confagricoltura, rappresentato dal Presidente Massimiliano Giansanti: “Milano Wine Week può portare grandi risultati al settore vitivinicolo, permettendo alle imprese di mettere in mostra i propri prodotti e le proprie idee: è una rampa di lancio per le aziende, per valorizzare la tradizione del sistema vino italiano, con le sue storie e il suo territorio”.
La grande novità è rappresentata dal secondo quartier generale di Milano Wine Week: Palazzo Serbelloni, nuovo hub per consumatori e professionisti, che si doterà di una struttura dedicata. 1400mq con Wine Bar e il MWW Dome per gli eventi collegato all’Enoteca MWW: completamente automatizzata, sarà dotata di area degustazioni, tavolo dei vignaioli e focus sulle bollicine. Una corte aperta alla città, per permettere ai consumatori di sperimentare e apprezzare il lavoro che ruota attorno al vino e alla manifestazione. Al primo piano del Palazzo si terranno invece appuntamenti quotidiani dedicati ai consumatori. Silvano Brescianini, Membro della Consulta Vino Coldiretti: “Milano ha avuto coraggio e intelligenza per presentare il vino con un linguaggio diverso. Coldiretti si batte da sempre per il Made in Italy, per la scelta informata del consumatore, per la trasparenza. L’eccellenza del vino è trasversale su tutto il territorio, e questa diversità e questa ricchezza sono chiavi per il successo. L’enoturismo è ormai un punto di forza della nostra offerta come paese”.
Quest’anno la Milano Wine Week ospiterà un rilevante gruppo di operatori, buyer e giornalisti da tutto il mondo (ventiquattro paesi), con otto città internazionali coinvolte (Houston, Chicago, New York, Shenzhen, Hong Kong, Tokyo, Londra, Milano) in masterclass in diretta, su sei mercati chiave per l’export. A sostegno di questo, Carlo Ferro, Presidente ICE, intervenuto da remoto: “Il 2021 è stato un anno importante per il vino italiano, con un record di export valido per oltre sette miliardi di euro e una quota di mercato vicina al 21% (+12.4% rispetto all’anno precedente), che consolida l’Italia tra le due potenze esportatrici del mondo. Un quadro positivo che però non ferma gli sforzi per migliorare e ammodernarsi, per rendere più fruibili servizi e benefici ai produttori, creazione di piattaforme di e-commerce, e simili”.
Saranno proposte nuove esperienze innovative e coinvolgenti per il consumatore: su tutte, un importante presenza dei supermercati, che diventeranno luoghi di attivazione, con il supporto del nuovo main sponsor Carrefour Italia, rappresentato dal CEO Cristophe Rabatel. Sarà inoltre presente un sistema di ticketing integrato e la nuova release della app W, introdotta lo scorso anno, che permetterà di vivere la manifestazione con un calendario dedicato a portata di mano e continui stimoli informativi sugli eventi che si terranno nella settimana. Appuntamento all’8 ottobre con il brindisi inaugurale in Piazza Tre Torri: Milano torna capitale del vino.
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