Mondo del vino in lutto con la scomparsa ad Asti di Vittorio Vallarino Gancia all’età di 90 anni. A lungo alla guida della celebra cantina piemontese Gancia, l’azienda fondata dal suo bisnonno nel 1850. Classe ’32, Vittorio Vallarino Gancia aveva ricoperto numerosi incarichi, tra i quali quelli di presidente del Consorzio dell’Asti e di Federvini. Nel 1994 il presidente della Repubblica Scalfaro lo nominò Cavaliere del Lavoro.
Gancia è sinonimo dello spumante italiano per eccellenza ed è legato al marchio storico di famiglia, il fondatore Carlo era alla ricerca dello champagne italiano che non avesse nulla da invidiare a quello francese, creò un vino a base moscato dall’aroma più dolce e fu subito un successo, prodotto con il metodo classico. Il Dott.Vittorio come lo chiamavano a Canelli è rimasto dal 1996 presidente onorario di Gancia, nel 2011 il brand è stato acquisito dalla Russian Standard del magnate della vodka Rustam Tariko, lasciando la produzione a Canelli con le uve del posto.
Cordoglio anche dal mondo della politica e da quello del vino. “Perdiamo un imprenditore che ha portato il Piemonte nel mondo. Mi unisco al cordoglio dei piemontesi ed esprimo sentimenti di vicinanza alla famiglia” – commenta il ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. “Se ne va un grande imprenditore, re indiscusso dello spumante italiano”, è l’omaggio, via twitter, della ministra del Turismo Daniela Santanché. Per il Consorzio Alta Langa, che riunisce le case spumantistica e i produttori di uve, Vittorio Vallarino Gancia “è stato un insostituibile ispiratore e un grande sostenitore: tutti i produttori, di ieri, di oggi e di domani, devono molto alla sua figura e alla sua azione”.
Nel 1975 Vittorio Gancia Vallarino venne rapito dalle Brigate Rosse, i carabinieri trovarono subito il luogo in cui era stato rinchiuso la cascina Spiotta, vicino ad Acqui Terme. Ci fu una sparatoria dove persero la vita la brigatista Mara Cagol e un appuntato dell’Arma, Giovanni D’Alfonso. La procura di Torino, lo scorso anno, ha riaperto un’inchiesta per risalire all’identità di un brigatista presente sul posto ma rimasto sconosciuto. Nelle scorse settimane sono stati rintracciati e ascoltati alcuni testimoni, tra cui alcuni ex Br.