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Whisky a pioggia per l’edizione n.17 del Milano Whisky Festival. Tempo uggioso e poca voglia di uscire di casa, se non per recarsi al Palazzo delle Stelline, sede della kermesse 2022 del Festival che da diciassette anni raduna all’ombra della Madonnina il meglio del sistema. Nuova location ed entusiasmo di sempre per una manifestazione capace di attirare un pubblico di appassionati sempre fedele. Whisky addicted o whisky lovers, decidete voi, anche noi ci siamo uniti alla tribù degli amanti del re dei distillati e abbiamo fatto un salto al Whisky Festival domenica pomeriggio, incontrando velocemente gli organizzatori presi d’assalto alla cassa d’entrata prima di lasciarci guidare da qualche assaggio.

Siamo molto soddisfatti, nella giornata di sabato abbiamo registrato 2.000 ingressi, il bilancio di questa edizione è molto positivo, abbiamo fatto registrare grandi numeri grazie anche alla nuova sede che ha permesso di avere spazi più ampi per godere di tutto il piacere del Whisky”– il commento degli organizzatori Andrea Giannone e Giuseppe Gervasio Dolci. Fra state stanze tematiche, dram e numerosi sample utilizzati anche per portarsi a casa il whisky da degustare comodamente sul divano, nei banchetti gli appassionati hanno avuto la possibilità di degustare una selezione di oltre 4.000 etichette, un livello stellare per un tasting tra le più ampi in Italia. Spazio anche alla regalistica e agli acquisti, in tanti pagando rigorosamente in gettoni si sono accaparrati a prezzo calmierato una delle tante bottiglie, fra classiconi ed etichette rare. Facendo un giro tra gli espositori ecco gli assaggi più interessanti fatti da noi di Beverfood.com.

Duncan Taylor

Un whisky gastronomico, in grado di supportare l’abbinamento a tutto pasto, da una pasta aglio olio e peperoncino a una fiorentina. Whisky Duncan Taylor the Octave Range Girvan 2009 12 anni, una selezione di Compagnia dei Caraibi che ce la spiega direttamente il brand ambassador. Una Octave Cask con una botte standard e contiene circa 50 litri di whisky senza tuttavia mascherarne l’autenticità, creando uno spirito più complesso e audace con un carattere pluridimensionale. All’interno della selezione Octave troviamo whisky provenienti da alcune delle distillerie della Scozia, tra cui Glentauchers, Bunnahabhain, Tormore e Cambus. Non filtrati e senza l’aggiunta di alcun colorante, sono whisky single cask imbottigliati a grado pieno. Da una singola botte sono prodotte appena 70 bottiglie, rendendo così ogni release di Octave unica e irripetibile.

Bladnoch Distillery

Un single cask rappresentaarivk delle Lowlands, dove l’acqua incontaminata del fiume Bladnoch scorre lungo la distilleria. Bladnoch Distillery è stata fondata nel 1817, una delle prime distillerie di Scotch Whisky oggi di proprietà indipendente dell’australiano David Prior che l’ha acquistata nel 2015. Il brand è stato rilanciato ufficialmente con tre nuove espressioni e dopo 3 anni l’acclamato Master Distiller, Dr Nick Savage, è entrato a far parte della Bladnoch Distillery con la ricerca della perfezione in tutte le versioni Single Malt. Realizzati a mano utilizzando solo i migliori ingredienti locali, i whisky Bladnoch sono una vera esperienza, abbiamo assaggiato al banchetti di Onesti Group un single cask di 11 anni che sintetizza al meglio la cifra stilistica del brand.

Daftmill

Nel banco di Pallini bella idea quella di organizzare delle piccole sessioni di masterclas tematiche. In cattedra Pasquale Damiano a condurre gli appassionati nel fantastico mondo di Daftmill, anche noi abbiamo assaggiato Daftmill 15 Years Old, un single malt Scotch whisky distillato con l’uso di orzo di qualità Chariot raccolto nel 2004 e distillato nel 2006, invecchiato per 15 anni esclusivamente in 28 botti ex-bourbon barrel di primo utilizzo prima di essere imbottigliato a grado pieno (55,7% vol.) senza aggiunta di coloranti e senza essere filtrato a freddo.

Glencadam

Il Glencadam 15 Years Old è un single malt Scotch whisky rilasciato nel 2008, è invecchiato per almeno 18 anni in botti di rovere, ed imbottigliato al 46% vol. senza essere filtrato a freddo e senza coloranti. Fondata nel 1825 da David Scott alle porte della città di Brechin nella regione di Angus, la distilleria è sempre rimasta attiva e la produzione è sempre stata di altissima qualità. Acquisita negli anni ’50 dalla canadese Hiram Walker, nel 2000 viene acquistata dall’attuale proprietario, la Angus Dundee Distillers, già proprietaria della Tomintoul, in Italia il marchio è distribuito da Rinadi 1957.

Kyoto Miyako Distillery

Si vola in Giappone con Pellegrini con Kyoto Miyako Distillery, la prima distilleria aperta nella prefettura di Kyoto, a 50 km nord-ovest rispetto alla città, in un’area incontaminata attraversata dal fiume Yura, con acque pure vitali in tutte le fasi della preparazione del whisky. Ce la spiega direttamente Davide Monorchio, responsabile spirits di Pellegrini.  Nishijin-Ori – Malt Whisky da orzo 100% giapponese, ottenuto dalla attenta miscelazione di soli malti di diverso stile realizzati nella Kyoto Miyako Distillery grazie all’uso creativo dei due alambicchi pot still. Al naso esprime note salmastre e una lieve nota di fumo. Palato con grande delicatezza, ottenuta dall’uso sapiente dell’alambicco “bulge” e dalle caratteristiche degli impianti di distillazione che tendono a produrre distillati privi di impurità, componenti oleose e parti pesanti, lasciando invece emergere le note più fruttate e floreali.

Mortlach

Uno dei luoghi che rimarranno più impressi di questa edizione del Milano Whisky Festival è sicuramente la room di Talisker. Tra abbinamenti come ostriche e whisky, in casa di Diageo Italia con Andrea Gasparri. Rifinito in botti di Porto, Moscato Rosso e botti vergini, lo Speyside Single Malt Scotch Whisky NAS Special Releases 2022 di Mortlach incanta per il mix di sensazioni dolci, calde e profonde. Un Single Malt che si discosta dai soliti imbottigliamenti Mortlach, prevalentemente affinati in botti di sherry, per offrire un distillato complesso, intenso, ricco e speziato, caratterizzato da un sorso carnoso dal carattere scuro e profondo bilanciato da una piacevole e costante dolcezza gustativa.

Smögen Distillery

Una torba che continua a stupire, l’assaggio di Smögen da Beija Flor è di quello che non si dimenticano in bocca. Una super chicca a dimostrazione anche di come il mondo del Whisky stia modificando i suoi confini, spostandosi verso nord, con direzione Svezia per la precisione. La piccolissima Smögen Distillery fondata nel settembre 2009 a Hunnebostrand, un centinaio di chilometri a nord di Göteborg. SMÖGEN ‘100° PROOF, distillato a partire da orzo di varietà Optic, è invecchiato per un minimo di 6 anni in ex-Oloroso Sherry Quarter Casks, per un profilo aromatico di grandissima intensità, imbottigliato nel 2022 al grado di 57,1% in edizione limitata.

Bruichladdich

Ancora torba con Octomore della distilleria Bruichladdich, conosciuto per il più alto livello di torba al mondo, un assaggio da non perdere per gli appassionati di affumicato. Distillato unicamente da orzo scozzese, gusto potente e robusto dato da un invecchiamento di 8 anni in botti di rovere americano ex-bourbon. Imbottigliato poi al pieno della sua gradazione alcolica (59,3%) e senza alcuna filtrazione, un leggendario Single Malt distribuito in Italia da Molinari.

Dream Whisky

Il sogno dei ragazzi di Dream Whisky ormai è una bellissima realtà. Marco e Federico scavano nella memoria individuale di famiglia, ecco allora la linea Atelier è un omaggio alle donne, che sempre più si stanno appassionando al mondo de whisly, un distillato sempre più di moda e sempre più sartoriale. Packaging curato nei minimi dettagli con tanto di etichetta satinata, Donatella al naso esprime potenza e sicurezza con note fresche e delicate di margherite e sentori terziari verso note di anice, miele di castagno e mela cotta. Un whiskey che quasi ci si dimentica di bere per quanto è ammaliante il suo profumo. Affinamento in Barrel ex-Borurbon di primo passaggio, finish in botte che ha contenuto per i 20 anni precedenti Rum Demerara. Un imbottigliamento che proviene dall’Irlanda, ancora una volta i ragazzi hanno fatto centro.

Stauning Whisky

Altra piccola scoperta da Velier, l’assaggio di Stauning Peat, un Single Malt prodotto a partire da orzo maltato con torba danese, introdotto in Italia proprio nei giorni bui del lockdown. Un whisky made in Danimarca, l’utilizzo di torba locale rende questo Stauning un pezzo unico, le caratteristiche della torba danese sono molto diverse rispetto ad esempio a quella che si trova in Scozia sull’isola di Islay. In Stauning Peat niente note marine e medicinali, naso e palato si inebriano con sentori di cacao e floreali, con una finale dolce. Il segreto sta nell’aggiunta di erica secca raccolta attorno alla distilleria direttamente nei forni in cui viene seccati l’orzo. Questo whisky invecchia in botti first fill che hanno contenuto Maker’s Mark.

The Art Collection by Franco Gasparri

Uno dei guru italiano del settore, Franco Gasparri, da qualche anno si è trasformato in un selezionatore. Abbiamo assaggiato Craigellachie 14yo Speyside, una gradazione di 61,3 % della seconda Collezione The Street Art. Fondata nel 1890 nel cuore dello Speyside da Alexander Edward, Peter Mackie ed una cordata di  imprenditori come Walker, Dewars e Bell con il nome Craigellachie -Glenlivet Distillery. La piccola cittadina prosperò al punto che divenne famosa tra i ricchi uomini d’affari Inglesi che alloggiavano nel lussuoso Craigellachie Hotel. Nel 1998, United Distillers & Vintners cedette questa distilleria con il Blended Dewars al gruppo Bacardi-Martini.  Assaggio interessante, naso con una fresca nota di agrumi di mandarino e arancia rosso sangue, con note dolci di vaniglia e crema al burro. In bocca grande carattere ed una notevole morbidezza nonostante la gradazione.  Pulito nel finale e persistente il finale.

Vecchia Romagna

Che cosa c’entra Vecchia Romagna con il mondo whisky? Il  brand emblema del brandy made in Italy ha un legame molto forte con gli appassionati di distillati, abbiamo assaggiato l’edizione 200 anni di Vecchia Romagna, una chicca che si racchiude in tre passaggi fondamentali. Doppia distillazione discontinua “ad alambicco” di tipo Charentais che permette una maggiore concentrazione di tutti gli aromi e profumi del vino d’origine, e continua “a colonna” che dona al distillato purezza e rotondità. Invecchiamento lento e paziente del distillato in pregiate botti e barrique di rovere. Blending, espressione di tutta l’abilità e l’esperienza di Vecchia Romagna nel selezionare e unire con sapienza solo le acquaviti migliori.

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